CAPITOLO 3: Roscoe la jeep.

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È uno scherzo.

Dimmi che è uno scherzo.

«PAPÀ!» urlò Stiles,appoggiato alla finestra che dalla sua camera dava sul giardino di casa Stilinski.

Nessuna risposta.

Sicuramente mi sta prendendo in giro. Gran bel senso dell'umorismo.

«PAPÀ!» urlò,ancora più forte.

Oh,cazzo.

Si precitò al piano di sotto,ancora in boxers. Iniziò a bussare contro la porta di suo padre. Sentì dei gemiti venire dall'interno. Si diresse verso la cucina,aprì la porta,e si precipitò in giardino. Rimase davanti al muso di quell'enorme creatura nel suo giardino.

No,assolutamente no.

Ti prego,fa che sia un incubo.

Fece un rapido giro attorno al suo regalo di compleanno,rendendosi conto della sua enormità. Non sarebbe passata inosservata a scuola,e questo era un problema. Un enorme problema.

«PAPÀ!»

Sentì i passi pesanti di suo padre arrivare. Si era rapidamemte infilato i jeans e una T-shirt ma era ancora in ciabatte e spettinato,cosa che lo rendeva ancora più buffo. Aveva gli occhi praticamente chiusi,e la faccia di uno che era stato appena preso a pugni. Stordito si diresse verso Stiles,barcollando un pochino.

«Meravigliosa,no?» disse soddisfatto

«NO.»

«Oh,andiamo Stiles,è...»

«Mostruosa?Orrenda? Mostruosamente orrenda?»

«No,è... Vintage.»

Il signor Stilinski squadrò di nuovo la Jeep. Stiles squadrò lui.

Quando incrociarono gli sguardi,il padre di Stiles sospirò.

«Era l'unica con un prezzo ragionevole.» disse,stringendosi nelle spalle.

Quella frase stava a dire "è l'unica che ci possiamo permettere". Stiles d'improvviso sentì una fitta allo stomaco,e il suo sguardò si addolcì. Aveva fatto il viziato,e aveva offeso il regalo di suo padre. Avrebbe dovuto immaginarlo. Sapeva dei sacrifici che suo padre faceva per renderlo felice,eppure aveva reagito come un idiota ed un egoista.

Riguardò la jeep. Alla fine aveva pur sempre quattro ruote,meglio che niente.

«Hai ragione papà,è vintage.»

«Davvero?» disse lo sceriffo incredulo.

«Sì,davvero.»

Stiles si infilò i pantaloni,si lavò velocemente ed uscì fuori dal vialetto con la sua jeep.

Almeno non sarò nella massa.

Eh no,non lo sarò decisamente.

Le cose vintage vanno di moda.

Mentre passava a prendere Scott,Stiles decise di allungare passando davanti a casa di Lydia.

Ora Lydia stava con quel coglione di Jackson da un pò. E Stiles non poteva fare a meno di invidiarlo,ma soprattutto di odiarlo.

Jackson non era degno di Lydia,dei suoi capelli,della sua pelle perfetta,ma soprattutto non era degno della sua genialità. Jackson non immaginava nemmeno quanto Lydia fosse veloce nei calcoli matematici,che sarebbe diventata un chirurgo,e che conosceva a memoria le date di nascita dei primi 20 presidenti degli Stati Uniti.

Deeper||StydiaWhere stories live. Discover now