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Teddy Picker – Arctic Monkeys
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Harry ha un problema.

Una scappatoia.

È ciò che si cerca in un momento particolarmente difficile durante il corso della propria vita. Si è portati a pensare che sia legittimo fuggire, in un modo o nell'altro, da qualsiasi cosa impedisca ad un individuo di vivere come vorrebbe. Si sfugge a se stessi, rivelando un io nascosto, completamente ed inequivocabilmente libero. Semplicemente, la singola persona non vuole sentirsi ancor più in gabbia di quanto già non sia. Ma cosa accade quando la scappatoia comincia a trascinare la povera vittima indifesa giù per un vortice da cui fuggire è impossibile? Cosa accade quando diventa il primo punto debole, il primo ostacolo? Cosa accade quando la scappatoia stessa diventa il problema?

Le pupille di Harry si dilatarono tingendosi del nero più cupo nell'istante in cui terminò la seconda striscia di cocaina accuratamente divisa e disposta sul tavolo del salone, i primi segnali dell'ebrezza in arrivo a pizzicargli la pelle come spilli, il battito del suo cuore in corsa, immediatamente alla ricerca di una nuova, ambita dose d'euforia; questa era la scappatoia di Harry.

Droga, fumo, alcol e sesso. Annegato all'interno del circolo vizioso senza poter fare nulla per uscirne, Harry si era riscoperto incapace di rimanere sobrio e pulito per più di due o tre giorni. Mentre la sete di liquore aumentava, la fame scarseggiava sempre di più, così come il sonno, la cui mancanza ancora lo tormentava. Era stata proprio l'insonnia, tanti anni prima, ad aver spinto Harry a fare uso di sonniferi e sedativi; quando questi avevano smesso d'avere qualsiasi tipo d'effetto su di lui, il riccio aveva semplicemente cercato riparo in sostanze più pesanti, finendo per annoiarsi persino della stanchezza e rivolgendosi dunque a qualcosa che lo tenesse il più sveglio possibile. Nel corso del tempo, niente e nessuno era mai stato in grado di offrirgli una ragione per smettere.

La prima difficoltà era arrivata tre anni prima, il giorno in cui suo padre se n'era andato di casa per fuggire con una donna più giovane e bella della moglie infelice, sparendo così dalla sua vita e non tornando mai più. Non che ad Harry importasse. Aveva sempre odiato suo padre, uomo burbero, violento ed egoista, ma sua madre n'era succube. Era stata lei a rappresentare il vero problema, ed il riccio ne aveva avuto la prova l'anno successivo quando, in seguito ad una profonda crisi depressiva, la donna si era trasferita comunicando al ragazzo di non avere alcuna intenzione di portarlo con sé. Senza troppe cerimonie, la madre aveva preparato i bagagli ed era partita nel giro di un paio di giorni lasciando il figlio a fissarla svanire sulla soglia di casa, completamente solo ed inebetito dalla droga.

Da quel momento, Harry non aveva tardato a convincersi d'essere destinato a rimanere bloccato a Doncaster per il resto della sua vita. Senza prospettive e senza denaro, il riccio aveva trovato lavoro in un piccolo Sainsbury's, il negozio a pochi minuti da casa in cui era suo compito rifornire i pochi scaffali presenti, pulire il linoleum ed assistere la scarsa clientela; era lì che aveva conosciuto Liam Payne.

Inizialmente, Harry se ne ricordava soltanto perché ogni mattina, alle nove in punto, il ragazzo si presentava in negozio per acquistare sempre lo stesso pacchetto di Marlboro rosse, ma aveva in seguito notato l'intricata rete di tatuaggi che gli ricoprivano entrambe le braccia. Quando il riccio gli aveva rivolto parola per fargli notare quanto gli piacessero, Liam aveva cominciato a fermarsi quella manciata di minuti di più per scambiare due chiacchiere e condividere una sigaretta. Erano diventati subito amici.

Liam era un ragazzo alto e gentile dai capelli rasati, gli indumenti sportivi e la risata coinvolgente, ma pericolosamente silenzioso e riservato. Soltanto nei mesi seguenti, dopo numerose domande a cui mai veniva data risposta, aveva confessato ad Harry che il suo lavoro consistesse nel partecipare a quante più feste ed eventi privati possibili per poter vendere droga, stratagemma elegante per lasciar intendere al riccio che il suo impiego consistesse nello spacciare. Non appena Harry gli aveva domandato quali tipi di sostanze vendesse, Liam aveva sorriso. Tutte, era stato il sussurro fuoriuscito al suo ghigno, ed il riccio non aveva saputo resistere.

BITE [in revisione]Where stories live. Discover now