40.Una vecchia fiamma e una nuova coppia?

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Dopo qualche minuto di silenzio la conversazione si attivò trovando un argomento di cui poter parlare per rompere il ghiaccio.Non ci parlavamo comunque da quattro anni quindi era normale.Alla fine ci eravamo trovati comodi sulla panchina a ridere ricordando quei momenti divertenti di quattro anni fa quando era formato ancora il nostro gruppetto.Io ed Emma eravamo migliori amiche, eppure io avevo formato un gruppo con dei ragazzi che frequentavano con me l'oratorio della città.Io, altre due ragazze, Simone e suo fratello, nonché mio ex migliore amico.Purtroppo però per alcune divergenze ci eravamo separati, per la scuola, per il cambio di classe, per abitudini diverse.

«Ah beh una volta ti ho preso a calci!»ridacchiai.

«Mi manca quel periodo a dirla tutta...»sospirò guardando davanti a sé.

«Che cosa ti manca di più?»ero curiosa di saperne di più, anche perché lui era stato il primo ad uscire dal nostro vecchio gruppetto.

«Boh, penso uscire con te...e i ritrovi a casa di uno o dell'altro.Le serate insieme.»i suoi occhi si bloccarono nei miei.

Mi ricordavo benissimo di quelle serate, una in particolare.Eravamo a casa di Jessica per l'ennesima volta dopo aver passato la giornata all'oratorio.Avevamo cenato da lei con il resto del gruppo con della pizza e patatine fritte, qualcosa di semplice.Adesso ci trovavamo in camera sua e dei fratelli per fare qualcosa di divertente anche se l'unica cosa che potevamo fare era guardare un film.Samuele aveva appena tolto il telefono con quello stupido gioco a cui partecipavano solo i ragazzini della nostra età: obbligo o verità.Era nostra abitudine ormai giocarci ad alcune serate insieme.Sul letto a castello di Jessica, nel letto di sopra, mi trovavo insieme a Simone mentre di sotto la ragazza e Samuele erano abbracciati.I due erano migliori amici.E infine Giusy era nell'altro letto accanto distesa a guardare il telefono.Purtroppo la felicità non mi accompagnava dato che con Simone le cose non filavano lisce:ci eravamo lasciati e io non stavo molto bene.Lui era davvero strano.Il film era cominciato, ma il sonno mi stava annebbiando la mente.Quel letto di Jessica mi metteva leggermente ansia perché essendo in alto avevo paura di cadere di giù.Sbuffai e mi coricai cercando di non stare troppo attaccata al mio ex che si trovava in una posizione simile.Mi coricai di lato cercando di distanziarmi dal bordo del letto e mi trovai a poca di distanza dal petto di Simone.Feci finta di nulla e chiusi gli occhi.

Sussultai leggermente quando sentii un braccio cingermi la vita.Ma che diavolo stava facendo?Presi un respiro profondo e aprii gli occhi.Simone si era abbassato al mio livello guardando fisso negli occhi e cingendomi il fianco con il braccio.Ci eravamo lasciati cavolo, eppure era così bello.

«Non dovrei farlo...»sussurrò.

«Cosa?»inarcai un sopracciglio confusa.

In quel momento non capii subito che cosa intendesse, ma tutto acquistò senso quando le sue labbra si scontrarono con le mie in un bacio.Non dovevo baciarlo, eppure mi piaceva così tanto abbracciarlo, baciarlo, sentirlo mio.

«Ti va se facciamo una passeggiata?Ti offro qualcosa.»sorrise prendendo l'iniziativa e alzandosi.

Annuii imitandolo e sistemandomi i jeans a vita alta.La giornata prometteva bene:un sole caldo alto nel cielo azzurro sereno come gli occhi di Simone.Era inevitabile che i ricordi affiorassero nella mia mente mano mano che la nostra uscita si prolungava.Passeggiavamo lungo un sentiero ridendo, mi era mancato parlare con uno dei componenti del vecchio gruppo, che non sentivo da ormai anni.Le giornate passate a casa di uno o dell'altro, i pomeriggi a ridere, ballare e giocare insieme ai bambini.I baci, gli abbracci, le litigate.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora