CAPITOLO 7: La banshee.

3K 209 62
                                    

"La banshee è una creatura leggendaria dei miti irlandesi. È uno spirito,spesso raffigurato con lunghi capelli fluttuanti,che appare a chi è sul punto di morire."

La voce di Lydia era tremante.

"Questo spirito è spesso legato a delle particolari famiglie,generalmente possiedono un cognome che inizia per 'Mc' "

«McCall.» affermò Allison.

Scott abbassò lo sguardo,probabilmente sentendosi colpevole.

"La banshee è in grado di prevedere la morte di un membro della famiglia a cui è legata,attraverso un urlo sovraumano. Secondo mitologie più recenti,lo spirito è attratto dalla morte,e perennemente alla ricerca di cadaveri."

Stiles,seduto davanti a lei,le prese la mano facendole chiudere il libro lentamente.

Ci fu un interminabile silenzio.

«Mi dispiace.» disse Scott alla fine.

Allison si voltò verso di lui e gli accarezzò la spalla.

«Non è colpa tua,Scott.» disse Stiles,massacrandosi le dita.

Scott alzò lo sguardo su Lydia,che annuì timidamente. Forse un po' pensava fosse colpa sua.

Stiles quel giorno non riusciva darsi pace,ripensando al bacio di poche ore prima.

Nonostante la faccenda della banshee,la consapevolezza che Lydia sarebbe per sempre stata ossessionata dalla visione di cadaveri,Stiles non poteva smettere di pensare al bacio di poche ore prima.

La sua mente era un infinito gomitolo di pensieri,e domande. La maggior parte di queste,erano patetiche.

Avrebbe voluto mettere in pausa il mondo,spegnere il suo cervello. Gli venne in mente una citazione:

"Chiudere tutte le porte"

Lui non era mai riuscito a farlo. Farsi domande,esaminare e riesaminare ogni minimo gesto,rivedere questioni da più punti di vista. Questo era ciò che Stiles sapeva fare meglio di chiunque altro.

Lui non aveva doti soprannaturali,lui aveva solo la sua ossessione per i misteri.

Spesso gli capitava di osservare gli altri adolescenti,i suoi compagni di scuola. Li vedeva passeggiare nei corridoi con l'aria spensierata,e felice. Li vedeva parlare amichevolmente,andare il sabato sera la cinema e conoscere nuove persone.

Lui aveva solo Scott,aveva sempre e solo Scott. Andava con lui il sabato sera al cinema,e divideva solo con lui i pop-corn. Da quando c'era Allison poi,nemmeno più tanto.

Gli altri tappezzavano i muri con i poster dei loro gruppi preferiti,Stiles lo faceva con post-it e foto collegati da fili per lo più rossi. E lo aveva sempre fatto.

Perché a lui non era concesso,semplicemente,di non pensare?

Decise di saltare economia per la terza volta in poco più di un mese e mezzo,perché non era dell'umore adatto per le sarcastiche battutine del coach.

Si sedette sul muretto davanti al quale aveva parcheggiato la jeep e rimase ad osservarla.All'inizio l'aveva odiata,eppure ora ne era inspiegabilmente affezionato. L'aveva usata per marinare la scuola,per andare in giro con i suoi amici,per baciare Lydia.

Era sempre un rottame,ma ora era un rottame pieno di ricordi.

Si sentì premere sulla spalla,si voltò e vide Allison. Le sorrise,mentre lei si sistemava accanto a lui ricambiandogli il sorriso.

«Ho parlato con Lydia.» disse,senza guardare Stiles ma continuando ad osservare la jeep davanti a loro.

Stiles lasciò a lei il compito di parlare,non si guardarono. Fu come ricevere una telefonata.

Deeper||StydiaWhere stories live. Discover now