5.

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La settimana trascorse tranquillamente, non era successo più niente da quel giorno. Le mie giornate proseguivano tra un'iscrizione e un'altra, e dedicavo il mio tempo alla casa e a preparare le cose per il college. La casa era sistemata come meglio piaceva a me, e avevo firmato il mio primo contratto, per il Wi-Fi ovviamente. Ne avevo bisogno per svolgere tutte le cose al computer, non mi andava di passare le giornate nei bar dove potevo usufruirne. Controllai il sito del College, sapevo per certa che volevo seguire le orme di mio padre diventando un grande avvocato ma non ne ero del tutto convinta. Non sapevo cosa volessi fare da grande, forse la scelta migliore era diventare un grande avvocato proprio come lo era lui. Una volta spento il computer salì in camera mia e osservai ogni singola cosa, notando un piccolo pacchetto che non avevo visto prima e lo afferrai trovandoci sopra un bigliettino.

'' Tesoro questo diario ti aiuterà quando sarai sola e non potrai parlare con qualcuno. Baci.. Mamma "

Non avevo mai pensato di comprare un diario, ma non avendo ancora amici non potevo parlare con nessuno perciò recuperai una penna sedendomi sul letto e iniziai a scrivere liberando la mente.

Boston, 16.07.2015.

" Caro diario..
Okay sono patetica forse a scrivere su un diario alla mia età, mi rendo conto che non sono più una bambina ma neanche tanto grande, ho solo diciannove anni. Ma tralasciando ciò volevo raccontarti della mia prima giornata qua a Boston, il primo incontro con quel cameriere molto gentile e anche se non è importante ti racconterò anche di quello stronzo che mi ha presa in giro in un negozio. Ma iniziamo dal principio. Sono molto orgogliosa di me stessa, ho messo da parte abbastanza risparmi per poter acquistare un auto tutta mia, sono riuscita a mettere da parte tanti soldi da cinque anni a questa parte, tra eventi, regali di compleanno ed evitando di spendere soldi per cose inutili. Mi ero ripromessa che dovevo contare solo su me stessa, e lasciare ai miei genitori solo le spese del college, o magari dei soldi per fare la spesa.
La mia intenzione è quella di trovarmi qualche lavoretto da fare per questo periodo prima dell'inizio della scuola, anche se non ho speso tutti i risparmi per l'auto ma la maggior parte. Sono ugualmente felice di aver raggiunto questo traguardo da sola, senza contare sempre sugli altri.
Tornando alla mia giornata qui, voglio raccontarti del cameriere molto carino incontrato nella tavola calda in centro, a quanto ho capito il suo nome è Josh. Fa un lavoro umile, anche se a vederlo inizialmente potrà sembrare un modello di qualche brand famoso. Ad osservarlo ha proprio l'aria da bravo ragazzo, e non mi dispiacerebbe incontrarlo per scambiarci qualche chiacchiera in più. Come promesso però, ti racconto anche del secondo ragazzo meglio chiamato "lo stronzo", non so quale sia il suo nome, so solo che ha un carattere molto arrogante e infatti posso definirlo come il bad boy della situazione. Diciamo che il nostro primo incontro è avvenuto questa notte, quando mi hanno svegliata lui e la sua ragazza litigando fuori dalla mia finestra. Lui non si è accorto di me, ma io mi sono accorta di lui. Il secondo incontro, più che incontro è stato uno scontro perché eravamo entrambi distratti a tal punto da urtarci, eppure dopo lo scontro non mi aiutò neanche a raccogliere ogni singola cosa che era finita fuori dalla borsa, si limitò a guardarmi. E poi l'ultimo incontro fu giusto una settimana fa, quando ero andata a fare shopping. Se ne uscì con una battuta infelice, ma quando incrociai il suo sguardo fu come dimenticare quella battuta. Ha uno sguardo che ti rapisce, ma rimane comunque lo stronzo senza ombra di dubbio! Smetto di scrivere altrimenti finirò per consumare tutte le pagine.
Alla prossima. "

Una doccia era quello di cui avevo bisogno, volevo uscire visto che avevo passato l'intera settimana a casa senza mettere piede fuori. Oggi avevo voglia di pranzare fuori e sapevo già dove andare senza neanche pensarci su troppo.
Tirai fuori dall'armadio un vestito a fiori con delle scarpe comode abbinate e legai i capelli in una coda alta, eravamo in piena estate e non volevo avere i capelli appiccati in fronte perché era una cosa alquanto inguardabile.
Una volta pronta recuperai le chiavi, la borsa e gli occhiali da sole e mi precipitai in macchina dove accesi immediatamente l'aria condizionata.
Una settimana fa non faceva così caldo, ora il caldo afoso aveva preso il sopravvento e non mi sembrava il caso di arrivare tutta sudata in locale.
Raggiungere il centro era diventato facile, ci ero stata una sola volta o due, eppure mi sembrava di aver percorso quella strada parecchie volte. Parcheggiai l'auto e andai dritta verso la tavola calda posta dall'altro lato della strada. Fui sollevata quando l'aria condizionata mi investì, e raggiunsi il primo tavolo libero notando lo sguardo addosso di una ragazza che poteva avere la mia età. Sulle mie labbra si dipinse un sorriso e feci un cenno della mano come per salutarla, mi fece cenno di raggiungerla e non ci pensai due volte.

«Ehi, sono nuova qui.. Voglio solo presentarmi. Io sono Evelyn e scusa non voglio crearti disturbo. »

La mia voglia di fare amicizia fece mettere da parte la timidezza per una volta, passare le giornate da sola non era il massimo. Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, anche se avevo il mio diario non era la stessa cosa perché non poteva assolutamente darmi consigli sul da farsi.

«Ciao, piacere io sono Annie. Immaginavo fossi nuova, non ti ho mai vista da queste parti. Se ti va puoi sederti con me

Annuì alla ragazza prima di sedermi di fronte a lei, era stata molto gentile ad invitarmi al suo tavolo nonostante fossi una perfetta sconosciuta per lei.

«Allora.. Come mai da queste parti? »

Stavo per rispondere alla sua domanda quando il ragazzo venne al nostro tavolo, doveva prendere le ordinazioni. Stranamente non mi accorsi di lui, ero occupata a fare amicizia con questa ragazza molto disponibile nei miei confronti.

«Buongiorno signorine, cosa vi porto? »

Non si era accorto di me e non ci mise molto poi a notarmi, si voltò e mi rivolse un sorriso sincero che mi fece sorridere ma arrossire allo stesso tempo. Riusciva a mettermi in imbarazzo in un battito di ciglia.

«Che piacere rivederla. »

Perché continuava a darmi del lei? Mi faceva sentire grande, e non lo ero affatto.

«Dammi del tu. Comunque io prendo il solito, ovvero Hamburger e patatine ed infine una coca cola. Tu, Annie? »

Alla fine si decise, prese ciò che avevo ordinato io e Josh si allontanò con le nostre ordinazioni e finalmente tornai a parlare con Annie del discorso interrotto o almeno credevo fosse così.

«Certo che non smette un secondo di guardarti. »

Feci finta di nulla, guardandola tranquillamente anche se non era difficile capire di cosa stesse parlando.

«Ehm, chi?»

Un sorriso si dipinse sulle labbra della ragazza, seguì il suo sguardo e capì che le mie supposizioni erano esatte.
Parlava di Josh.

«Il cameriere, è davvero sexy però. »

Scoppiammo entrambe a ridere, dovevo ammettere che era una ragazza davvero simpatica e soprattutto schietta cosa che mancava a me sicuramente.
Finalmente avevo una conoscente in città, ed ero felice di condividere alcune cose con lei anche se ci conoscevamo da meno di due ore. Annie propose di uscire questa sera, senza esitare accettai e tornai a casa con il sorriso stampato sulle labbra sapendo che finalmente potevo godermi l'estate in ottima campagnia.

||Spazio d'autore.||

''Riscrivo il mio destino dall'inizio fino all'ultima riga.''

My Heart Belongs To You. Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz