3.Confessioni tra ragazze.

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«Io sono pronta.»scesi le scale.

Tutti insieme uscimmo dal cancelletto e ci ritrovammo di già nella spiaggia che era una di quelle spiagge libere.Posizionammo gli asciugamani, tra cui il mio e quelli delle mie migliori amiche vicini, e ci sistemammo.Noi ragazze eravamo distese sugli asciugamani prendendo il sole, mentre i maschi facevano delle partite a Ping pong o a beach volley.Avevano incontrato un gruppo di altri ragazzi e si erano uniti per una partita amichevole mentre noi osservavamo divertite.Si stava così bene coricate con il sole che riscaldava il corpo.

«Mamma mia!Qui è pieno di fighi.»sbottò Rebecca sistemandosi il costume striminzito.

Alla radio davano l'estate addosso di Jovanotti e osservavamo la massa di ragazzi palestrati che giocavano.Lio a volte si girava e mi guardava mentre io facevo finta di nulla, era strano il nostro rapporto.Mentre mi chiedevo ancora perché Rebecca si fosse unita al nostro gruppo:quando, dove, perché e soprattutto come.Ballavamo alcune canzoni insieme ad alcune ragazze lì accanto e alcuni ragazzi si erano girati a guardarci con i fidanzati che guardavano verso di noi gelosi.Beh, più che altro guardavano gelosi le loro le fidanzate, io non c'entravo molto in quegli sguardi.

«Lo so!È pieno!»urlettò Emma.

«Dovete vedere nei campi da beach volley più giù!»entrai nel discorso sui ragazzi fighi.

«Oddio.»urlettarono ancora.

Ridacchiai insieme a loro e ci sedemmo di nuovo sugli asciugamani vedendo anche tutte quelle gatte morte in costume che facevano come una sfilata per farsi notare dai ragazzi.Illuse.Si pavoneggiavano mostrando il loro fisico perfetto e i loro bikini nuovi di zecca che scoprivano ancora di più il corpo.Potevano essere considerate le amiche perfette per Rebecca.

Verso l'una di pomeriggio dopo alcune partire a beach volley, dei bagni nell'acqua salata del mare e dopo aver notato gli ennesimi ragazzi fighi avevamo deciso di andare a mangiare.La mia fame alla fine non mancava mai.Trovammo un chiosco non molto distante, quindi unimmo i soldi per prendere da bere e i panini per ciascuno mangiandoli poi ai tavolini.Nella maggior parte dei casi avevamo mangiato dei panini tonnati bevendo coca cola e facendo scorte di acqua dato che avevamo scordato le bottigliette a casa.Non avevamo voglia di tornare indietro.Mattia, Lio e Rebecca avevano preso e pagato il tutto mentre gli altri si andavano a sedere al tavolo cercando di ripararsi dal sole che batteva.Spostai la sedia di plastica e mi sedetti con Franco che prendeva dei tavoli da unire per poter mangiare tutti insieme.Arrivarono con il tutto e ci mettemmo a mangiare tranquillamente parlando della partita di prima.Eppure era spuntato fuori il discorso delle partite di calcio e che domani sera ci sarebbe stata una partita da vedere in televisione.Fantastico, pure in vacanza.

Ci appostammo sugli asciugamani di nuovo aspettando di digerire il pranzo, ci mancava soltanto mia madre che mi diceva 'devi aspettare tre ore prima di fare il bagno'.Se, certo.Posai gli occhiali e venni subito accerchiata dalle mie due migliori amiche, mentre Rebecca era a fare un giro con Mattia e Franco.Sapevo che loro volevano parlarmi e sapere di più su questo strano rapporto tra me, Lio e Mattia, soprattutto con il secondo ragazzo.Volevano delle spiegazioni e forse dovevo dargliele.

«Allora Ele...raccontaci tutto.Su Mattia.»sputò subito Emma.

Ecco lei e il suo solito tatto.L'altra ridacchiò e io feci lo stesso sistemandomi meglio la parte superiore del costume.In fondo erano le mie migliori amiche e volevano sapere tutto, loro mi confidavano sempre i loro segreti e quindi era meglio se io raccontavo tutto.Magari avrebbero saputo aiutarmi e consigliarmi.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Where stories live. Discover now