Io: Scusa che cosa hai detto?
Federica: Niente.
Federica: Dimentica quel messaggio.
Io: No.
Io: Non lo voglio dimenticare.
Federica: Allora fai come ti pare.
Io: Fede ridillo.
Federica: Perché? In modo che tu possa prendermi in giro.
Io: Perché dovrei farlo? Perché dovrei prenderti in giro cazzo.
Federica: SEI TUTTO QUELLO CHE NON POSSO AVERE.
L'ha ridetto.
-Raga,esco un secondo fuori--urlai per sovrastare la musica.
Incominciai a camminare in quella marea di gente che continuava a ballare, finalmente arrivai fuori dal locale, andai a sedermi sopra il muretto e senza pensarci troppo chiamai Federica.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
"Pronto?" Rispose con voce calda.
"Fede, dillo di nuovo" dissi velocemente
"Te l'ho già detto" rispose secca.
"Ridillo" dissi serio.
"Sei tutto quello che non posso avere" disse.
"Mi piaci" dissi senza pensarci.
"Me l'hai già detto che ti piace il mio carattere" disse
"Non mi riferisco a quello piccola" dissi con un po di imbarazzo.
Silenzio.
"Vabbè, ciao Federica" dissi pronto a chiudere la chiamata.
"Aspetta" disse quasi in sussurro
"Dimmi" dissi
"Lo pensi davvero quello che hai detto?" Chiese timidamente
"Si, dico sempre la verità, lo sai" dissi
"Sei ubriaco?"
"No, e se anche fosse in vino veritas" dissi sospirando.
Silenzio.
"Notte piccola" dissi chiudendo la chiamata.
