5.Discoteca e notizie inaspettate.

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Canzoni per il capitolo:

Katy Perry-Teenage Dream
Tiësto-Red Lights
Kygo-Firestone

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"There ain't no reason to stay
we'll be light years away...
We could just run them red lights
we could just run them red lights
We could just run them red lights
we could just run them red lights

White lights, flirt in the darkness
this road leads where your heart is
these signs, something we can't ignore
We can't back down
we'll never let them change us
we're going to make it now
what are we waiting for...
what are we waiting for...

Nobody else needs to know
where we might go...
We could just run them red lights
we could just run them red lights
There ain't no reason to stay
we'll be light years away...
We could just run them red lights
we could just run them red lights"

Tiësto-Red Lights

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Scendemmo le scale raggiungendo gli altri al tavolo in giardino che Emma aveva scelto di decorare in modo allegro con delle candele profumate e dei fiori.Le piccole lampadine colorate appese ai rami degli alberi erano accese creando un'atmosfera carina.Il cielo stava tramontando e pian piano la notte prendeva il sopravvento.Si stava così bene qui.Mi accomodai vicino a Franco e lui mi sorrise, mentre Rebecca si sedeva accanto a Mattia.Ogni sera facevamo a turno per chi apparecchiava, per chi puliva, per chi cucinava.Ognuno di noi conosceva ricette diverse e questo era molto divertente.Questa sera era toccato ad Alex e Lio che erano davvero bravi a cucinare la carne, come Jeam.Ci sorridemmo tutti a vicenda come se fossimo una grande famiglia felice e ci passammo i piatti con la carne sopra.Mi servii mettendone due fette nel mio piatto dato che avevo dormito tutto il pomeriggio e avevo una grandissima fame e poi mi complimentai con i cuochi.

«Davvero buona.»mi leccai i baffi.

Lio lo notò e sorrise ridendo contagiandomi.Mi sistemai il tovagliolo per cercare di non sporcare l'outfit dato che dopo dovevamo uscire e andare alla festa.Mattia si offrì di sparecchiare tutto e Rebecca non perse neanche un secondo per aggregarsi a lui e aiutarlo.Noi invece eravamo seduti sulle sdraio a parlare mentre aspettavamo che loro finissero il lavoro.

«Ci siete?»domandò Franco ridendo.

Loro due annuirono stringendosi la mano come se fossero una coppia da chissà quanto tempo e ci raggiunsero.Ci alzammo dalle sdraio e io mi sistemai meglio, affiancata dal biondo che sembrava quasi una mia ombra ormai.Il nostro rapporto era così strano in questo periodo però in fondo mi piaceva avere questo tipo di rapporto con lui.L'unica pecca era che non capivo se era amicizia o qualcosa di molto di più.Eravamo già stati qualcosa di più e ora mi pentivo di aver spezzato tutto.Sarebbe stato bello passare le vacanze con qualcuno con cui fare i bagni in piscina o in mare, baciarsi avvinghiati, stare svegli la notte sulla veranda o su terrazzo a vedere la vista del mare e ascoltando la melodia della tranquillità pura, ballare alle feste e parlare ai falò.Ma non eravamo in un film.

Uscimmo dal cancelletto e passeggiamo sul lungomare come ogni sera anche per digerire la cena appena gustata e nel tragitto pensavo a tutto quello che era successo in quest'anno, a tutti i problemi, i disastri, Lio, Mattia.Tutto.Pensavo così tanto che non avevo visto una bicicletta e stavo per essere investita, ma Lio mi aveva spostata in tempo.Mi aveva detto un «Attenta.»aveva riso e io ero sbiancata totalmente.Mi ero pure sentita strana quando mi aveva presa per un braccio per spostarmi e questo sì che era strano.Forse provavo ancora qualcosa per lui nonostante la mia vecchia decisione di prendere una cavolo di pausa.Ma che cavolo mi era preso?Ero sconvolta per Francesca, per l'incidente, per la dichiarazione di Mattia e non sapevo come gestire tutte quelle situazioni.Che poi non so, ma da quello che avevo sentito Francesca se n'era andata di nuovo via perché Lio l'aveva mandata a quel paese il giorno dopo che io avevo avuto l'incidente, quindi dopo aver preso una pausa.Una parte di me in fondo era felice perché così Francesca non aveva avuto la soddisfazione di avere sempre Lio qualsiasi cosa accadesse.Doveva cambiare rotta se pensava così.Mi piaceva troppo passeggiare per la via principale di questa città perché era così allegra, vivace, piena di vita.I bambini che trascinavano i genitori nelle sale giochi, nei luna park o nei bar per prendere un gelato.Amici che si fermavano nei bar a parlare, prendere gelati o frullati.I negozi allegri che pure la sera erano aperti, dai negozi che vendevano scarpe a quelli che vendevano costumi da bagno e vestiti a negozi che vendevano gioielli e souvenir.C'era quasi l'imbarazzo della scelta perché erano così tanti.Mi ero bloccata davanti a un negozio di gioielli, con Lio dietro e avevo visto uno di quei braccialetti con il simbolo dell'infinito di After e dire che ero schizzata in aria era un vero e proprio eufemismo.Amavo così tanto quella collezione di libri e la storia tormentata di Hardin e Tessa.Lio aveva riso per la mia reazione, ma poi si era fermato ancora due secondi a fissare quel braccialetto mentre io gli prendevo il braccio e lo strascinavo in avanti per non perdere il gruppo.Emma aveva costretto Alex a prenderle uno di quei pupazzi nelle macchinette nelle sale giochi e quindi il poverino doveva prenderglielo per forza dato che Emma quando si fissava su qualcosa era davvero terribile.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora