Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)

6.Indovinate chi sono arrivati?

«Allora...Franky...-cominciai- ma la mora di ieri sera?»domandai.

Lui rise e finì di preparare l'impasto «Aah...Jasmine...non male.-con un sorriso furbetto-Ma tu ieri?Sei sparita magicamente...con Lio!»finì con un sorriso malizioso.

«Cosa stai insinuando?»ridacchiai.

«Ehehe...siete molto in sintonia in questo periodo e poi indossi la sua maglia!»

Stavo per ribattere, ma lui versò l'impasto nella padella cominciando a cuocerlo.In realtà non mi ero nemmeno accorta di indossare ancora la sua maglietta, avevo totalmente rimosso il fatto che ieri sera dopo la doccia l'avevo tenuta.In cucina erano scesi anche gli ultimi soprattutto Azzurra che era più strana del solito e avrei dovuto indagare.Tutto era così strano e non capivo che cosa fosse successo ieri sera.Io e Lio eravamo andati via e ora c'era un qualcosa che stava turbando tutti.

«Ragazzi, indovinate chi sono arrivati?»domandò Lio entrando.

Alcuni stavano apparecchiando la tavola, alcuni non facevano nulla coricati sul divano e io finivo di riempire le crêpes con la Nutella.Il biondo era entrato nella cucina con due ragazzi dietro di lui:Tomas e Niccolò, i gemelli suoi amici.Mi chiedevo che cosa ci facessero qui loro, ma in fondo mi faceva piacere che altri amici si fossero uniti a voi.

«Ciao ragazzi!»salutarono tutti.

A volte li confondevo perché erano praticamente identici e avevo paura di sbagliare nome facendo una pessima figura davanti a loro.I ragazzi erano andati verso di loro per salutarmi con delle pacche sulle spalle ed io stavo portando le crêpes in tavola.Non vedevo l'ora di metterle sotto ai denti perché avevano un profumino così invitante e poi la Nutella all'interno era un qualcosa di favoloso.

«Aggiungo due posti anche per voi?»domandai rivolgendomi ai due ragazzi.

«Certo, grazie Ele.»disse Tomas sorridendo.

Io ricambiai e dopo aver posato in tavola i due piatti con sopra le crêpes, andai verso lo scaffale per prendere due piatti, le posate e i bicchieri.Jeam invece aveva preso due sedie per farli accomodare.

Ci sedemmo tutti a tavola, anche se sentivo la tensione tra Azzurra e gli altri per qualcosa che era successo ieri sera.Erano tutti strani e io non riuscivo a capire che diamine fosse successo.Scacciai via il pensiero e tornai a concentrarmi sul cibo prelibato davanti a me, il bello di queste vacanze era che potevamo comprare il cibo che volevamo senza avere i genitori che ci dicevano stupidaggini varie.A proposito, sarei dovuta andare a fare di nuovo la spesa perché essendo in tanti il cibo finiva subito.Ognuno si servì mangiando quello che era a disposizione sulla tavola e regnava un silenzio imbarazzante.Si sentivano soltanto i tintinnii delle posate e dei bicchieri.

«Allora...-cominciai- che cosa ci fate di bello qui?»domandai rivolgendomi a Niccolò e a Tomas.

«Siamo passati a trovare nostra zia e abbiamo incontrato Lio in spiaggia prima.»mi spiegò il primo sorridendo.

«E quanto restate?»domandò Emma.

«Due o tre giorni.»

Mi alzai da tavola per andare a prendere altro succo e notai Lio osservarmi in modo strano.Probabilmente aveva notato che indossavo ancora la sua maglia e forse aveva ripensato alla serata precedente.In quel caso pure io non avevo smesso di pensare alla sera precedente, non potevo non pensare che provavo ancora qualcosa per lui, qualcosa di profondo.Nonostante tutto quello che era successo sentivo di provare ancora qualcosa per lui.C'era troppa calma nell'aria e questo voleva dire che ci sarebbe stata una tempesta prossimamente.Ogni volta succedeva così e ad avvisarmi arrivava quella tanto famosa fitta alla pancia.Non era ancora arrivata, ma era probabile che arrivasse.Presi il succo all'ace chiudendo il frigo e tornai a tavola ascoltando quello che stava proponendo Rebecca.Aveva pensato di stare in piscina con i due gemelli che si sarebbero aggregati e fare un bagno.Questo in mattinata, ma nel pomeriggio non sapevamo ancora bene cosa fare.L'idea di Rebecca non era affatto male, anche perché stando o in piscina o in spiaggia potevo abbronzarmi di più.