capitolo 30

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abby pov

Giravo interrottamente per casa alla ricerca di vestiti che sembravano essere spartiti,per non parlare del mio computer nuovo che ero riuscita finalmente a comprarmi.
Sparito,non c'era più nulla.
Poi realizzai,la maggior parte delle mie cose erano ancora in quella casa. Forse avrei dovuto chiamare Jermaine e farmi accompagnare per non andare da sola,ma quel giorno mi sentivo molto masochista  contro me stessa,ero in vena di vederlo e farmi male ancora per la millesima volta.

Un ora dopo ero già davanti ad un enorme cancello massiccio con qualche decorazione d'oro attorno. Ormai ero la non potevo di certo tornare indietro,avevo le chiavi di riserva ma in quel momento mi sembrava giusto suonare. Dopo esser entrata parcheggiai la macchina e mi diressi a piedi fin dentro il salotto della casa Jackson.
-Cosa ci fai qua?- speravo di incontrare qualche domestica,Paris,Prince,Blanket o chiunque ma lui forse è la persona che avrei voluto vedere con tutto il cuore,non riuscivo a tenerlo lontano da me.
-Ho  dimenticato alcune cose qua e sono dovuta venire a riprenderle- dissi cercando di essere il meno scortese possibile
-Tranquilla,ti accompagno- salimmo le scale silenziosamente,nessuno osava dire una sola parola,la sua camminata lenta faceva in modo che il tragitto durasse troppo a lungo e io non potevo sopportare ancora molto la sua vicinanza.
Appena varcata la soglia della stanza presi il più velocemente possibile ogni cosa rimasta la dentro senza pensare troppo ai ricordi che mi avrebbero riempito gli occhi di lacrime.
La porta si chiuse,mi girai di colpo,Michael che era appoggiato alla parte si avvicinò a me,prese lo zaino che avevo in mano e lo spostò,lo guardai intensamente senza fiato quando dolcemente mi sussurra all'orecchio
-Rilassati,non andare via,mi sei mancata- e da la successe quello che non sarebbe mai dovuto accadere.

Le sue mani scesero dolcemente sui miei fianchi e le sue labbra si posarono sul mio collo lasciando piccoli baci e qualche morso ogni tanto.
-non dovremmo michael- dissi con una voce affannata -Il tuo cuore lo vuole- rispose.
Mi spinse con la schiena contro il morbido letto e dolcemente dopo essersi messo sopra di me iniziò a baciarmi. Le nostra labbra si desideravano,la sua lingua chiedeva il permesso di entrare cosa che non negai ovviamente.
Lo fissai negli occhi e lo spinsi contro il mio corpo,stusciai dolcemente contro di lui mentre le mie labbra cercavano intensamente le sue. Sentivo la sua voglia premermi sul bacino e ad ogni movimento dalla sua bocca uscivano gemiti di piacere.
-Forse dovremm..- mise un dito sul mio labbro per zittirmi
-Shh..non pensarci per favore,goditi il momento. Lo so che lo vuoi-

Sarebbe stata l'ultima volta,fare l'amore con lui,l'ultima volta e poi basta. Avrei potuto fermare tutto in quel momento ma non volevo,non lo sentivo mio da troppi mesi e nemmeno lui immagina quanto mi mancava il suo corpo. Ne io ne lui volevamo fermarci a pensare a quelle che sarebbero state le conseguenze di quel atto di puro amore.

Mi tolse la maglia,avvicinò la sua lingua al mio collo per poi scende fino al mio seno,iniziò a palparlo da sopra il tessuto mentre mi lasciava qualche bacio nei punti di pelle scoperta -Posso?- annuii e con un gesto da esperto mi sganciò il reggiseno per poi tornare a muovere la sua lingua sui miei capezzoli. Gemetti,il respiro mi mancava,sentivo solo il piacere che quell'uomo riusciva a darmi ancora come fosse la prima volta.
Con un movimento veloce invertii la posizione e non staccando le mie labbra dalle sue gli tolsi la maglietta. Iniziai a fissare quel corpo fantastico,arrossii quando lui mi guardò -mi sei mancato Michael- e poi lo baciai in ogni angolo del petto mentre la mia mano accarezzava da sopra i pantaloni la sua evidente erezione. -mi fai impazzire- disse lui con la voce strozzata dal piacere. Iniziai a sbattere il bacino contro di lui sentendo sempre di più la sua voglia.
Nemmeno cinque minuti dopo eravamo nudi con lui che si muoveva dolcemente dentro di me -Ti amo abby- non riposi non volevo,volevo solo sentire il suo respiro su di me.

**

Dopo quel pomeriggio Michael sparì. Provai a chiamarlo diverse volte per capire cosa pensava lui di quello che era successo ma era sempre impegnato o almeno così mi dicevano. Sapevo che era partito ed era pieno di impegni ma se voleva sentire qualcuno lui il modo lo avrebbe trovato sempre.
Nel frattempo avevo continuato ad uscire con Jermaine che ancora non sapevo niente di me e del fratello. Mi piaceva,mi dava le attenzioni che mi mancavano,mi faceva sorridere e mi riempiva di regali. Molte sere restava a dormire con me e quelle erano una di quelle poche notti in cui non cercavo costantemente Michael.
Forse lo stavo usando o forse semplicemente non sapevo scegliere. Uno mi faceva bene e l'altro male. Uno lo amavo e l'altro non lo so.

quella sera Jermaine voleva portarmi a conoscere i fratelli e le sorelle,voleva presentarmi alla sua famiglia come la sua ragazza anche se ancora non lo era,volevamo andarci piano ma mi piaceva il fatto che non voleva tenermi nascosta come ha sempre fatto Michael. Questo era il mio sbaglio,pensavo lui fosse il migliore non capendo i suoi sbagli perché ero troppo accecata dall'amore.
Fu una sera molto piacevole,Janet e La Toya erano molto simpatiche e i fratelli non smettevano di farmi complimenti,l'unico che non c'era era Michael.
-Li hai messo la testa apposto,ci tiene davvero,li stai facendo del bene immenso - mi disse Randy ad un certo punto -No,è lui che fa del bene a me- dissi sorridendo guardando Jermaine da lontano.

Forse è vero,non si sceglie di chi innamorarsi,ma si può scegliere chi tenere al tuo fianco.
Michael era sparito,non capivo il motivo,forse era sbagliato per lui stare con me. Più aspettava,più io mi allontanavo.

Michael pov

Dopo quel pomeriggio non riuscii più a chiamare Abby,ogni volta che lei mi cercava le facevo dire che ero impegnato. La verità e che avevo paura di quelle che avrebbe potuto dirmi. Avevo paura che lei si fosse pentita di essersi concessa a me. La amo davvero,ma il problema sono io. Non ho mai il coraggio di lasciare le persone a cui voglio bene. Mandare via Lisa dalla mia vita significherebbe cancellare l'unico segno di persona normale che avevo. Avere qualcuno al tuo fianco che ti ascolta e ti protegge mi faceva star bene. Non era Abby,forse non lo sarà mai.
L'errore sono io,non sono mai andata a riprenderla quando avrei dovuto.

non odiatemi,ci saranno molte sorprese in futuro nella storia,quindi per favore non odiatemi ahahahha. Un bacio

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