-Anche io sono una ragazza!- ringhia lei. Sembra più ferita di quanto dovrebbe essere un'amica, così ridacchio. Vanalika si gira di scatto e il suo viso si sfigura dalla rabbia.

Mi fa ridere ancora più forte.

Sarebbe stata una giornata molto divertente, quella.

¤¤¤

Con un sospiro ansioso, Hector sale gli scalini della veranda di casa Jones. È agitato, non vede l'ora di incontrare Blue, non vede l'ora di sapere come sta la ragazza. Ultimamente non c'è stata, a scuola, e neanche nelle uscite di gruppo organizzate da Dorothy.

Il ragazzo fa per bussare ma qualcosa sbatte violentemente contro la porta, dalla parte opposta. Si sente un urlo e poi un rumore di vetri infranti per niente confortante. Hector si allontana di qualche passo, passandosi confuso una mano tra i capelli biondi. Ma che accidenti... ?
Una delle finestre che danno al giardino si frantuma in mille pezzi e da essa vola una persona, che poi va a schiantarsi sul prato.
Hector la fissa a bocca aperta per un bel pezzo prima di precipitarsi ad aiutarla. È un ragazzo, o almeno così sembra. Ha una chioma di intricati, crespi capelli verdi e neri ed un corpo snello, dalla pelle spaventosamente pallida; indossa un paio di pantaloni che gli arrivano al ginocchio e che sono lerci, consumati.

-Amico, tutto ok?- Hector cerca di girarlo sulla schiena. Il ragazzo trema al suo tocco, sono spasmi e respiri affannosi. Nonostante abbia appena sfondato una finestra non sembra ferito. Beh, non troppo.

-Riesci ad alzarti? A parlare, almeno...- ritenta.

-Allontanati, Hector- fa una voce alle sue spalle. Il ragazzo si volta, pallido in volto: la vista di Cassie sulla veranda lo tranquillizza e si tira in piedi per raggiungerla, chiedere spiegazioni, sapere se Blue sta bene... ma la donna lo supera, si china su Nereus, lo afferra per i piedi e comincia a trascinarlo risolutamente verso la porta di casa. -Blue ha preso l'autobus, se sei venuto per lei.- La donna gli fa un sorriso tirato mentre sale al contrario le scale. La fata che sta trascinando mormora parole sconnesse, sbattendo la testa contro gli spigoli ed emettendo versi sofferenti.
Hector guarda la scena confuso, non sapendo bene cosa fare. Cassie arriva al pianerottolo e molla senza delicatezza le caviglie della fata, sospirando soddisfatta. -Non preoccuparti per lui,- cerca di rassicurare il ragazzo quando si accorge della sua faccia perplessa, -è... hmm... È stato solo un eccesso di zuccheri! Sì, purtroppo gli fanno quest'effetto...

Hector guarda la finestra rotta, il ragazzo a terra, tentenna e poi ritorna a Cassie. -Terribile, immagino- commenta poco convinto. La donna annuisce ed apre la porta, poi fa per afferrare nuovamente le caviglie della fata, ma Hector la ferma. -Non è meglio chiamare un'ambulanza?

-No, tranquillo.

-Ma non sembra in buone condizioni- insiste.

-Lo è, invece.- La donna comincia a trascinarlo in casa.

-Ma è saltato da una finestra!

-E allora?- Cassie comincia ad innervosirsi. -Senti, Hector. Vai a scuola, ok? Me la sbrigo io.

Dopodiché sbatte la porta.
Il ragazzo fissa l'entrata per qualche secondo, poi scuote la testa e si avvicina velocemente alla finestra. C'è qualcosa che non lo convince in questa storia: prima il ragazzo con i capelli blu, adesso uno con i capelli verdi che si defenestra, e poi?

Comunque, dalla finestra non si vede niente, a parte il salotto accogliente dei Jones. Non c'è più alcun rumore. Hector si allontana imprecando, dirigendosi velocemente alla sua auto e sperando che Blue sia davvero a scuola.
Fa per mettere in moto la macchina, ma qualcuno bussa al suo finestrino. Quando capisce chi è uno strano senso di inquietudine gli serpeggia sulla spina dorsale. Abbassa il finestrino. -Ciao.

-Sei Hector, vero?- gli domanda il ragazzo, saltando ogni tipo di convenevole. Hector ha il presentimento che Capelli Blu sappia benissimo chi sia, ma comunque annuisce. -Sì. Tu saresti... ?

-Tieni d'occhio Blue.- Il ragazzo assottiglia lo sguardo dorato, sporgendosi all'interno dell'auto. -Hai capito?

Hector osserva i numerosi piercing, orecchini e tatuaggi, osserva la rigidezza della mascella e la smorfia aggressiva della bocca e decide che sì, questo tipo è pericoloso. -Me ne prendo cura anche se non mi minacci.- risponde molto lentamente, guardandolo dritto negli occhi.

-Non si sa mai- replica Kevan sibilando.

-Perché me lo hai chiesto? Qualcuno le sta dando fastidio?

Kevan ridacchia e scuote la testa. -Assolutamente no... beh, a parte te, che però dai noia solamente a me, a quanto sembra.

Hector ingoia l'insulto che sta per sputargli in faccia: qualcosa gli dice che non sarebbe la mossa giusta provocare Capelli Blu. -E allora perché?

Kevan sbuffa irritato, ringhiando: -Fa solo come ho detto!

-Cos'è successo al tizio con i capelli verdi?- chiede improvvisamente Hector. -Intendo davvero.

Kevan, che si stava allontanando dall'auto, si ferma e lo fulmina con lo sguardo. Torna indietro e si appoggia rudemente alla macchina. -Non so che genere di rapporti hai con Blue, ma per i miei gusti stai ficcanasando un po' troppo, biondino. Ti ho detto di tenere d'occhio quella ragazza, sparisci adesso.

-Perché dovrei farlo?- riprova l'altro testardamente.

-Fallo e basta!- gli urla furioso, dopodiché tira un violento calcio alla portiera. Hector lo guarda ad occhi sgranati, poi si sporge a controllare le condizioni della propria macchina.

L'aveva ammaccata.

Gli aveva ammaccato l'auto con un calcio.

Si volta appena in tempo per vedere il ragazzo che, spiccando un agile salto, entra in casa dalla finestra rotta. -Figlio di puttana- ringhia, poi sgomma via.










Enchanted ||VINCITRICE WATTYS2017||Where stories live. Discover now