I won't let you go

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È passato più di un mese da quando Shawn è ritornato a scuola, tutti i giorni sono stati uguali. Mi ha ignorata per tutto il tempo e addirittura ha richiesto di poter scegliere liberamente il posto in cui sedersi, senza dover stare sempre vicino a me. Continuavo a dirmi che lo ha fatto soltanto per facilitarlo nel suo intento di stare lontano da me, ma una parte di me continua a pensare che forse mi odia.

Mi odia lui come ogni altra persona in quella scuola, mi vedono tutti come la puttanella che ha fatto perdere la testa al ragazzo più bello della scuola, al loro migliore amico, al ex capitano della squadra da calcio, al ragazzo dal perfetto sorriso, al ragazzo che tutte sognano di avere, portandolo a prendersi tre proiettili per pararmi il culo.

Nessuno sa come è veramente andata, dicono tutti una propria versione e sinceramente ho cominciato a non farci più caso.

È stata dura vedere Shawn su una sedia a rotelle per più di un mese. Ora ha smesso di andare sulla sedia a rotelle e cammina con da solo anche se con molta fatica, non è più il solito ragazzo di prima , ora preferisce passare le giornate a guardare film sul divano e non va più a feste. È cambiato e la colpa è solo mia.

L'ho rovinato.

Questi pensieri continuano a frullare nella mia testa, mentre sono sdraiata sul mio letto con la TV accesa anche se è l'una di notte . Sto guardando uno stupidissimo film horror che fa tutto fuorché spaventarmi.

All'improvviso il mio telefono comincia a vibrare, leggo il nome di Nash sul display e rispondo subito.

"Che c'è?"

"Sono evasi di prigione Priscilla, una guardia corrotta li ha fatti uscire."

"Nash, stai scherzando spero. Cosa significa che sono evasi"

"Significa che sono evasi Priscilla. Mio padre è un poliziotto ed ha saputa la notizia una ventina di minuti fa"

Riattacco il telefono e comincio a piangere. Mi tiro i capelli disperata mentre continuo a prendere lunghi respiri. Perché va tutto male? Perché?

Un grido esce dalla mia bocca, poi un altro e un altro ancora. Comincio a tirare i libri che avevo sul comodino contro il muro.

Mi ritorna sempre in mente la scena di lui disteso per terra e le lacrime escono così come anche i gridi.

Mio padre entra subito in camera allarmato dalle mie grida.  Dice di calmarmi, vorrei calmarmi ma non lo faccio apposta, non riesco a smettere di gridare la scena si ripete in continuazione nella mia testa.

Il mio cuore batte forte mentre la stanchezza, la rabbia, la frustrazione continuano ad indebolirmi maggiormente.

Mio padre si avvicina e mi urla di stare calma ma io continuo a gridare .

"Shawn"

"Che c'entra lui ora?"

"Shawn, uccideranno Shawn " le lacrime che scendono sono tante, più di quanto mi aspettassi .

"Chiama sua madre"

Dea sta praticamente urlando più di mio padre.

Continuo a gridare quando la scena mi compare nuovamente davanti agli occhi.

Mio padre estrae il telefono dalla tasca e chiama qualcuno.

Morirà, morirà solo perché ha salvato me, penavo che tutte le sofferenze inflitte fossero abbastanza per una vendetta ma loro continuano .

"John perché chiami a quest'ora?"
C'è il vivavoce.

"Mamma chi è?"

È lui , la sua voce fa aumentare le mie lacrime e le mie grida .

Bad Reputation  (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora