Capitolo 10.

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"We kill and cut flowers cause we think they are pretty, we cut and kill ourselves 'cause we think we are not"
Rientro nel loft e vedo Derek con la fronte corrugata, si tormenta i capelli passandoci le dita un migliaio di volte.
-"Non doveva succedere."-
-"Quindi per te non è significato niente?"- sono incredula ed anche parecchio arrabbiata.
-"Non sto dicendo questo."-
-"Allora la prossima volta ci penserò due volte prima di farmi baciare da te, mi dispiace che tu ti senta in colpa per quello che è successo."-
-"Senti, io..."-
-"Credo anche che la prossima volta tu ti debba anche assicurare di ciò che fa il tuo adorato zio quando tu sei girato."-
Ho toccato il tasto giusto, si alza di scatto, tanto che la sedia si rovescia a terra e cerca di raggiungermi ma io sono già di sopra.
Ho chiuso la porta a chiave e sbarrato le finestre, giusto per evitare intrusioni sgradite.
Quello che è successo di sotto mi ha costretto a rivalutare la "relazione" tra me ed Isaac, ne vale realmente la pena? Ma ho visto anche come ha reagito Derek quando si era reso conto di tutto.
Decido di non scendere per le prossime tre ore, d'altronde Derek ha bussato solo una volta e credo se ne sia andato da un po'.
Scendo quando è ora di pranzo, per cucinare qualcosa a quei due e mentre sposto il mobiletto che avevo usato per barricare la porta, sento dei respiri pesanti e i tipici suoni di quando qualcuno si sveglia. Derek è rimasto davanti alla porta tutto il tempo?
Ma, tempo di rimettere a posto il comodino, apro la porta e non vedo nessuno.
Richiudo la porta e mi cambio la maglietta, che si è stropicciata tutta e cerco di darmi un contegno e un aspetto presentabile, ma rimanendo coi pantaloni del pigiama perché me ne frego altamente di quello che possano pensare quei due.
Vado a controllare se Isaac si è svegliato dal suo sonno profondo (molto, molto profondo, dato che non ha sentito tutto il casino che c'era di sotto) ed infatti il suo letto è vuoto.
Mi dirigo di sotto e appena i due mi vedono scende un'aria di gelo nel loft.
-"Ben svegliato Isaac. Quante ore hai dormito? Sei definitivamente pronto per il letargo."-
-"So quello che è successo oggi."-
-"Aspetta, cosa?"-
-"Mi ha raccontato tutto Derek."-
L'ansia mi assale e guardo Derek in cerca di un aiuto, ma lui sembra concentrato sulle carote e sulle patate che sta pelando.
-"Perché hai insegnato a lui il valzer e non a me?"- mi dice sorridendo.
Noto che anche Derek fa una smorfia, a metà tra un sorriso e uno sbuffo.
Tiro un enorme sospiro di sollievo interiore e mi dirigo ai fornelli per preparare qualcosa di commestibile.
-"Dai qua Alfa. Lascia quelle povere verdure, il pelapatate non è uno strumento di tortura."-
Gliele prendo di mano e comincio a cucinare, mentre ordino ad Isaac e a Derek di apparecchiare la tavola.
-"Ragazzi, perché avete apparecchiato per quattro? Siamo in tre oggi."-
Mentre lo dico mi rendo conto di sapere benissimo chi è la quarta persona che occuperà quel posto a tavola.
-" Potete spiegarmi perché diamine invitate sempre Peter nel loft?!"-
-"Veramente si è auto invitato."- si difende Derek
-"Ma che cosa fantastica, anzi meravigliosa proprio. E quando avevi intenzione di dirmelo?"-
-"Probabilmente te ne saresti accorta da sola, quando avrebbe bussato alla porta e tu gli avresti aperto, convinta di vedere Scott o Stiles, e invece TADANN, sorpresona dell'ultimo momento."-
-"Non parlo."-
Attendiamo l'ospite in silenzio e quando finalmente arriva, mi sale di nuovo un'ansia terribile.
Fortunatamente il pranzo prosegue normalmente con qualche occhiata ammiccante da parte di Peter e Derek che invece dispensa sguardi infuocati a tutti e a tutto.
L'unico a non notare nulla è Isaac, che pranza tranquillamente e poi saluta quando Peter se ne va.
Ma sono io che lo accompagno alla porta.
-"Ho visto che il segno rosso è scomparso, sai, quasi ti donava ."-
-"Ma come, pensavo fossimo diventati buoni amici."-
-"Scordatelo e non provare mai più a baciarmi, mi sono disinfettata la bocca dopo."-
-"Intendi dopo aver baciato mio nipote all'insaputa del tuo ragazzo?"-
-"No, dopo aver baciato te."-
Prima di chiudergli la porta in faccia, fa in tempo a darmi un bacio sulla guancia, mentre mi sorride e io, con tutta la raffinatezza di cui Dio mi ha dotata, gli faccio un bel dito medio, mandandolo gentilmente a quel paese.
-"Tutto bene?"- mi fa Isaac, costantemente preoccupato per me.
-"Alla grande, ora scusate ma vado a prendere un po' d'aria fuori, qua dentro si soffoca."-
-"Vuoi che ti accompagni?"-
-"Non ho bisogno del bodyguard per respirare un po'. La prossima volta ti proporrai per accompagnarmi in bagno?"- sono acida con lui ma sento il bisogno di scaricare tutta la tensione.
-"Ci vai in pigiama di fuori?"- mi chiede Derek.
-"Non vedo il problema."-
Mentre sto per uscire sento Isaac che sussurra qualcosa a Derek.
-"Sei sicuro stia bene?."-
-"Non preoccuparti, è solo un brutto periodo del mese per lei."-
Giuro che non ce la faccio più a essere trattata come una malata mentale.
-"SMETTETELA DI PARLARE ALLE MIE SPALLE COME SE IO NON POTESSI SENTIRVI, IDIOTI."- urlo prima di uscire.
Fortunatamente il loft di Derek ha anche un giardino esterno, dove mi nascondo, cercando di sbollire la rabbia e l'ansia accumulata in quella giornata terribilmente stressante.
Dopo circa un ora sento dei passi e mi raggomitolo per terra.
-"Melanie dove diamine sei finita?"-
-"..."-
-"Non fare la finta tonta, sento il tuo odore, so che sei qui."-
-"Se senti il mio odore allora trovami, Alfa."-
Faccio in tempo a contare quindici secondi che un paio di braccia robuste mi hanno tirata su e rimessa in piedi delicatamente.
Mi giro e mi ritrovo quasi faccia a faccia con Derek.
-"Pensavo fossi scappata."-
-"Solo perché il maniaco che mi ha baciata per un ricatto è venuto a pranzo da noi e io ho solo rischiato di dare letteralmente di matto? Nah. Niente di cui preoccuparsi. Tutto nella norma."-
Derek mi abbraccia inaspettatamente e io ricambio stringendolo più forte.
-Mi dispiace, per quello che ho detto, a te, ad Isaac,a tutti, solo che questa storia è andata avanti fin troppo."-
-"Intendi la storia con Isaac?"-
-"Esatto, dobbiamo entrambi uscire da questa relazione."-
-"Se è quello che desideri..."-
Mentre stiamo per rientrare lo fermo sull'uscio del portone massiccio.
-"A questo punto credo che dovrò anche tornarmene a casa, considerando che ero venuta qui per star dietro ad Isaac ed ora lo sto lasciando."-
-"Per me, puoi anche rimanere."-
-"A che pro? Sentirti portare a casa una ragazza diversa ogni sera? Mi sembra più una cosa da coinquilini maschi, se permetti."-
-"E tu credi davvero che io mi porti ogni sera una ragazza a casa?"-
-"Se non hai capito ti posso fare un disegnino, hai qualche lavagna a portata di mano?"-
-"Sono serio."-
-"Sinceramente? Si."-
-"..."-
-"E con quello che è successo questa mattina, non vorrei proprio ritrovarmi ad essere una delle tue tante ragazze di una notte e basta. Quindi torno a casa mia, grazie dell'offerta."-
Cammino a passo svelto per rientrare prima di lui, agguantare Isaac e potergli spiegare la faccenda.
-"Isaac, posso parlarti un secondo? È urgentissimo."-
-"Va bene, eccomi."-
Ci spostiamo in camera mia e lo faccio sedere sul letto, mentre io sto sulla poltroncina bianca.
-"Allora, non so come iniziare."-
-"Mi stai lasciando?"-
-"Io, non so se questo è il tipo di relazione che voglio, che vogliamo. Per me sta diventando qualcosa di più pesante ogni giorno che passa, capisci quello che voglio dire?"-
-"Si..."-
-"Mi dispiace moltissimo, perché tu sei una persona meravigliosa, solo che io non riesco più a stare in questa situazione. E non ti propongo nemmeno di rimanere amici perché so che in questo momento tu mi stai odiando e so che ti sembra qualcosa di assurdo rimanere in contatto in qualche modo ma ricordati che se ti serve qualcosa, io ci sarò sempre per te. Mi dispiace Isaac."-
-"Io non ti odio. Comprendo la tua decisione. Capiscimi solo se ti chiedo di poter stare un po' da solo ora."-
-"Ma certo. Ti voglio bene Isaac."-
-"Anche io Mel."-
-"So che mi stai odiando e che vorresti vedermi morta, ma ci farò l'abitudine."-
Mentre lo accompagno alla porta mi stringe forte la mano.

Spazio autrice:
Vi lascio questa GIF di Daniel Sharman, lo mangerei aw.

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And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora