capitolo 1. Chi sei? (Aggiornato)

22.2K 594 121
                                    

Come ogni mattina, la forza di alzarmi dal letto, era pari a zero.

Mia madre aka Elodi Rossi Smith, aveva un modo tutto suo per farmi svegliare, cioè...
"Charlotte Evelyn Smith svegliati" urlò dal piano di sotto.

"Mamma smettila di urlare, adesso mi alzo" urlai alzando la testa dal mio amato cuscino, con un espressione poco atrente e i capelli spettinati.

"Preparati che non voglio che tu faccia tardi, vado a lavoro. Papà è già andato e tua sorella starà dal suo ragazzo per un po'.
A dopo" mi salutò urlando per la seconda volta.

Si prometteva una mattinata molto intensa.

"Ciao mamma" la salutai. Sentii la porta sbattere e sospirai.

Decisi di alzarmi dal letto e di vestirmi in fretta. Scesi al piano di sotto e feci colazione, mentre mangiavo i cereali, presi il telefono per controllare se avessi qualche notifica e proprio in quel momento, mi arrivò un messaggio.

Da sconosciuto
Buongiorno tesoro, ti sta divinamente quella maglietta.

Lessi il messaggio con la bocca aperta, era da una settimana che ricevevo messaggi di questo tipo.

All'inizio credevo fosse uno scherzo e decisi di stare al gioco per scoprire chi fosse questa persona, ma, la situazione stava sfuggendo di mano.

Non avevo detto a nessuno di questi messaggi, ero troppo spaventata per farlo e volevo continuare a credere che fosse uno scherzo di cattivo gusto.
Feci finta di nulla, non rispondendo al messaggio.

Uscì di casa e mi incamminai verso scuola, con le cuffie al massimo.
Mi sentivo osservata e mi girai un paio di volte per vedere se ci fosse qualcuno, successivamente, scossi la testa pensando di essere paranoica. Ad un tratto sentii il telefono vibrare, un altro messaggio.

Da sconosciuto
Tesoro é inutile che che cerchi di vedermi. Non mi troverai così facilmente :)
Buona scuola

Okay, la situazione stava sfuggendo di mano. Questa persona era decisamente pazza.

Affrettai il passo e senza rendermene conto, andai a sbattere contro qualcuno. Alzando lo sguardo notai che fosse un ragazzo. Era alto e abbastanza muscoloso, aveva i capelli castani e gli occhi azzurri.

"Scusa" mi affrettai a dire, abbasando leggermente la testa, per l'imbarazzo.

"Oh, tranquilla" rispose il ragazzo con voce rassicurante.

Alzi la testa per guardalo e sorrisi.

"Piacere sono Austin. Come ti chiami?" mi chiese cordialmente

"Piacere, sono Charlotte" Risposi e proseguì dicendo "È stato un piacere conoscerti, ma, ora credo di dover andare"

Austin mi salutò, dopo esserci scambiati un ultimo sorriso. Me ne andai.

~pochi minuti dopo~

Entrai in classe e vidi la mia migliore amica, Ashley.

"Ciao"  mi salutò sorridendo

"ciao Ash" la salutai andandomi a sedere affianco a lei.

" tutto bene?" mi chiese all'improvviso.

Appena sentì la domanda, mi ricordai dei messaggi ed impallidii.

"si tutto bene, perché?" chiesi forzando un sorriso.

"sei pallida" disse preoccupata.

"Oh no, sarà la luce. Non preoccuparti" esclamai, sperando, che ci avesse creduto.

"Oh va bene. Mi ero preoccupata》disse Ashley ridendo.

"ti preoccupi troppo. Pensa a quanto ci divertiremo oggi" le dissi sorridendo ampiamente.

"Si, era da tempo che non passavamo le giornate a scherzare, come due imbecilli" esclamò ridendo.

Mi unii alla sua risata.

Suonò la campanella ed iniziò la noiosissima lezione di storia.

~Cinque ore dopo~

Io e Ashley eravamo di ritorno a casa, ma, durante il tragitto, vidi un ragazzo con una felpa e il cappuccio, gli copriva più della metà del viso.

"che guardi?" mi chiese curiosa, la mia migliore amica.

"niente, che stavi dicendo?" chiesi, interropendo i miei strani pensieri.

"Ho una cotta per il nuovo vicino di casa" disse Ashley con un sorriso da ebete, facendomi ridere.

~Dieci minuti dopo~

Quando arrivammo a casa mia, non c'era nessuno.

"Charlotte ho urgentemente bisogno di andare in bagno" esclamò di fretta la mia amica, correndo in bagno.

"Vai pure" risposi ridendo.

Mentre stavo per prendere dell'acqua dal frigo, mi arrivò un'altra notifica.

Da sconosciuto
Tesoro, oggi non é stato molto piacevole vederti con un altro ragazzo. Non dovresti  stare vicino, a nessuno.
Ti verró a trovare sta notte :)

Spalancai gli occhi, cosa dovrebbe significare?
È davvero un stalker?
Ho davvero un pazzo che mi perseguita?

Quando Ashley tornò, vide la mia espressione scioccata.

Si avvicinò velocemente verso di me e disse "Non stai bene, dimmi che succede"

Osservai la sua espressione confusa con le sopracciglia aggrottate.

"Sto bene ash, ma che dici?" dissi ridendo nervosamente.

"sei sicura? Non ti credo molto, ma, farò finta di nulla" esclamò con tono incerto.

Passarano delle ore e dopo una giornata di pettegolezzi e film, senza rendercene conto, si fece buio fuori.

I miei genitori mi avevano avvistato, che, non avrebbero passato la notte, a casa.
Mio padre era alla stazione di polizia, per via del suo lavoro e mia madre sarebbe rimasta a dormire da mia zia, perché, stava attraversando un momento difficile.

Io ed Ashley decidemmo di  dormire, ma, per via degli avvenimenti della giornata, continuai a rigirarmi nel letto, mentre, Ashley dormiva profondamente.

Sospirai e mi alzai. Decisi di andare in cucina, per bere dell'acqua.

Sentii dei passi dietro di me, mi girai di scatto, ma, non trovai niente.
Per l'ennesima volta in quella giornata, mi arrivò un messaggio.

Da sconosciuto
È molto carina la casa dei tuoi genitori e sei molto adorabile con quel pigiama.

Strinsi con rabbia il cellulare ed esclamai "chi sei? Fatti vedere!Adesso mi sono stufata, ti cercherò io"

Un'altra notifica.

Da sconosciuto
Che vorresti fare Charlotte Evelyn Smith?

Mi paralizzai.
Come faceva a sapere il mio secondo nome, solo i membri della mia famiglia, ne erano a conoscenza...

Salì le scale velocemente, decisi di andare in bagno per sciacquarmi la faccia. Avevo bisogno di calmare i nervi.

Fissandomi allo specchio, vidi un bigliettino attaccato su di esso.

Tesoro, ci vedremo presto. Ho una sorpresa per te, non vedo l'ora di mostrartela.
Buonanotte, amore mio.

Con rabbia e confusione, strappai il biglietto e sospirai rumorosamente.

Andai in camera e cercai di dormire.
Strinsi forte gli occhi e feci dei respiri profondi.

Quel pazzo me l'avrebbe pagata.

Ecco il primo capitolo, spero via piaccia la mia nuova storia, ciaooo

My StalkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora