Cercai di voltarmi, ma lui mi aveva già presa e il suo dito aveva lasciato la traccia di panna sul mio volto.Sbuffai e ne presi un po' con la mano correndo verso il biondo e lasciandogli l'impronta della mia mano piena di panna sulla guancia.

«Siamo pari.»risi insieme a lui.

Ero ancora abbracciata a lui che osservavo soddisfatta l'impronta di panna.Poi ero tornata alla realtà posando lo sguardo prima sul fisico e poi sui suoi occhi azzurri.Non era la prima volta che mi impallavo davanti a quelle iridi azzurre.

«Dovremmo...continuare.»mi schiarii la gola.

Lui annuì e si staccò da me tornando a concentrarsi sul cibo sul bancone.Sistemò ancora la crema e io mi avviai verso il forno per accenderlo.La torta doveva cuocere per un'ora e un quarto circa a centosessanta gradi.Lui la infilò nel forno e l'unica cosa che mancava erano le fragole.

«Ricordiamoci della torta poi.»risi rivolgendomi a lui.

«Sperando di non far bruciare la casa.»ridacchiò.

Gli concessi l'onore di tagliare le fragole a pezzetti piccoli mettendole in una ciotolina.Io accesi il gas di nuovo e le scaldai in una padella con un paio di cucchiai di zucchero.Unii anche della marmellata, sempre di fragole, del barattolo e amalgamai il tutto.Spensi la fiamma e le lasciai raffreddare.Le lasciammo da parte e ci coricammo sul divano aspettando che la torre cuocesse.Era divertente cucinare con Lio alla fine nonostante i mille brividi che mi faceva provare ogni volta.

Un'ora dopo tornammo in cucina, dopo una piccola parte di film che avevamo guardato nel tempo a disposizione.Portammo la torta in frigo velocemente spegnendo il forno senza bruciarci e tornammo a vedere il film lasciando che si raffreddasse.Dovevamo soltanto più mettere sopra le fragole con la marmellata e rimettere il tutto in frigo lasciando riposare qualche oretta prima di servirla a cena.

Finito il tutto presi uno straccio e cominciai a pulire il bancone, mentre il biondo buttava le carte e i contenitori vuoti di cartone.In quel momento era comparso Franco, che si era avvicinato a noi.«Cosa combinate?»domandò ridendo.Io mi trattenni dal ridere perché sapevo benissimo che Franco pensava male di me e Lio.Si immaginava chissà che cosa.«Abbiamo preparato una cheesecake per stasera.»rispose Lio.Il moro annuì e ci aiutò a finire il lavoro.

«Vi va di andare a fare due passi in spiaggia?»domandò lui.

Io acconsentii perché avevo voglia di camminare un po' per fare qualcosa.Mi levai la t-shirt perché faceva davvero caldo e intanto avevo sotto il costume da bagno.Con me avevo soltanto il telefono in caso di evenienza.Anche Lio aveva annuito e tutti e tre, come i moschettieri, eravamo usciti dal cancelletto trovandoci in spiaggia.

«Mi ricordo di questo costume.»mi sussurrò malizioso Lio senza farsi sentire da Franco.

Ridacchiai e gli tirai una gomitata amichevole.In effetti quel costume lo avevo indossato da Emma l'estate scorsa quando io e il biondo eravamo finiti dentro alla piscina.

Il sole splendeva e riscaldava la pelle, con i bagnanti che facevano una nuotata in acqua o che prendevano il sole.Era davvero pieno di gente.Avevamo camminato finché non avevamo visto un campo da beach volley, quello che io avevo già notato all'inizio, e ci fermammo osservando.Molti giovani stavano facendo delle partite, soprattutto dei ragazzi davvero carini.Una ragazza dai capelli rossi si era avvicinata a noi sorridendo.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Where stories live. Discover now