Capitolo 8.

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"Love leaves a memory time cannot steal but dead leaves a heartache time cannot heal"
Non avevo ancora nessuna voglia di vedere Isaac, nonostante fossero passati cinque giorni e mi avesse riempito di messaggi per chiedermi come stessi, se fossi disposta a dargli un'altra opportunità, insomma, la solita storia.
Lo avevo incrociato una volta mentre andavo a comprare un libro, mi ci ero praticamente scontrata perché guardavo per terra.
Appena mi resi conto di chi fosse, mi voltai e cominciai a correre verso casa; immagino non mi volesse raggiungere, gli sarebbe bastato uno scatto altrimenti.
Ho fatto in tempo ha lanciargli uno sguardo ma mi sono pentita, non sembrava più l'Isaac normale, era di un pallore quasi cadaverico, delle lunghe occhiaie scure spiccavano sul volto e gli occhi azzurri sembravano spenti.
Avevo saputo da Lydia e da Scott che non lo avevano visto più neanche loro, non si era presentato a casa del Vero Alfa per dormire ne per far sapere che fosse ancora vivo.
Decido quindi di chiamare l'unica persona che poteva tirarmi fuori da 'sta maledetta faccenda; non mi volevo sentire responsabile della morte di Isaac per stenti e ipotermia (i licantropi posso morire di ipotermia? Lo avrei accertato solo se avessi trovato il cadavere congelato).
Compongo il numero e aspetto, impaziente.
-"Pronto?"-
-"Ahem, ciao Derek..."-
-"Ti serve qualcosa per cui valeva scomodarmi Melanie?"-
-"Non esattamente."-
-"Dimmi quello che vuoi in fretta, sono abbastanza impegnato al momento."-
-"Okay, mi servirebbe un favore."-
-"Che genere di favore?"-
-"Devo sapere se Isaac è lí da te, è urgente."-
-"Non credo sia mia responsabilità dirt..."-
-"Okay, ho capito è lì da te, arrivo."-
-"..."
Chiudo la chiamata e mi avvio verso casa di Derek, ho bisogno di sapere dove sia Isaac, devo saperlo.
<<Mi ricordo male o sei tu quella che non risponde ai suoi messaggi? Che ti aspettavi? Che continuasse a scriverti in eterno? Non credo proprio. Muovi il culo e trovalo. E alla svelta magari. Prima che si lasci morire di stenti,grazie.>>
È sempre un piacere fare i conti con la propria coscienza.
Comincio a correre e dopo una ventina di minuti sono arrivata, necessitante di ossigeno, ma sono arrivata.
Non ho le chiavi del loft di Derek, quindi mi limito a bussare con insistenza.
-"DEREK APRIMI, SO CHE DENTRO C'È ISAAC, GIURO CHE NON VOGLIO UCCIDERLO."- mi tocca urlare, scommetto che le pareti sono simili a quelle di un rifugio antiatomico, conoscendo Derek.
Aspetto qualche altro minuto e poi, proprio mentre sto per ricominciare a bussare con insistenza, la porta scorre verso l'esterno, rivelando una figura adulta, che potrebbe benissimo fare il modello, se non fosse per la sua aria sorniona e leggermente trucida.
-"Posso fare qualcosa per lei?"-
-"Dipende... Cerco Derek, Derek Hale, è in... Casa?"- mi sento a disagio davanti a lui, che probabilmente lo capisce e sfodera il suo fascino leggermente antiquato, decorato da un sorriso impagabile.
-"Si, è di sopra, impegnato con qualcuno..."- risponde lui -"ma prego entra pure, io sono Peter Hale. Lo zio di Derek, chi saresti tu, per la precisione?"-
-"Mi chiamo Melanie Lucks. È impegnato con "qualcuno" o con qualcuna? Non mi interessa vedere Derek che si da alla pazza gioia con qualche giovane fanciulla."- dico impaziente.
-"Onestamente non lo so, ma, se ti va, puoi aspettarlo di sotto con me."-
-"Va bene, ho quasi tutto il tempo del mondo."- sorrido incerta.
Mentre si siede ho il tempo di osservarlo per bene, assomiglia leggermente a Derek, ma per il resto, ha il suo bel fascino anche lui.
Benedetto DNA.
Chiaccheriamo un po' e scopro che Peter è rimasto in stato catatonico per anni dopo essere sopravvissuto all'incendio che distrusse la sua famiglia. E quella di Derek.
Che in pratica erano rimasti solo lui, Derek e Cora, della famiglia Hale.
L'altra sorella, Laura, era morta per mano sua quando aveva perso il controllo e si era trasformato quasi del tutto.
-"E tu invece? Capacità soprannaturali, superforza, supervelocità, capacità di vedere i morti, niente di niente?"-
-"Mhh, non per il momento."-
-"Capisco."-
-"Vado a vedere se Derek ha terminato, quello che... ehm... doveva fare"-
-"Le scale sono a destra."-
-"Grazie mille."-
Salgo velocemente la rampa di scale a chiocciola e busso timidamente alla porta.
-"Ehy, Derek, ci sei? Se è un brutto momento ripasso, non preoccuparti."-
Sento delle grida e decido che è decisamente un brutto momento, fino a quando, oltre alle grida si sente un ruggito feroce.
E qui ci sono due opzioni:
1. O Derek, si sta dando da fare con una lupa mannara.
2. Oppure, in camera sua è in corso una lite furibonda tra licantropi.
E sinceramente non so quale delle due mi spaventi di più.
Decido quindi di riscendere e trovare qualcosa di appuntito con cui ferire o difendermi, oppure per cavarmi gli occhi nel caso mi fossi sbagliata, ma se tanto mi da tanto, in questo momento Derek ha (si spera!) bisogno di aiuto.
-"Mi serve un coltello, e alla svelta!"-
-"Vuoi praticarti un arakiri per ciò che hai visto?"- mi chiede lui, sarcastico come non lo è il nipote.
-"No, cerco uno strumento di autodifesa, più che altro."-
-"Nel cassetto in basso a sinistra allora."- mi risponde lui, imperturbabile da niente e da nessuno.
Con la mia arma alla mano, apro la porta senza esitare e trovo Derek che sta tentando di tener fermo Isaac che si agita e ulula come un forsennato.
Sta avendo un attacco di panico, ci scommetto quello che volete.
-"Ma non la conosci proprio la parola "proprietà privata" tu, eh?"-
-"Ma per favore, 'sta un po' zitto e aiutami."-
Avvicino il volto a quello di Isaac, che sembra riconoscermi anche nella situazione disperata in cui si trova.
Vedo che si calma e che comincia a fare dei respiri profondi; lo abbraccio e sento che lui mi stringe più forte.
<< La chiamavano coerenza Melanie, la tua è andata proprio a farsi benedire>>
-"Aiutami ad alzarlo, invece di fissarlo come fosse un miracolato di Lourdes."- rimbecco Derek che ci fissa meravigliato -"saranno più o meno ottanta chili di bel ragazzo, come pensi che possa farcela da sola?"-
Lui non dice una parola, ma si carica Isaac sulle spalle, per posarlo, qualche metro più avanti, nel suo letto.
Vedo che fortunatamente non ha perso conoscenza e provo a parlarci.
-"Isaac, mi senti? Come stai?"- e poi mi rivolgo a Derek -"potresti portare un bicchiere d'acqua? Grazie."-
Mentre Derek scende, sento Isaac che mi sussurra qualcosa.
-"Isaac, se parli piano non sento."-
-"Grazie per aver detto che sono un bel ragazzo."- mi sorride di sghembo.
-"Sei un bel ragazzo, ma sei anche un idiota. Come diavolo ti è venuto in mente di stare così in ansia per me, quanto tempo sarà che non dormi? Una settimana?"-
-"Io..."-
-"E non dire che non è vero perché hai delle occhiaie da spavento, su vieni qui, riposati un attimo."-gli faccio appoggiare la testa sulle mie gambe, sulle quali metto prima un cuscino.
Quando Derek torna, Isaac sta già dormendo.
-"Ci hai messo due ore, sei andato a prenderla alla sorgente l'acqua?"-
-"Non avevo voglia di interrompere un momento romantico."- mi fa lui, sarcastico.
-"Ma come siamo divertenti qui... Comunque non hai interrotto proprio un bel niente, si è addormentato subito."-
-"Vuoi che ti riaccompagni a casa? A lui ci penso io."-
-"Perché mi devi sempre riaccompagnare a casa scusa? Mica i tuoi ti hanno chiamato "Taxi Hale". E comunque le gambe ce le ho, grazie mille."-
-"Quando ti ci metti sei un po' stronza eh."-
-"Solo quando mi ci metto?"- gli faccio un sorrisino -"Chiamami se succede qualcosa, va bene?"-
-"Okay."-
-"No dico sul serio, Derek se noti qualcosa di particolare in Isaac, chiamami."-
-"Ho capito, ci vediamo domani."-
-"Perché domani?"-
-"Non vorrai mica farmi credere che non ti ritroverò davanti alla porta anche domani mattina, vero?"-
-"Hai ragione. Ci vediamo domani allora."-
Rifaccio velocemente tutta la strada per tornare a casa e noto che i miei non sono ancora rientrati.
Probabilmente per entrambi, oggi coincideva il turno di pomeriggio che si protrae fino a sera tarda.
Mi metto nel letto ma non riesco a smettere di pensare a cosa stia passando Isaac per me. Per colpa mia.
È sorto il sole quando finalmente riesco a trovare un po' di pace.

Spazio autrice:
Ragassuoli, non vi ho mai chiesto sorree per il nome un po' da classica FF che porta lei, solo che non me ne venivano in mente molti (e in più Melanie Martinez è tipo la vita♡).
Grazie per le visualizzazioni! Vi adoro lel.😍

And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora