Capitolo 15

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STILES'S POV

Mi dirigo verso la mensa della scuola con il mio migliore amico.
Sto morendo di fame e non vedo l'ora di pranzare e poi vengono anche Lydia e Allison!
A quanto ho capito dovrebbero essere sorelle, ma sembra che Scott non ci sia arrivato...

Entrati nella mesa notiamo già seduti al nostro solito tavolo Isaac, Malia e una ragazza dai fluenti boccoli biondi.
Ha dei grandi occhi verdi e un rossetto rosso fuoco e sembra molto provocante...
Malia ci fa segno di sederci con loro e noi li raggiungiamo.

–Ciao ragazzi– saluto sedendomi difianco a Malia mentre davanti ho un posto libero.
Scott è seduto davanti ad Isaac e a capotavola c'è la ragazza nuova.
–Ciao Stiles! Questa ragazza– disse indicando la bionda –è la nuova fidanzata di Derek, si chiama Erika–
–Piacere. Scott e Stiles, giusto?– dice stringendoci la mano.
–Si, si– diciamo in un coro sognante io e Scott.

–Le vostre amiche quando intendono arrivare?– chiede Malia sbuffando.
–Arriveranno a momenti– dico preoccupato picchiettardomi frustrantemente la mano sui jeans.
Ecco, finalmente vedo entrare le due sorelle che con passo affrettato si girano tra i tavoli con sguardo confuso.
Alzo la mano per farle vedere la nostra posizione e i miei occhi incrociano i suoi e lei sorride.
Dio quant'è bella...

–Scusate per il ritardo– dice Allison prima di sedersi vicino a Scott e di lasciargli un lieve bacio sulla guancia.
Lydia è seduta davanti a me e la osservo mangiare con eleganza la sua insalata.
Dopo ginnastica si è cambiata e adesso indossa un grazioso vestitino rosso, di una sfumatura più chiara dei suoi capelli che adesso sono sciolti.

–Allison sei nuova di qui, anche tu Lydia?– chiede Isaac alle ragazze.
–Mi sono trasferita da San Francisco– rispondono in coro per poi guardarsi con aria imbarazzata.
Roteo gli occhi.
–Andavate a scuola insieme?–
–Ehm...in un certo senso sì–
Non capisco perchè non vogliono far sapere di essere sorelle, che c'è di male?
Più tardi ho intezione di parlare con Lydia e di vedere se la mia intuizione è giusta.

Consumiamo il nostro pranzo in silenzio e appena finito vediamo entrare in mensa Derek.
Tutti i ragazzi si voltano a guardarlo con sguardo tra il perplesso e il terrorizzato.
Viene al nostro tavolo e saluta Erika con un caloroso bacio.
Sono costretto a distogliere lo sguardo perchè quell'ingarbuglio di lingue mi inizia a far schifo.
–Scott, Isaac dobbiamo andare– sentenzia.
I due ragazzi si scambiano uno sguardo perplesso alzando un sopracciglio.
–Eh?– esclamano i due.
–Si voi due avete capito bene. Andiamo su–
I ragazzi a testa bassa si alzano e lo seguono.
Erika all'improvviso viene verso di me e io indietreggiò instintivamente.
–Erika su dai. Anche tu vieni con noi–
La bionda si gira a guardarlo.
–Si arrivo–
Poi si volta di nuovo verso di me e i suoi occhi diventano di un giallo lucente.
Mi fa un rapido sorrisino e se ne va via saltellando a braccetto con Derek.
Adesso anche lei fa parte del branco di Derek.

–Perchè dovevano andare?– mi chiede Lydia.
–Boh...non so– digo contorcendomi le mani.
Passiamo qualche minuto in silezio con il solo rumore di Allison che beve un succo al mirtillo.
Mi faccio coraggio.
–Ragazze perchè non volete far sapere che siete sorelle?–
Allison sputa il succo che stava trangugiando e Lydia mi guarda con la bocca semi aperta.
–Tu lo sai?– mi fa Allison ripulendosi dalle gocce di succo rimaste.
Annuisco.
–Lydia sei stata tu!?–
–No Allison, ti giuro io non ho fatto niente– dice mettendo le mani davanti.
–No non mi ha detto nulla lei– intervengo.

–Prima di andare a educazione fisica vi siete lasciate passare la parola "sorelle" e io all'inizio pensavo di aver sentito male...
Ma poi a pranzo avete detto che entrambe venite da San Francisco e pensavo che non ce la raccontaste giusta–
Le due si guardano con aria sconfitta.
–Si hai ragione– dicono in coro e le mie labbra si incurvano in un sorriso soddisfatto.
–Levatelo subito dalla faccia– mi rimprovera Lydia.
–Cosa?– dico accennando ancora di più il sorriso e lei fa una risatina.

–Ma perchè non volete farlo sapere in giro?–
–Noi non siamo vere e proprie sorelle– sospira Allison.
–Precisamente siamo sorellastre. Abbiamo la stessa madre ma due padri differenti. Per questo il mio cognome è Argent e il suo Martin–
Era la prima volta che sentivo il cognome di Allison e mi parve insolito in questa zona.
Le due abbassanno lo sguardo e noto Lydia torturarsi le mani.
–Hey tranquilla, se non vuoi non lo dico a nessuno– la rassicuro.
–Grazie Stiles, quando saremo pronte per farlo sapere lo diremo a tutti, okay?–
–Okay. Ma c'è anche qualcos'altro dietro?– dico notando che Allison fissa il vuoto con aria ansiosa.
–Lunga storia– inizia la rossa.
Prontamente Allison si riprende e scatta in piedi.
–Bene Lydia, è ora di andare! Ciao Stiles, ci ha fatto piacere pranzare con te–
Lydia afferra la sua borsa, mi fa un saluto con la mano e mi scompiglia amorevolmente i capelli.
Sorrido a quel gesto e la guardò allontanarsi.
Rimango lì a fissare la porta della mensa per un po' immerso tra mille pensieri.
E lei è il pensiero principale.

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