THE FIRST

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Avevo gli occhi chiusi, respiravo profondamente cercando di calmare i battiti del mio cuore. Sentivo i passi pesanti dei demoni sempre più vicini.

Ma non m'importa l'unico pensiero in questo momento è rivolto alle persone che ho appena liberato da questa frustante agonia e sofferenza. Per anni hanno vissuto tra queste mura in silenzio, aspettando di essere salvati. Sono stati sottratti dalle loro famiglie e costretti a lavorare per i propri nemici. Mentre figli, genitori o amici oramai senza speranze pensavo di averli persi per sempre...temevano che fossero morti.

Due mani gelide mi afferrano le braccia con uno strattone facendomi sobbalzare in aria. Non mi preoccupo neanche di liberarmi dalla presa, ormai non ho più vie di scampo

"Hai liberato i prigionieri!" Sibila un demone vicino al mio orecchio con un tono minaccioso.

"Loro non vi sono mai appartenuti" ribatto con un tono acido.

"Sei stata stupida ragazzina, eri libera e ora hai fatto questa stupidaggine, ti chiuderemo in una cella se continui a rovinare tutto" biascica stringendo di più la presa.

"Tu non sai di cosa sono capace! Io non ho paura di voi" urlo digrignando i denti.

Sono sicura che mia nonna non ha riferito a tutti loro ciò che sono. Capiscono che per lei io valgo molto e che sono importante per vincere questa guerra ma non sanno il perchè.

"Non m'importa, se continui così neanche tua nonna avrà pietà di te" afferma corrosivo.

Faccio una risata priva di allegria" Ah perchè? Fino ad ora mia nonna ha avuto pietà di me?"

Il demone mi strattona con un'inaspettata violenza che per poco non cado a terra. Mi conduce fino al palazzo senza degnarmi neanche di uno sguardo.

"Cosa è successo?" domanda nonna Mary con un tono malevolo.

"Questa ragazzina ha liberato tutti i prigionieri!" urla con rivalità. Gli occhi del demone sono iniettati di sangue e traspaiono cattiveria e acidità. Quando urla le vene azzurre del collo si gonfiano in modo quasi innaturale.

L'espressione di mia nonna in questo momento non lascia trapelare alcun sentimento. Il viso è duro quasi marmoreo, gli occhi di un verde intenso sono freddi e distaccati.

"Sarai punita per questo" dice con voce incolore.

"Il fatto che sono qua e già una punizione" mormoro fulminandola con lo sguardo.

"Dovresti esserne onorata. Per ciò che hai appena fatto verrai punita. Portatela nel pozzo di ghiaccio e fate ciò che dovete" afferma facendo un cenno con il mento.

Cos'è il pozzo di ghiaccio? Un brivido di paura mi percorre la schiena.

Il demone di prima insieme ad altri due mi portano via mentre io scalcio per liberarmi, ma smetto subito rendendomi conto che tutti i miei sforzi sono vani.

Ci addentriamo in diversi corridoi fino a quando arriviamo in una specie di giardino interno.

Il prato è rivestito da un leggero manto bianco, gli alberi spogli, i cui rami scheletrici si tendono al cielo freddo in un silenzioso grido, sono incoronati da fiocchi di neve e merletti di ghiaccio.

In mezzo un grande pozzo è coperto da una spessa lastra di ghiaccio, ai cui bordi si addensano montagnole di neve.

"Questo posto sarà il tuo piccolo inferno" sibila il demone con una cattiveria atroce.

Non capisco come un posto così magico e silenzioso possa diventare un'inferno per me..Temo la risposta..

Mi portano davanti al pozzo e mi fanno inginocchiare afferrandomi la nuca e spingendomi verso il basso.

Il Mondo Dei Nephilim e i Padroni Delle Città Di Ghiaccio ||IN REVISIONE||Where stories live. Discover now