Agosto finalmente era arrivato, mancava ancora un mese e poi finalmente iniziava il College. Non vedevo l'ora di andare in una nuova scuola, anche se mi metteva un po' d'ansia tutto questo. Nelle ultime settimane avevo visto Josh, passare del tempo con lui non mi dava alcuna sensazione peciò volevo essere chiara e dirgli chiaramente che era meglio se la nostra amicizia non diventasse niente di più.
Annie era uscita, aveva delle commisioni da sbrigare e le serviva la macchina. Non mi ero opposta e le avevo dato le chiavi senza problemi, mi fidavo di lei e cederle l'auto non era un problema.
Continuavo a masticare il tappo della penna, mentre guardavo la pagina vuota del mio diario.

"Caro diario,
Scusami se in questo periodo non sono riuscita a scrivere ma avevo tante cose da fare che mi è passato per la mente.
Oggi però voglio aggiornarti sulla situazione attuale, continuo a ricevere messaggi anonimi da un ammiratore segreto, non so chi sia ma continua a dirmi cose carine, che aspetto sempre con ansia l'arrivo del prossimo. So che magari è una cosa banale, ma in un certo senso mi fanno capire che qualcuno mi apprezza. Annie sa dei messaggi anonimi, e lei pensa siano di Liam ma io non credo che una persona arrogante come lui riesca a tirar fuori parole così belle.
La prima frase è bellissima, perché mi fa capire che nonostante tutto riesco a mostrarmi per quella che sono e non per quella che voglio apparire. Vedremo il prossimo messaggio, la giornata è appena iniziata e ho deciso di andare a correre. Sarà un ottima idea con il caldo di Agosto? Dubito ma tentar non nuoce."

Mia madre continuava a ripetermi quanto fosse contenta che avessi utilizzato il diario, diciamo che la mia valvola di sfogo al momento era proprio quel diario.

I pantaloncini corti mi fasciavano perfettamente la parte anteriore,  mentre una maglietta larga mi fasciava la parte superiore.
Una coda alta manteneva i miei capelli fermi, volevo andare a correre per recuperare tutto il tempo in cui non ci ero andata. Non era ovviamente un'ottima idea in estate, ma non sapevo come occupare il mio tempo.
Dalle cuffiette partì una musica movimentata, e aumentai il passo presa dalla canzone che canticchiai con il sorriso sulle labbra. Quella musica riusciva a mettermi di buon umore, e soprattutto riusciva a farmi smettere di pensare a qualsiasi problema che avevo in testa.
Ero decisa a voler prendere lezioni di di ballo, ma dovevo aspettare Ottobre perché prima di allora nessuna scuola di ballo era aperta.
Senza accorgermene arrivai in una specie di parco, ci stava qualcuno che stava già correndo mentre altri bambini giocavano tranquillamente tra di loro. C'erano anche persone intente a leggere un buon libro sotto grandi alberi che creavano ombra, e più in là si potevano ben notare famiglie con cestini da picnic. Era bello questo posto, mi ricordava un po' il parco in cui i miei genitori mi portavano da bambina. Con questi pensieri in testa iniziai a correre percorrendo le strade di quel parco fermandomi poi ad una fontanella per bere dell'acqua.

«Ehi tu! »

Mi voltai di scatto ritrovandomi Josh dietro, era anche lui in tenuta sportiva e sicuramente aveva avuto la mia stessa idea.

«Josh, che ci fai qui? »

Domandai cercando di riprendere fiato, portai le mani sotto l'acqua per bagnarmi lievemente il viso.

«Faccio la stessa cosa che fai tu! Oggi è il mio giorno libero, niente lavoro e quindi non sapendo come occupare il mio tempo vengo a correre. Volevo andare al mare ma passando ho notato che era affollato perciò ci ho ripensato! Tu come mai qua a correre? »

Gli indicai una panchina e mi apprestai a sedermi beandomi dell'ombra che un albero creava sopra quest'ultima.

«Annie aveva da fare, perciò stare a casa non mi andava. Era da un po' che non andavo a correre ed ora eccomi qua. »

La conversazione proseguì per una buona mezz'ora, dopodiché mi alzai per salutarlo. Dovevo preparare il pranzo ed era già mezzogiorno, prima di andare Josh mi fermò lasciandomi un bacio sulla guancia.

«Ti va di venire ad una festa con me? Puoi portare anche Annie. »

Non mi andava di continuare ad illuderlo, volevo essere chiara con lui e dirgli che oltre l'amicizia non potevo dargli altro.

«Josh, io.. volevo dirti che è meglio se rimaniamo amici. Se ti va ci vengo alla festa con te ma come amici. »

Sembrò un po' deluso, per un attimo il suo sguardo si abbassò ma alla fine finse un sorriso ed annuì. Mi lasciò un altro bacio sulla guancia e si allontanò senza aggiungere altro.
Non volevo ferirlo, ma alle volte meglio una verità che fa male che una bugia che lo avrebbe solamente illuso.
Il mio cellulare squillò, era un suo messaggio, indirizzo e ora della festa con una faccina sorridente alla fine. Sapevo che le mie parole non gli erano andate a genio, ma non potevo illuderlo ulteriormente soprattutto se non avessi voluto altro da lui.
Non sono la tipica ragazza che pur di aver qualcuno dietro finge che quest'ultimo le possa interessare, preferisco mettere in chiaro le cose prima che possa provare sentimenti più forti. Mi alzai dalla panchina e stavolta invece di correre presi a camminare sulla via di ritorno per casa, e i miei pensieri al momento tornavano a Josh e alla sua faccia delusa per la mia scelta.
Il mio carattere mi portava ad essere chiara e diretta, senza giri di parole che solitamente non piacevano a nessuno.
Continuavo a dire a me stessa che avevo fatto bene, ma puntualmente gli occhi delusi del ragazzo mi tornavano in mente.
Perché non potevo semplicemente passare inosservata? E soprattutto perché doveva interessarsi a me proprio chi non mi suscitava alcun interesse? Per quanto fosse dolce e carino, non riusciva a scaturire in me alcuna sensazione e la cosa mi dispiaceva perché era un ragazzo per bene.
Ma ero certa che avrebbe trovato qualcuno disposto a dargli ciò che desiderava da me.

My Heart Belongs To You. Where stories live. Discover now