Capitolo 19

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Pov Emily

Ero stata una stupida, come avevo potuto pensare di riuscire a cavarmela da sola. Mi meritavo di essermi persa in un luogo del genere. E come se ciò non bastasse avevo anche il telefono scarico, dopo la chiamata a Ethan mi si era spento.
Ero terrorizzata: alcuni tipi dall'altra parte della strada continuavano a fissarmi e Ethan ancora non arrivava.

Ad un tratto un uomo poco più alto di me venne nella mia direzione. Io mi voltai e cominciai a camminare.
<<Ehi dolcezza dove te ne vai tutta sola??>> disse l'uomo alle mie spalle. Io non risposi e continuai a camminare.
<<Ehi hai sentito?!>> ormai mi aveva raggiunta, mi prese per un braccio facendomi girare.
<<Ti va di divertirti un po'?!>> domandò avvicinandosi.
<<Ti prego lasciami...>> lo implorai.
<<Per andare dove?>> chiese divertito.
<<Il mio ragazzo sarà qui a momenti!>>.
<<Si certo ed io ci credo!>> rise e a me scese una lacrima. Si avvicinò ulteriormente prendendomi il viso con una mano.
<<L-lasciami per favore!>> chiesi implorante ma non mi ascoltò.
Stava per baciarmi quando qualcuno lo allontanò da me.
<<Che cazzo fai con la mia ragazza?!>>.
Ethan.
L'uomo vedendo di essere fisicamente più piccolo di lui cercò subito una scusante.
<<Ehi amico calmo non sapevo che fosse la tua ragazza! Scusa...> si liberò dalla presa di Ethan e se ne andò.
Corsi letteralmente tra le sue braccia, che mi accolsero subito.
<<Shh, va tutto bene! Ci sono io adesso!>>.
<<E-Ethan io...>> ma mi interruppe con un bacio.
<<Ora andiamo a casa!>> disse portandomi alla macchina.

Durante il viaggio verso casa piansi silenziosamente tutto il tempo. Se Ethan non fosse arrivato in quel momento, probabilmente, mi avrebbe violentata.
Arrivammo davanti casa e lui parcheggiò.
<<Vuoi che ti accompagni dentro?>> chiese accarezzandomi il volto.
<<No? Sei matto?! Ci ucciderebbero entrambi>> dissi anche se lo desideravo tanto.
<<Angelo, guardami! Promettimi che non uscirai più senza dire a qualcuno dove vai! Dillo a tua madre, a Peter, a me, ma dillo a qualcuno>> disse serio poi si addolcì, <<Mi hai spaventato tanto oggi lo sai?>>.
<<Scusa...>> dissi abbracciandolo.
<<Non devi scusarti devi solo stare più attenta, okay?>>.
<<Si te lo prometto>> dissi ancora tra le sue braccia, <<Ethan?>>.
<<Dimmi piccola!>>.
<<Noi cosa siamo esattamente?>> chiesi alzando il capo ed appoggiando il mento sul suo petto.
<<In che senso?>>.
<<Beh siamo conoscenti, amici, nemici o, che ne so, fidanzati?>> lui sbuffo imbarazzato.
<<Non lo so... Tu cosa vuoi che siamo?>>.
<<Come cosa voglio io?! Io voglio sapere cosa sono io per te!>> dissi staccandomi da lui.
<<Ehi, dai! Non arrabbiarti! Tu per me sei Emily...>>.
<<Gran bella risposta genio! Sono per tutti Emily!>> ero ufficialmente arrabbiata.
<<Emily...>>.
<<No, sai cosa Ethan?! Dimentica quello che ti ho chiesto!>> dissi cercando di scendere dall'auto ma lui bloccò le portiere.
<<Apri!>> gli ordinai calma.
<<No! Ora mi ascolti! Se non fossi così testarda e mi lasciassi finire le frasi senza interrompermi ti avrei detto che per me sei Emily, il mio angelo di cui non posso fare a meno!>> disse scocciato ma con il sorriso.
Mi voltai di scatto.
<<Lo pensi davvero?!>>.
<<Certo! Non ti mentirei mai!>>.
Mi fiondai sulle sue labbra.
<<Ed io per te cosa sono?>> chiese ad un tratto. Cosa avrei dovuto dirgli? Che era il ragazzo di cui mi stavo inevitabilmente innamorando?!
<<Ethan!>> dissi solo.
<<E basta?!>>.
<<Ethan Clark?!>> chiesi sorridendo furba.
<<Fammi capire tu mi hai fatto tutta una menata perché non ti ho detto cosa fossi per me! E tu mi rispondi così?! Cosa dovrei fare adesso: buttarti giù dall'auto?!>> era così carino quando si arrabbiava.
<<Potresti ma ti perderesti questo...>> dissi dandogli un bacio a stampo, <<... E questo...>> gliene diedi un altro, <<E questo>> dissi approfondendo il bacio.
<<Si hai ragione!>> poi riprese a baciarmi.
Dopo un po' che eravamo abbracciati riprese il discorso.
<<Comunque sono curioso: tu mi consideri solo Ethan?>> chiese con quella faccia da cucciolo.
<<No! Sei anche il mio eroe>> dissi dando sfogo ai miei pensieri, <<n-non volevo dirlo...>>. Ma quando mi voltai vidi l'effetto che le mie parole ebbero su di lui: era felice. Aveva una strana luce negli occhi che gli avevo visto poche volte da quando lo conoscevo.
<<Davvero?!>> domandò incredulo.
<<Non ti mentirei mai su una cosa del genere!>> risposi sincera.
Mi aspettai un bacio a quel punto, invece mi abbracciò.

Rimanemmo così per diverso tempo, fino a quando qualcuno non bussò al finestrino. In quell'istante persi dieci anni di vita: ci avevano scoperti...

Come Romeo e Giulietta?Where stories live. Discover now