capitolo 22

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L'inizio di una nuova vita

sei mesi dopo..

-Abby sono tornata- urlo jasmine dalla cucina.

Sono sei mesi da quando sono andata via all'alba di un nuovo giorno da quella casa.
I primi giorni il telefono non smetteva di suonare dai messaggi e chiamate infinite di Michael finché giorno dopo giorno anche quelle cessarono.
E io vi starete chiedendo,bhe io sono esattamente 184 giorni da quando la mia vita cambiò ma non in meglio bensì in peggio. Passavo i pomeriggio a cercare notizie su di lui,ho anche letto che stava frequentando qualcuna ma non so a cosa credere. La notte dormivo poco e questo faceva si che al mio risveglio mi ritrovassi con delle occhiaie pazzesche che rendevano il mio sguardo sempre più spento. Ero diventata acida e scontrosa,parlavo poco e quando lo facevo rispondevo male a tutti.
Non avrei mai immaginato che stare con Michael Jackson significasse tutto questo,dover sopportare la sua assenza era facile ma immaginarmi le sue mani toccare il corpo di qualcun'altra quello era straziante.
I giorni passavano ma io continuavo a volere lui. Ho provato a uscire con altri ragazzi come consigliato da Jasmine dopo averli raccontato finalmente tutta la verità ma ogni volta che tornavo a casa mi ritrovavo a fare paragoni con lui. 'non aveva i suoi occhi,il suo sorriso gli assomigliava,lui era più dolce' e tante altre cose che mi fecero capire che la mia convinzione di potermi rifare una vita senza lui era andata in fumo.

Lui era tornato a fare quello che ha sempre fatto,girare il mondo,cantare e ballare nonostante le forze non siano più quelle di una volta. Era tornato il Michael che ogni fan,persino io,avevano aspettato. Ero contenta per lui ma non riuscivo ad accettare il fatto che io non stavo condividendo le sue gioie al suo fianco. Non riuscivo a sopportare l'idea che un giorno lui si possa innamorare di un'altra ragazza.

Questa era un di quelle mattina dove l'alcool la sera prima non aveva vinto contro la mia debolezza facendo sì che riuscii ad alzarmi senza tanta fatica. Salutai Jasmine con un bacio sulla guancia e andai a schiarirmi le idee in giro per le stradine di Londra.
Pensavo che uscire non mi avrebbe fatto pensare per l'ennesima volta a quanto lui abbia rovinato tutto e invece fu peggio. Un gruppo di ragazze della mia età presumo stava chiacchierando quando una di loro disse che il suo idolo Michael era tornato con lisa marie e gli avevano fotografati insieme in momenti romantici molte volte questo ultimo mese..come era possibile che io non mi ero accorta di niente.
In quel momento il mondo mi crollò sotto i piedi. Si era dimenticato di me,lo aveva fatto davvero. In così poco tempo lui era tornato ad amare.
Tornai di corsa a casa e senza rendermi conto del gesto estremo che stavo facendo,alzai la cornetta e composi il suo numero. Mentre stava per chiudere quella telefonata dopo aver realizzato lo sbaglio che stava facendo quella voce che avrei riconosciuto ovunque rispose -Pronto,chi parla?- aveva cancellato il mio numero se no avrebbe visto che a chiamarlo ero io -Ciao michael..sono io..- il suo respiro faceva come colonna sonora a quella telefonata
-Abby,come stai?mi sei mancata così tanto..- stava per piangere e lo sentivo -Mi sei mancato anche tu..ho visto che ti sei fidanzato,congratulazioni- questa frase venne detta con un tono talmente acido che penso se ne sia accorto anche lui -Si,con lisa marie..mi hai chiamato solo per dirmi questo abby?-  ignorai la domanda -La ami Michael?- non so dove trovai il coraggio di fare una domanda tanto azzardata -Si la amo Abby,hai detto di andare avanti con la mia vita e io così ho fatto,ma sappilo che tu resterai sempre l'unica ragazza a cui ho donato tutto il mio amore- non risposi,lanciai il telefono sul muro e in pochi secondi si ritrovò frantumato in tanti pezzi.
Da qua in poi la mia vita iniziò a prendere il piede sbagliato.


**

I mesi passavano eppure a me sembravano tutti uguali. La vita aveva perso colore e ogni giorno era identico all'altro. Passare le sere a bere e fumare,era diventata un'abitudine che Jasmine non riusciva a togliermi e quindi si rassegnava prendendosi cura di me quando la notte tornavo a casa barcollante mentre deliravo parole incomprensibili.
La mattina come ogni routine che si rispetti trovavo a fianco al letto un'aspirina e un caffè. 

Era quasi fine agosto e l'ultima volta che avevo sentito Michael era marzo. Mi mancava sempre di più. Vedere le sue foto dove sorrideva con Lisa al suo fianco mi uccidevano giorno dopo giorno. Paris mi chiamò molte volte per chiedermi di andare a trovarla ma io trovavo ogni volta una scusa diversa promettendoli che appena potevo sarei andata a farli visita..la realtà e che a bloccarmi era la paura  di incontrarlo di nuovo.

Ero immersa nei miei pensieri quando Jasmine corse in camera mia urlando -shh non urlare mi scoppia la testa- protestai -scusami,ma ti è arrivata una lettera e indovina da chi è?dal tuo principe azzurro- gliela strappai di mano,era un invito da parte di Michael per andare a festeggiare il suo compleanno a casa sua insieme a lui -No,non posso andarci sarà pieno di persone famose e nessuno sapeva di noi,tranne poca gente e ci saranno i suoi genitori e i fratelli..no no Jasmine non ci posso andare- lei mi guardò con uno sguardo che avrebbe ucciso chiunque -Sono stanca di vederti star male e vedere come ogni sera ti distruggi. Tu alzi il culo domani parti e vai a riprenderti ció che era tuo.- le saltai addosso -Ti voglio bene-

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