CAPITOLO 36: Nervosismo

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Dedico il capitolo a @MarcoBarone7 perché ha letto tutta la storia dall'8 al 16 dicembre,e mi lascia sempre un commento. Grazie mille,e buona lettura.



La mano destra torturava la sinistra. Lydia seguiva con lo sguardo l'intrecciarsi continuo di quelle dita,il nervosismo palese che traspariva da quel gesto.

-Smettila.- tuonò la voce di Scott.

Stiles alzò lo sguardo verso il volto dell'amico. Sostenne per qualche secondo l'espressione serrata e apparentemente indifferente di Scott,poi lasciò gli occhi cadere sulle sue mani ancora intrecciate. Sembrò valutare le alternative per qualche secondo,osservava le sue mani con aria pensierosa,poi lasciò che queste cadessero ai lati del suo corpo seduto e ancora livido. Sbuffò sonoramente,e sbattè la testa contro il muro in un gesto teatrale. Dopo qualche secondo poggiò la mano sulla nuca,e cercò di trattenere le lamentele di dolore.

-Idiota.- disse brevemente Lydia,ma quando incrociò lo sguardo di Stiles non riuscì più a trattenere le risate.

Il ragazzo rise insieme a lei,e dopo qualche secondo di titubanza si aggiunse anche Scott.

Malia se ne stava rannicchiata sul suo letto,il corpo nudo era steso sopra le lenzuola e le iridi chiare erano fisse sul tetto.

Sentiva le risate dei tre prigionieri dalla sua camera da letto e cercava di capire cosa avessero da ridere. In fondo la sua situazione non era diversa da quella di Stiles,Scott,o Lydia. Lei era tanto prigioniera quanto loro.

Poteva scappare,ma se lo avesse fatto Peter le avrebbe tolto quel poco che le restava: Isaac. Che poi suo veramente non era né mai sarebbe stato.

La sveglia alla sua sinistra squillò,si costrinse ad alzarsi in piedi e vestirsi velocemente. Quelle risate continuavano a riempirgli le orecchie e non riusciva più a capire se fossero reali,o se fossero solamente l'invenzione della sua mente.

Infilò i jeans,la canottiera e mise su una giacca a quadri per nascondere le spalle e le braccia coperte dai graffi del combattimento contro Peter. Dopo la sua aggressione,aveva totalmente perso le speranze di andarsene da lì.

Quando si trovò davanti alla stanza dei tre prigionieri,aprì appena la porta,buttò dentro la colazione e se ne andò. Quando arrivò a quella che una vota era la sala comune di lei,Isaac e Parrish (niente più che un divano malconcio al centro tra quattro pareti),ebbe una sgradevole sorpresa.

Peter Hale,in tutta la sua attraente cattiveria,stava seduto sul divano con il piede destro poggiato sulla gamba sinistra e le braccia ampie poggiate sullo schienale.

-Portami McCall.- ordinò.

Gli occhi di Malia si posarono qualche minuto su quella figura e poi dietro il divano,verso il nulla. -Okay.- rispose al vuoto.

Si incamminò di nuovo verso la cella,con un milione di domande e nessuna risposta. Aprì la pesante porta,e le tre figure all'interno si voltarono tutte nella sua direzione.

-Andiamo caramello.- fece un cenno con le dita a Scott,che sollevò un sopracciglio per lo strano nomignolo.

Il ragazzo si alzò rapidamente,quando fu davanti a Malia si voltò un'ultima volta verso i suoi due amici riservando uno sguardo intenso ad ognuno di loro.

Soffermò di più le iridi su Lydia. Come se fosse l'ultima volta che l'avrebbe vista. Era cambiata così tanto dalla quarta elementare,dalla prima lezione di biologia in cui aveva alzato la mano più volte di quante Scott avesse potuto contare,dal biglietto del ballo di fine anno di Stiles che aveva rifiutato,da Jackson e dal giorno in cui era venuta al loro tavolo per invitarli al suo esclusivo party,da Allison e dai pomeriggi al centro commerciale passati ad assegnare voti ai look dei passanti,dalla prima volta in macchina con Stiles,dalla notte sul tetto in cui Peter l'aveva graffiata,dalla prima volta in cui si era sentita finalmente se stessa. Ne aveva fatta di strada quella ragazza,e in parte era merito del ragazzo che aveva accanto.

Osservò la banshee avvicinarsi lentamente al corpo di Stiles,per trovare rifugio tra le sue braccia e accasciarsi contro il tonico corpo di lui. Lo sguardo di Scott si spostò sull'amico,che gli fece un breve cenno di incoraggiamento.

-Prima di domani...- si lagnò Malia,battendo platealmente il piede a terra come avesse fretta.

Scott si voltò e la seguì nel buio del corridoio,lasciando che la pesante porta si chiudesse da sola dietro di lui in modo piuttosto inquietante,tanto da farlo voltare e rabbrividire per qualche secondo. Fece attenzione ai passi di Malia per tutto il tragitto,al suo andamento sciolto e assolutamente non preoccupato,cosa che lo fece sentire ancora peggio.

Fece un profondo respiro quando la ragazza si fermò davanti ad una porta,e attese pazientemente che armeggiasse con le chiavi per aprirla.

Entrò nello spazio,ma Malia non lo seguì. Piuttosto si preoccupò di chiudere a chiave la porta alle sue spalle,lasciando a Scott la stessa sensazione di un animale in gabbia. Era fottuto,lo sapeva.

Quando vide poi Peter,alzarsi dal divano simulando fatica,capì che sarebbe morto in poco tempo. Era una brutta sensazione,quella di sapere di non avere possibilità ma sentire in qualche modo l'obbligo di provarci comunque.

-Scotty.- lo chiamò,e gli indicò il divano come invito a sedere.

Scott per la seconda volta in meno di dieci minuti,si ritrovò ad alzare un sopracciglio a causa di un soprannome decisamente inusuale.

-Sarò breve con te,tu puoi darmi quello che voglio e io la smetterò con questa storia della prigionia,inizia a stancare anche mia figlia come hai sicuramente notato.-

Gli leggeva nel pensiero forse?

-E cosa vorresti?- chiese.

-Te.- sorrise storto Peter.

Scott strinse gli occhi,cosa che l'uomo difronte ai suoi occhi interpretò come segno di confusione.

-Tu non sei come gli altri Scott,tu sei speciale.- iniziò,poi si sedette alla sua destra. -Tua madre,lei fa parte di una rinomata stirpe di druidi. Tu sei l'ultimo discendente della stirpe,e guarda il caso sei anche stato morso.- spiegò.

-Questo mi rende più forte?- domandò Scott.

Peter annuì. -Se ti conosco almeno un po' McCall,so che ti importa molto più dei tuoi amici che di te stesso. O sbaglio?-

Scott abbassò lo sguardo,verso le sue mani. La mano destra torturava la sinistra,segno palese del suo nervosismo.

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Hello people!

Sì sono le 7.19 del mattino,sì sto aggiornando ora,sì soffro di insonnia,sì potete uccidermi perché il capitolo è tutto Scott/Scotty/Caramello e poco Stydia. Ma procediamo per punti:

1) Era ora di iniziare a fare chiarezza su questa profezia,spero di averne fatta un po' anche se ancora non sapete esattamente cosa comporta la discendenza di Scott/Scotty/Caramello.

2) Melissa come druido è un'invenzione geniale,applausi per me.

3) Stiles è il solito cretino che batte la testa contro il muro e si fa male,ditemi se non è successo anche a voi,vi sfido.

4) Tenete a mente la crescita di Lydia. Tenete a mente il pensiero di Caramello.

5) Adoro chiamare Scott come Caramello per il colore della carnagione,awaw.

6) Scotty o Caramello? (si ho problemi mentali gravi)

7) Si avvicina sempre di più la 5B,gli Stalia si sono lasciati,Kira è un essere inutile,gli Stydia ce la faranno una buona volta?

8) Lasciatemi i vostri commentini,con i vostri pareri e/o sensazioni. Potete anche lasciarmi un commento sulla 5B o su qualunque cosa vi passi per la mente,il più bello o divertente verrà citato nel prossimo capitolo.

9) ANDATE A LEGGERE REMEDY SUL MIO PROFILO,cmooon.

10) sono vojdbanshee su twitter,seguitemi,scrivetemi che seguite la storia,vi riseguo e diventiamo amiche per sempre.

Buona colazione a tutte voi,

Baci,Maki.


Deeper||StydiaWhere stories live. Discover now