Inconfondibile

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A volte le persone più inaspettate sono quelle che ci rimagono incise nel cuore di più

Non avevo mai vissuto una situazione del genere, di solito queste cose le vedevo fare nei film o pure nei romanzi gialli di cui mi cibavo

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Non avevo mai vissuto una situazione del genere, di solito queste cose le vedevo fare nei film o pure nei romanzi gialli di cui mi cibavo.

Quando arrivammo alla casa di cure la teovammo li, in giardino, seduta su una di quelle panchine di pietra tra i boccioli rosa dei fiori che spuntavano appena che giocherellava con il bordo della sua gonna.

Completamente abbandonata a se stessa.

Era proprio come l'avevo lasciata, con il volto segnato, i capelli che iniziavano a farsi bianchi e lo sconforto nello sguardo.

Vanessa mia aveva detto di non conoscerla molto bene, anzi quasi per niente.

Lei era molto legata a suo zio e Jason le aveva raccontato di Cler.
Fors eil loro albero genealogico si stava un po' ingarbugliando quindi facciamo chiarezza.

Ellen er ala proprietaria dell'azinda di sciroppo d'acero ed era la madre di Margareth, Jason e il padre di Vanessa.
Dovevo tenermi in testa questo schemino mentale. Chi era figlio di chi e chi era spisato con chi.
Non era difficile ma sembrava più colpicato del previsto.

Ci avvucinammo e io mi strinsi nel mio giacchetto, quando lei alzò lo sguardo i suoi occhi si illuminarono completamente, di botta come se avesse appena visto una stella cadente nel cielo.

Si alzò di scatto e cercò i miei occhi con lo sguardo, quando gleilo restituii allargò le braccia e mi strinse forte a se.

-Elizabeth- Sbottò con tono dolce, anche un po' sollevato, e ricambiai il suo abbraccio con tutta la tenerezza che avvevo in corpo.
Mi strinse a se in un modo quasi disperato, e mi stupii anche del fatto che si ricordasse il mio nome.

Improvvisamente Cler alzò lo sguardo verso le mie spalle e vide Vanessa, che era rimasta in disparte e ci guardava dubbiosa.

-Tesoro- mormorò lei avanzando la mano che prima stava sulla mia soalla e ora era veros la ragazza bionda vicino a noi. Mi staccai piano piano dalla sua presa e vidi la fronte di Vanessa corrugarsi. Spostò lo sguardo verso di me e poi di nuovo verso la donna.

Cler a attirò a se abbracciandola nonostante non si fossero mai viste.

-Jason mi ha parlato tanto di te- Disse stringendola e vidi Vanessa un po' a disagio tra quelle braccia così sconosciute.

Avevo imparato a comprenderla e capirla. Nella vita non aveva mai avuto tutto questo affetto, er aun persona molto fredda per lo più e diffidente con moltissma gente, e non potevo biasimarla.

Mosse la mani a vuoto non sapendonesattamente dove metterle.

Quiandi Cler conosceva Vanessa. La cosa non mi stupiva, ma in comoenso stupiva lei.

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