Capitolo 17

1.8K 131 39
                                    

LYDIA'S POV

È sabato e oggi io e Allison dobbiamo uscire con i ragazzi.
Allison è super eccitata all'idea del suo primo appuntamento con Scott e io sono meno tesa visto che ci sarà anche Stiles.

Almeno mi sentirò meno sola quando i due piccioncini si sbaciucchieranno.

–Meglio gonna nera o gonna blu? Lydia mi stai ascoltando?–
La voce di mia sorella mi riporta alla realtà.
Incrocio le gambe sul letto e guardo scettica i due capi che sta tenendo in mano.

–Direi nera– affermo decisa e Allison batte le mani in aria.
–Lo sapevo, lo sapevo che sarebbe stata quella giusta! Dai Lydia inizia a prepararti anche tu se no faremo tardi!–
Sbuffo e mi alzo dal letto.

Il mio armadio straborda di vestiti ma, come sempre, non ho niente da mettermi.
Dopo qualche minuto passato a esaminare ogni singolo vestito decido di indossare una gonna nera con dei fiorellini viola e rosa abbinata a una canottiera del medesimo colore.

–Sembri una Barbie con quella maglietta rosa!–
Mi schernisce Allison.
Mi guardo allo specchio ed è proprio vero.
Ho anche il rossetto rosa e i capelli rossi sono stati perfettamente piastrati.
Sono molto orgogliosa del mio look finale e mi guardo con aria soddisfatta.

Non ho mai visto Allison così bella, si è data proprio una bella sistemata!
Solitamente non ama la moda e si veste più in modo casual, ma così sta davvero una favola.
Deve proprio essere innamorata...

Suona il campanello.
–Lydia sono arrivati! Su forza!– mi urla contro e agguanto la mia borsa e scendo di corsa le scale.
Spalanco la porta di casa e mi trovo davanti Scott e Stiles.
Scott è perfettamente vestito e molto ordinato invece Stiles è vestito come al solito e con i capelli spettinati.
Mi guarda con aria attontita e la bocca spalancata.
–Allison sta arrivando– dico portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Dopo qualche minuto Allison scende le scale più raggiante che mai e sento Scott respirare affannosamente.
La prende a braccetto e si dirigono verso la jeep di Stiles.
–Sono proprio carini quei due– confesso a Stiles prima di salire.
–Davvero. Non vedevo Scott così felice da...non l'ho mai visto così felice– dice con aria distratta.

Saliamo in macchina.
Scott e Allison sono nei posti dietro, mentre io sono davanti, difianco a Stiles.
–Bene, dove si va?– chiede curioso il guidatore.
–Io pensavo di fare un salto da Starbucks e poi alle 21 c'è una festa in paese...se ci va di fare un salto– dice dubbioso Scott.
–Mi sembra una bella idea– affermo io.
E Stiles parte.

Abbiamo un'oretta prima che la festa cominci quindi, con calma, mi gusto il mio frappuccino alla fragola.
Gli altri invece hanno preso un normale caffè.
Ci sediamo ad un tavolo e Allison e Scott non fanno altro che scambiarsi affettuosi bacini sul collo e le guance.

Inizio a sentirmi un po' a disagio e penso che lo stesso valga per Stiles che sta fissando un punto indefinito del cielo sorseggiando il suo caffè.
Forse è meglio lasciargli un po' di privacy.
Così mi alzo da tavolo.
–Stiles che ne dici di farmi visitare il parco qui vicino? L'ho visto mentre venivamo in macchina e mi sembra molto bello–

All'inizio sembra colto alla sprovvista, ma poi capisce dove voglio arrivare.
–Ehm...c-certo ti faccio fare un giro. A dopo ragazzi!–
Lo prendo per il polso e lo porto via da quel tavolo in direzione del parco.

–Una gran bella idea Lydia! Davvero! Stavo iniziando ad annoiarmi, menomale che ci hai pensato tu...–
–Grazie, grazie, ma comunque lo voglio davvero il tour del parco!– dico ridacchiando e lui rimane a fissarmi qualche secondo.
–Che c'è? Non vuoi?–
–No,no...certo che voglio...è solo che...s-sei bellissima quando ridi, molto di più di quando piangi–
Il viso del ragazzo è diventato paonazzo dopo avermi detto queste parole e devo ammettere che anche le mie guance si stanno tingendo di rosso.

Jackson non mi diceva mai cose così dolci.
Per lui era tutto un gioco, per lui ero lo strumento sul quale si ripiegava quando era annoiato o arrabbiato.
Adesso non mi basta più esserlo, voglio essere qualcos'altro, qualcosa di importante, qualcosa di più.

Passeggiamo nel parco alternando animate chiacchierate a lunghi silenzi.
Non sono silenzi imbarazzanti o carichi di tensione quanto più dei silenzi comprensivi, di riflessione.

Mentre camminiamo le nostre mani si sfiorano e mi provocano una strana sensazione, un brivido.
Brivido? Ma cosa sto dicendo.
Ci sediamo su una panchina sotto un ciliegio i cui rami, dalle lussureggianti foglie verdi, sono cariche di questi frutti.

Stiles ne raccoglie una manciata da un ramo alto.
–Ne vuoi un po'?–
–Con piacere–
Mi passo una ciliegia tra le dita e l'assaporo lentamente.
Stiles fa lo stesso e poi improvvisamente sputa il nocciolo in mezzo alla strada.

Lo guardo tra lo schifata e il divertito, ma alla fine mi rilasso e faccio lo stesso.
–Ho vinto io! L'ho lanciato più lontano!– canticchio e il ragazzo ride.
Mi piace molto la sua risata.
–Voglio la rivincita allora!–

Ci divertiamo molto e ridiamo tanto quando lui per sbaglio ingoia il nocciolo quasi strozzandosi.
Siamo sempre più vicini e sento il suo fiato fruttato sul mio collo.
Ci fermiamo un attimo e guardo intensamente i suoi occhi marroni.

Lo vedo spostare incessantemente lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra arrossate.
Siamo sempre più vicini e i nostri nasi quasi si sfiorano.

Il suo cellulare squilla.

Perfect CombinationsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora