Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)

12.Falò.

«Bene, possiamo andare.»ci congedò Mattia.

Lio chiuse casa e guardai Rebecca davanti a me che sculettava in modo alquanto reprimevole.Faceva finta di essere ingenua e tutto, ma non lo era affatto, almeno, una ragazza vestita così non mi sembrerebbe per niente ingenua.Usciti dal cancello ci ritrovammo sul lungomare con il cielo già scuro della sera e le stelle che brillavano.Ci incamminammo verso il luogo che mi aveva indicato la rossa e da lontano sentivo già il volume alto della musica.Poco dopo il campo da beach volley dove avevo incontrato per la prima volta la ragazza c'era una spiaggia libera dove lei aveva allestito questo falò, c'era uno spiazzo con del cemento dove aveva posto le casse per la musica e anche le bibite e il cibo.Alcuni invitati erano già attorno al fuoco del falò a cantare, suonare o parlare sedendosi sulla sabbia o su dei tronchi.Altri invece bevevano, si baciavano o ballavano nello spazio che era utilizzato come pista diciamo.Per colpa di Rebecca non eravamo arrivati proprio in tempo e quindi c'era già abbastanza gente.Da lontano individuai Carola con delle ragazze.Indossava un top nero abbinato a una gonna bianca con il cinturino nero e al fondo delle strisce nere.Ai piedi delle scarpe con il tacco nere, mentre i capelli rossi erano legati in una coda alta.

Mi avvicinai a lei e non appena mi vide mi sorrise «Ciao Ele!» e mi salutò con così tanta enfasi.Io ricambiai e le porsi un piccolo pacchettino che era un regalo preso la mattina stessa, un piccolo pensierino.Mi dispiaceva venire al compleanno a mani vuote quindi avevo pensato di fare un piccolo regalo da parte di tutti i ragazzi del gruppo, qualcosa di non troppo costoso inoltre.«Questo è per te, un piccolo pensierino da parte di tutti noi.»sorrisi porgendole il pacchettino.Lei sorrise e sussurrò un 'Grazie, non dovevi.'Intanto ci eravamo spostate dalla musica a volume alto in modo che io potessi presentarle i miei amici che non aveva ancora conosciuto.

«Carola, loro sono Emma e Azzurra, le mie migliori amiche.Jeamy, il mio migliore amico.Alex, Mattia e Rebecca.Lio e Franco li conosci già.»li presentai.

«Piacere, sono Carola.»sorrise.

Jeamy si era avvicinato e le aveva stretto la mano, lo stesso avevano fatto gli altri.«Auguri.»disse ancora lui.Lo ringraziò e poi comparì Alex con un «Bella festa, complimenti.» e un sorriso.Loro erano evidentemente imbarazzati perché non conoscevano bene Carola, ma sapevo benissimo che dopo poco l'avrebbero trovata una ragazza fantastica.

«Oh cavolo, adoro questo tuo abbinamento è fantastico.»comparì Emma esaminando il look di Carola.Quasi quasi mi vergognavo lei a volte, ma solo perché era fissata con gli abbinamenti o cose simili.Tormentava un po' tutti trasformandosi in una logorroica.

«Cavolo, grazie mille.Ci ho messo tanto per trovare qualcosa di giusto e nessuno nemmeno se ne accorge.Elena è già perdonata.»rise la rossa.

«Oh, grazie mille.Che tesoro.»ridacchiai portando le mani sopra al cuore.

Finalmente erano comparsi i coinquilini carini di Carola che a quanto pare erano andati a prendere un altro carico di bibite e alcolici.Si erano uniti a noi e dovevo trattenermi dal non sbavare troppo davanti a loro facendomi scoprire.La reazione delle mie migliori amiche era stata ovviamente la stessa, ora mi potevano compatire.I ragazzi invece non erano molto contenti di questo, ma in fondo erano solo gelosi e avevano paura di poter perdere le ragazze che amavano per altri ragazzi più belli e palestrati.«Allora, loro sono i miei coinquilini.Max, Alessandro, Edoardo e Andrea.Invece ragazzi, loro sono gli amici di Elena.Conoscete già Lio e Franco.»sorrise la rossa.Loro salutarono con una stretta di mano Lio e Franco, mentre gli altri si avvicinarono titubanti.In poco tempo Rebecca era già davanti a loro che li salutava con così tanta enfasi «Ciao, sono Rebecca.»e tentava in tutti i modi di stringere le tette per far in modo che sembrassero più grandi.Franco alzò gli occhi al cielo e io tentai di non scoppiare a ridere.Ma aveva finito o no?