capitolo 13

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Quella sera sarei dovuta uscire con Jaser. Mi misi un tubino nero che arrivava fino al ginocchio,e come scarpe optai un bel tacco 10 sempre nere. Non mi truccai molto,non ne ero in grado,e mi arriccia i capelli facendoli diventare tutti boccolosi.
Michael non era ancora arrivato,ma da una parte era meglio,non volevo mi vedesse uscire così ,Jaser è solo un amico ma non avevo la forza mentale di darli spiegazioni.

Quando arrivai davanti il bar Jaser era già la -sei bellissima- quel complimento mi fece arrossire -grazie..andiamo?-
mi aprì la portiera della sua macchina e come un gentiluomo mi fece salire. Durante tutto il tragitto parlammo moltissimo.
Dopo una mezz'oretta di viaggio arrivammo davanti un ristorante meraviglioso.
Dalle finestre si poteva vedere tutto Los Angeles,il soffitto era formato da assi di legno una vicino all'altra e davano una sensazione di calore. Sopra il nostro tavolo c'era una piccola candela accesa che rendeva tutto molto romantico e questo mi mise un po' a disagio. Era tutto troppo per un'uscita di due soli amici.
La cena perseguì molto lentamente,tra di noi si era calato un silenzio insopportabile,lui aveva la testa tra i suoi pensieri e si vedeva,ogni tanto mi sorrideva e io non potevo fare altro che ricambiare. Devo ammettere che anche io non ero molto di compagnia,mi sarebbe piaciuto molto che al posto suo ci potesse essere Michael. Oltre a qualche semplice domanda per spezzare il rumore delle nostre forchette sul piatto non ci fu altro. Non sembrava più il ragazzo coraggioso che avevo conosciuto,su di lui quella sera la timidezza e i pensieri avevano superato il suo carattere forte e deciso.

Arrivammo davanti al bar verso mezzanotte e mezza ma prima di scendere da quell'auto Jaser mi prese la mano e mi fece girare lo sguardo verso di lui -Scusami,ho rovinato la serata,ti sarai sicuramente annoiata. La verità e che è da tutta la sera che desideravo confessarti una cosa ma non trovavo le parole e ho capito che a volte bastano i gesti- mi prese il viso e poso le sue labbra sulle mie,all'inizio non ricambiai ma dopo mi lasciai coinvolgere e lasciai che le mie labbra continuassero quella danza. Non sapevo cosa stavo facendo,il mio cuore non lo voleva ma la mi testa non riusciva a fermarlo.

PoV Michael

Quella sera tornai presto,erano le undici. Appena entrai in casa andai a dare la buonanotte a Paris e poi feci lo stesso con i miei due uomini.
Prima di andare da Abby decisi di farmi una doccia veloce per cancellare i segni del lavoro e della stanchezza.
Dopo essermi finalmente rinfrescato mi misi una maglia leggera e i soliti pantaloni neri,non volevo presentarmi da lei in pigiama come ogni volta,volevo che mi vedesse sempre perfetto ai suoi occhi.
Bussai più volte alla sua stanza ma non rispose,forse dormiva,decisi quindi di entrare ma lei non c'era,sentivo il suo fantastico profumo entrarmi nel corpo
"forse sta lavorando" pensai. Decisi di andare davanti al bar anche se era presto la avrei aspettata fuori,mi mancava troppo. É ormai un mese che stiamo lontani,mi manca dormire avendola tra le mie braccia,vederla cantare in giro per casa e rubarli ogni tanto anche qualche piccolo bacio seguito da uno dei suoi magnifici sorrisi. Era da troppo tempo che non stavamo un po' di tempo insieme a parlare e scherzare tra di noi. Non siamo stati molti vicini questo ultimo periodo e la paura che lei abbia potuto trovare un altro mi logorava lo stomaco,io e lei non siamo niente,abbiamo molta attrazione fisica e forse anche sentimentale ma non stiamo insieme. Stamattina mi aveva baciato,stava tornando tutto come prima se avesse un altro non lo avrebbe mai fatto.
era quasi mezzanotte e mezza quando una macchina parcheggiò davanti di me,vidi Abby e un altro ragazzo seduti che parlavano,nemmeno un attimo dopo erano la che si baciavano. Le mie lacrime iniziarono a scendere velocemente come una cascata,non so come mai mi facesse così male,non stavamo insieme ma mi sentivo tradito. Gli avevo confessato i miei sentimenti,gli stavo dando tutto e anche lei come ogni persona entrata nella mia vita mi stava distruggendo. Mi stavo innamorando e tutto questo faceva male.
Non riuscivo più a stare la e guardarli,misi in moto la macchina e tornai a casa prima che mi potesse vedere.
Corsi in camera mia,chiusi la porta a chiave perché se no sarebbe entrata come li avevo chiesto quella mattina ma io non volevo mi vedesse conciato in questo moro,mi buttai sul letto e tra un singhiozzo e l'altro mi addormentai.

PoV Abby

tornai a casa verso le due,ero rimasta molto a parlare con Jaser dopo quel bacio e stranamente mi sentivo bene. Lo so che era sbagliato baciare un altro quando il cuore amava Michael ma non capivo perché non lo avevo respinto.
Andai in camera mi cambiai e poi andai da Michael. Bussai varie volte ma nessuno mi apriva allora decisi di entrare da sola,ma la porta era chiusa "chissà perché".
Con lo sguardo basso e una lacrima che colava tornai nel mio letto e provai ad addormentarmi. Ci tenevo così tanto dormire tra le sue braccia dopo tutto questo tempo,ma forse non era destino.
Mi manca.
'buonanotte Michael'

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