Capitolo 12.

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"I miss screaming and fighting and kissing in the rain, it's 2 am and I'm cursing your name you are so in love that you act insane"
Chiamo mia madre per spiegarle la situazione, dicendole che non sarei tornata a casa quella sera e quindi di non aspettarmi sveglia.
Me la sono cavata senza dover fornire un identikit molto dettagliato di Derek (comprendente fedina penale, numero di antenati morti per il colera e se avesse nell'albero genealogico pericolosi spacciatori messicani come cugini di ventitreesimo grado) stiamo facendo progressi, non c'è che dire.
-"Mi presti un pigiama? Non ho niente."-
-"Il "niente" va benissimo."-
-"Ah Ah, ma non ho intenzione di beccarmi un raffreddore per colpa tua, quindi tira fuori una maglietta alla svelta, grazie."-
-"Come vuoi."-
-"Questa va bene."-
Gli prendo la maglietta nera dalle mani e mi dirigo in bagno per cambiarmi.
-"Dove vai scusa? Non mi dire che ti vergogni a cambiati davanti a me?"-
-"Ma cosa faccio la spogliarellista? E comunque sì, mi vergogno."-
-"Mi giro se vuoi."-
-"Okay, grazie mille."-
Mi metto la maglietta velocemente e poi gli metto le mani sugli occhi ancora chiusi.
Derek mi tira su e mi ritrovo sulla sua schiena, con le sue braccia sotto le mie ginocchia, per tenermi meglio.
Ancora con le mie mani sui suoi occhi, si dirige a tentoni verso il divano e ci roviniamo entrambi sopra.
Ci fermiamo un attimo per riprendere fiato e lo guardo dritto negli occhi.
-"Perché mi osservi così?"-
-"Perché sei bella. E mi piacciono le ragazze carine."-
Rido e poi gli stringo le guance, baciandogli la punta del naso.
-"Ho abbastanza sonno, andiamo a dormire? Non ti aspettare fuoco e fiamme questa stasera."-
-"Come vuoi."-
Mi accuccio su un lato sul divano, avvolta nella coperta perché nel loft ci saranno si e no dieci gradi.
Sento l'acqua che scorre in bagno e il fischio della caldaia che lavora.
Qualche minuto dopo un rumore di passi mi segnala la presenza di Derek, che mi prende come non pesassi niente e mi fa stendere accanto a lui nel divano che è più che spazioso.
-"Ma non hai caldo?"-
-"Stai scherzando? Si gela qua dentro, tutta colpa del tuo organismo super avanzato da lupo mannaro che non ha bisogno dei termosifoni. Bhe, sai che ti dico? Io non sono un licantropo ed è un'estate orrenda perché è un freddo boia a Giugno e questa storia mi manda fuori di testa."-
-"Melanie?"-
-"Si?"-
-"Hai preso del caffè per caso?"-
-"Non ci ho fatto apposta. Sentivo che mi chiamava... così come il gelato. E i tacos. E la panna montata. E..."-
-"Okay, ho capito, soffri di iperattività da eccesso di zuccheri?"- (sono una mezzosangue bitch).
-"È probabile..."-
-"Vado a prepararti una camomilla, o un sedativo per cavalli."-
-"No dai, giuro che mi addormento."-
-"Sicura?"-
-"Abbastanza."-
-"Va bene."-
-"Resta qui con me."- deliro come in preda alla febbre.
-"Non vado da nessuna parte Mel."-
-"Sei sicuro?"-
-"Dormi. Ora."-
-"Okay."-
La mattina dopo mi sveglio alla fine del divano, abbracciata a Derek.
Non respiro quasi per niente perché ho lui addosso che dorme profondamente e mi schiaccia la cassa toracica.
Piano piano riesco a sgusciare via e mi alzo per preparare una colazione decente per entrambi.
-"Dove vai?"-
-"Dove vuoi che vada? Ti sto preparando la colazione."-
-"Torna qua."-
-"Non hai fame?"-
-"Preferisco rimanere qui più a lungo con te."-
-"Va bene, arrivo."-
Percorro la distanza che mi separa dal divano a grandi passi misurati, senza fretta.
Mi siedo sul bordo del letto e vedo Derek che mi guarda sornione, mi osserva dal basso soffermando lo sguardo sulla parte di cosce scoperte.
-"Non c'è bisogno che mi guardi come fossimo dal macellaio."-
-"Che stupida, torna a dormire, dai."-
Mi si avvicina e comincia a coccolarmi, prendendomi tra le braccia e stringendomi forte, mentre appoggia il suo viso vicino al mio e strofina le sue labbra sul mio collo.
Lo abbraccio e mi accoccolo contro di lui.
Mi stringe ancor di più a se, inglobando il mio corpo nel suo maglione color petrolio che sembra contenere entrambi.
-"ODDIO L'ACQUA SUL FUOCO!"-
Balzo in piedi e vado a spegnere il fornello.
Sento Derek che ride e gli intimo di smetterla, a meno che non voglia ritrovarsi fuori casa in pigiama, al freddo e senza chiavi per rientrare. Armeggio ai fornelli per mettere sul fuoco dei toast e qualcosa di commestibile senza mandare a fuoco il loft.
Due braccia mi cingono la vita e riconosco la presa delicata ma salda di Derek.
Il suo profumo di muschio bianco e terra umida mi avvolge, riempiendo l'ambiente circostante della sua fragranza leggera.
Uno stridio metallico segnala il fatto che il portone si sta aprendo, evidentemente dall'esterno.
-"Aspettavi visite?"-
-"Sinceramente? No."-
La luce del mattino illumina il viso di una ragazza castana, che sorride a Derek con affabilità.
Quando noto che lui rimane basito penso al peggio: una fidanzata non a conoscenza della sua doppia vita o semplicemente una ragazza che ha condiviso con lui qualcosa di importante che va oltre la vera amicizia?
-"Ma come Derek, ritorno da un breve viaggio e ti trovo con un'aitante fanciulla in cucina?"-
-"Posso chiederti chi diamine sei per avere il diritto di introdurti in casa la mattina presto?"- mi rivolgo a lei, necessitante di risposte.
La ragazza ha un'espressione interrogativa, la fronte corrugata e le braccia conserte ne sono un esempio.
Derek mi guarda, scuote le testa e con un sospiro mi guarda.
-"Melanie, lei è Cora, Cora Hale. Mia sorella."-

Spazio autrice:
Volevo ringraziarvi tanto di tutto, chi vota, commenta e chi legge, vi abbraccio calorosamente!👸 Festeggiamo le 600 visualizzazioni lol, con una festa in stile Panem (?).
Comuuuunque esiste qualche essere umano a cui piacciano Lana del Rey e Melanie Martinez? Se sì palesatevi e firmate il nostro contratto di matrimonio all'istante, lmao.

And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora