CAPITOLO 11: La freccia d'argento.

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Derek puntava al viso,mentre Peter ai polpacci. La lotta si consumava davanti gli occhi persi di Lydia e Stiles. Il sangue schizzava ovunque ed era davvero difficile dire se ci sarebbero stati dei sopravvissuti. Gli occhi azzurri di Derek sono assottigliati dalla rabbia,mentre colpisce e viene colpito. Riesce a costringere suo fratello a terra,e lo spinge verso un angolo dello stanzone con un calcio. Prima di avvicinarsi a lui per proseguire l'attacco,rompe il gancio che tiene le manette di Lydia ancorate al muro e spezza la catena di Stiles. Poi si china sul fratello iniziando ad attaccargli il collo,facendo schizzare sangue sui muri grigiastri. Stiles in pochi secondi si libera del metallo che lo circonda,e trascina Lydia fuori dalla stanza. Lei ha ancora le mani legate e i polsi sanguinanti,ma almeno ora è libera di correre via. Scappano velocemente per il corridoio che sembra non avere una fine,e quando finalmente trovano una porta,questa è bloccata. Stiles tenta di buttarla giù in ogni modo,ma fallisce provocandosi anche un dolore non indifferente alla spalla. Possono sentire ancora le urla del combattimento provenire dall'altro lato del corridoio,e ogni volta che Peter ringhia le mura si muovono facendo saltare Lydia. La porta continua a bloccare la loro uscita.

«Il tuo urlo!» esclama Stiles.
«Cosa?»
«Urla Lydia! Urla!» le dice,prendendole il viso tra le mani e muovendo freneticamente gli occhi da sinistra a destra mentre squadra le sue pupille preoccupate.

Lydia prende un respiro profondo,mentre le mani di Stiles la lasciano e lui indietreggia appena. Si concentra su se stessa,sulla paura che sente in quel momento,sul modo in cui i suoi piedi toccano il pavimento senza riuscire a stabilire bene il peso. Sente la sensazione salirle dallo stomaco,sente i sussurri diffondersi nella testa e salire di volume sovrapponendosi e diventando insopportabili. Chiude gli occhi stringendoli e caccia quell'urlo disumano. Le mani diventano improvvisamente forti,e la corta catena che unisce i polsi tra loro cade a terra. Il rumore del metallo sul pavimento viene nascosto dalla porta che cade al suolo in frantumi. Per un attimo,Stiles rimane immobilizzato mentre Lydia cerca di riprendere a respirare regolarmente ma il suo petto continua a muoversi troppo velocemente. Le sfiora appena la vita prima di stringerle la mano e guidarla fuori dalla porta.

«Hai il cellulare?» dice a Lydia mentre escono dal parcheggio.
«No,credo me lo abbia tolto»

Stiles rabbrividisce al pensiero di Peter che tocca il corpo di Lydia mentre lei non è cosciente,per cercare il suo cellulare.

«Il mio è sul campo di lacrosse. Dobbiamo capire dove siamo.»

Si guardano intorno e vedono solo il bosco fitto,poi Lydia indica in lontananza quello che sembra un tetto.

«Casa di Derek.» dice Stiles,precedendola.

Si sente esausta,i suoi occhi stanno visibilmente perdendo energia. Cosi lui le trova la mano e gliela stringe. Camminano per più di qualche minuto,continuando a guardarsi le spalle ogni tre secondi nella paura di essere raggiunti da Peter. Quando finalmente arrivano alla casa di Derek,Lydia si blocca di scatto sulla soglia. La porta rotta in mille pezzi.

«Ho davvero una brutta sensazione.»

Stiles la guarda preoccupato.

«Ok,tu resta qui. Io entro e do un'occhiata.»
«Non esiste. Devo ricordarti che non sei un lupo mannaro?»

Sente una fitta di delusione a quelle parole e al modo in cui Lydia,nonostante la paura che si legge chiaramente nei suoi gesti,lo precede entrando in casa. Lei è una banshee,e sicuramente può fare più di lui per proteggersi. E questo lo fa sentire dannatamente inutile.

Entrati,si guardano intorno. Salgono lentamente le grandi scale,e subito sentono dei singhiozzi. I singhiozzi di Allison.

«Allison!» urla la voce di Lydia,dirigendosi verso una stanza alla sua destra. Stiles la segue correndo.

Quando arrivano,Scott è a terra con una freccia d'argento conficcata nel petto. Chris Argent,il padre di Allison,se ne sta in piedi bloccato mentre sua figlia piange alla scioccante vista del suo primo amore che lentamente perde la luce negli occhi. Stiles cade in ginocchio davanti all'amico. Sembra tutto surreale nella sua mente,non può morire. Scott è tutto ciò che ha sempre avuto,anche quando non aveva nessuno,aveva comunque lui. Lo ha salvato così tante volte,non solo fisicamente,che ormai ne ha perso il conto. Tutti i pomeriggi passati insieme,le pacche sulla spalla,le risate,tutto ormai era stato rimpiazzato dal suo corpo ancora vivo ma spento.

«Che diavolo hai fatto papà?» dice Allison,voltandosi verso di lui con le lacrime che gli solcano il volto. Lui rimane immobilizzato,incapace di muoversi mentre i singhiozzi di sua figlia e quelli di Stiles squarciano il silenzio.

Non può morire.

«Non morirà.»

Tutti si voltano verso Lydia,la cui voce roca ha appena sentenziato la vita di Scott.

«Tu sei la banshee?» la voce di Chris è piuttosto incredula. Quella ragazza ha dormito mille volte nella camera a fianco alla sua,cenato al loro tavolo,e lui non si è mai accorto che fosse la banshee di Beacon Hills. Quella che stava disperatamente cercando da giorni. D'altra parte non si era nemmeno accorto che il ragazzo di sua figlia fosse il beta a cui dava la caccia,da mesi.

Lydia si china su Scott,sistemandosi accanto a Stiles che non può fare a meno di guardarla con aria di speranza,cosa che le fa sentire ancora più pressione. Respira profondamente,sistemando i capelli dietro le orecchie,mentre impugna l'estremità della freccia e lentamente la estrae dal corpo di Scott. Vede la sua pelle olivastra contrarsi dal dolore,e caccia un urlo che la spaventa.

«Shh» cerca di dire,mentre una lacrima le cade dagli occhi andando a toccare la ferita.

Continua a rimuovere la freccia lentamente,fissando il dolore del suo amico. Vorrebbe non guardarlo,ma qualcosa come una forza tiene il suo sguardo incollato sul suo volto.

«Tirala fuori e basta.» mormora,quando Lydia ha già rimosso una buona parte della lunghezza.
Annuisce,preparandosi a strappargliela dal petto. Chris si china su di lui per tenerlo fermo,e fa cenno agli altri cacciatori di fare lo stesso. Prende ancora un grande respiro,e la sfila via velocemente. L'urlo che esce dalla sua bocca,si moltiplica nella testa di Lydia. Lei viene letteralmente spinta a terra dal dolore di Scott,perdendo i sensi.

Ma prima incrocia un ultima volta degli occhi nocciola,e sente la dita lunghe e rugose di Stiles sulla sua fronte.


Deeper||StydiaWhere stories live. Discover now