Capitolo 9

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Pov Emily

<<Certo dite tutti così poi...>> ma non mi lasciò finire la frase che mi prese il volto tra le mani facendo incrociare i nostri occhi.
<<Io non sono così>>.

Quello che successe dopo fu molto rapido anche se avvenne con estrema calma. Si avvicinò lentamente a me. I nostri visi si trovavano a pochi centimetri di distanza. Ero spaventata ma allo stesso tempo eccitata all'idea che mi stesse per baciare.
Non ne potevo più di aspettare quindi ridussi definitivamente la distanza tra noi e lo baciai. Fu un bacio dolce, senza urgenza. Ethan portò le sue mani sui miei fianchi e mi avvicinò maggiormente a sé continuando a baciarmi, mentre io appoggai delicatamente le mani sul suo petto.
Il bacio si fece presto più passionale e lì smisi di pensare. Sentivo le gambe cedermi una sensazione che non provavo da anni. Se non ci fosse stato Ethan a reggermi sarei, sicuramente, caduta.
Dopo dei minuti che mi parvero ore ci staccammo l'una dall'altro, sempre però rimanendo vicini. Ethan mi sorrise ed io non potei fare a meno di fare lo stesso.
Il momento però venne interrotto dal mio cellulare, così ci allontanammo definitivamente l'uno dall'altra.
<<Scusa devo rispondere... Dimmi mamma>> dissi parecchio scocciata.
<<Ma dove sei?! Ti stiamo cercando da più di mezz'ora!>>.
<<Sono in giardino...>>.
<<Torna subito dentro devo presentarti delle persone!>> così dicendo chiuse la chiamata.
<<Scusa... Io devo andare...>>.
<<Okay... Ti accompagno...>>.
<<Non è necessario... Davvero...>> dissi sbrigativa. Non volevo che i miei lo vedessero, sicuramente avrebbero trovato da ridire, <<allora ciao Ethan...>> dissi. Era deluso glielo leggevo in faccia ma non potevo rimanere.
<<Ciao Emily...>> dopodiché tornai dentro in cerca dei miei genitori.

Non ci misi molto a trovarli erano in mezzo ad un gruppo di persone.
<<Ecco mia figlia! Emily, tesoro, vieni qui!>>.
<<Dimmi mamma>>.
<<Tesoro loro sono i signori Clark, Melissa e Christopher!>>.
<<Molto piacere, sono Emily. Auguri per il vostro anniversario>> dissi ai signori in modo educato.
<<Quindi tu è la famosa Emily...>> disse Melissa.
<<Non so quanto famosa ma si sono io>>.
<<Ricordo che alcuni anni fa hai avuto un incidente...>> non la lasciai continuare.
<<Sì ma ora sono perfettamente guarita come può vedere>>.
<<Si lo vedo... Oh guarda chi c'è Ethan, caro, vieni qui ti devo presentare delle persone!>>. Quando mi voltai mi ritrovai di fronte la faccia sorpresa di Ethan.
<<Ethan loro sono Camille e Johnatan Anderson, lei è Emily la loro figlia. Signori lui è nostro figlio Ethan>> rimasi sconvolta da quell'informazione. Il ragazzo che avevo appena baciato, altri non era che Ethan Clark, il figlio dei nostri più grandi nemici. Ero sconvolta volevo solo sparire.
<<È un vero piacere>> disse lui sorprendentemente calmo.
<<P-piacere mio...>> dissi trattenendo il sospiro.
Le nostre presentazioni vennero interrotte dalla voce di Melissa.
<<Ethan studia economia e marketing all'Università di New York, poi comincerà a lavorare nell'azienda di famiglia!>> disse con ammirazione, <<tu Emily?>>.
<<Mia figlia si concentra maggiormente su un piano intellettuale, studia letteratura e filosofia>>. E così comincio la vendita al miglior offerente. I miei non gradivano affatto che io studiassi materie umanistiche ma, di fronte ai Clark, anche il più umile dei lavori diviene un grande mestiere.
Continuarono a parlare per non so quanto tempo di noi due, sembrava un'asta: vinceva chi offriva di più. Ethan non mi tolse un attimo gli occhi di dosso ed io volevo solo uscire da quella situazione e andare a casa.
<<Vero Emily?>> chiese d'un tratto mia madre.
<<Che cosa?>> domandai disorientata.
<<Che ti sei diplomata con la lode!>>.
<<Si è vero ma non credo che hai signori importi...>>.
<<Camille dovremmo andare ora, si è fatto tardi...>> disse mio padre vedendomi in soccorso.
<<Emm... Si hai perfettamente ragione, domani siamo molto impegnati...>>.
<<Va bene allora arrivederci. È stato un piacere conoscerti Emily>> mi disse con un sorriso, falso, Melissa.
<<Anche per me...>>.
<<Ciao Emily...>> disse Ethan ad alta voce, <<spero di rivederti presto...>>.
<<C-ciao Ethan...>>.

In auto mia madre non fece altro che lamentarsi con mio padre della serata.
<<... E poi cosa pensava di fare presentandoci il figlio?! Un bellimbusto senza cervello come il padre che...>> non ne potei più.
<<Mamma adesso basta sono davvero stufa!>> dissi esasperata. Fortuna che eravamo arrivati, così scesi dall'auto e mi catapultai in camera mia.

Non volevo più sentire nulla, vedere nessuno. Mi lanciai sul letto e mi lasciai andare al pianto. Smisi solo quando sentii vibrare il telefono: mi era arrivato un messaggio.

Ethan: <<Dicevo sul serio quando ho detto che volevo rivederti presto. Mi sono divertito stasera ed è solo merito tuo, di solito odio questo genere di feste invece ora non vedo l'ora della prossima. Buona notte angelo>>.

Quel messaggio mi fece battere forte il cuore come mai prima. Così gli risposi subito.

Emily:<<Anche io mi sono divertita e non vedo l'ora di rivederti. Buona notte Ethan>>.

Ero al settimo cielo, non riuscivo a crederci: voleva rivedermi.
Quella notte mi addormentai per la prima volta dopo tanto tempo serena e senza cattivi pensieri.

Come Romeo e Giulietta?Where stories live. Discover now