La festa

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Non possiamo sempre nascondere i nostri sentimenti per qualcuno

Non so nemmeno come mi ci ritrovai, lì. Un attimo prima ero in camera mia, a pensare alla mia vita, e un attimo dopo ero sul divano del salone, strizzata accanto a una coppia di ragazzi che si stavano divorando la faccia. Selene aveva riso come un mulo quando il mio sedere aveva sbattuto contro l’infisso della porta: in quel momento, mentre soffiavo via capelli dalla bocca, avevo dovuto ripetermi che l’omicidio era a tutti gli effetti un reato.

Ed ora la stavo guarda con odio mentre stava pomiciando con un altro ragazzo, era vermente una lotta di lingue e schiocchi di labbra.
-Se regalassi un cervello a Selene, lo userebbe come pallone da football…-
Mi voltai. A parlare era stato proprio Will che sedeva sul bracciolo del divano proprio accanto a me.
-Un dollaro che domani avrà almeno tre bernoccoli e un livido sul culo- aggiunse poi.
-Will!!- Sbottai felice di vederlo sobrio.
-Che ci fai qui, non ti facevo un tipo da feste-

Lui mi osservò e aggrottò la fronte.
-Non ti facevo nemmeno io una da feste- Disse sorridendomi -Mi ha trasscinato qui Selene- Si sistemò sul bracciolo -Tu?-
-Più o meno la stessa cosa-
Scoppiammo a ridere e tornammoa  fissare Selene che continuava a farse la con quel ragazzo.

Comunque lei ha la sopportazione fisica di un bisonte corazzato. L’unico bernoccolo che può vantare di avere ce l’ha nel cervello- Dissi scherzando.
-Come sei dura- mi rimproverò ridacchiando.
-Dico la verità-
Era un pó così tra noi: Selene che ci trascinava nelle cose più pazze e noi seduti su un divano con le mani in mano che la prendevamo per i fondelli guardandola baciarsi con un ragazzo da aoltre mezz'ora.

-Tu dici che dovremmo separargli?-
Mi chiese Will ad un certo punto continuando ad osservarli ed io inclinai il volto aggrottando la fronte.
-No stanno bene così-

In quel momento, la bolgia si aprì e intravidi Brian. Svettava tra tutti, aitante come un dio, e in mano reggeva una birra. Aveva un sorriso sulle labbra, mentre ascoltava uno dei ragazzi che erano con lui: a un certo punto quello urlò qualcosa e tutti scoppiarono a ridere, compreso Brian.
Il petto forte vibrò e le labbra carnose si aprirono come un capolavoro, sprigionando un carisma dirompente. Mi si strinse la pancia.

Non potei sentire il suono di quella risata, ma riuscii a immaginarla: morbida e sensuale, potente come un profumo che dava alla testa.
Ancora una volta capii quanto eravamo diversi.
Lui era perfetto in quel tumulto, nonostante a volte fosse un tipo riservato riusciva a mimetizzarsi bene, tra luci colorate e bicchieri di plastica rossa.
Sembrava un principe in un regno di frastuoni, una creatura ultraterrena nel suo meraviglioso caos. E quando sollevò la birra, portandola alle labbra, gli occhi mi caddero sulla ragazza al suo fianco.

Stregata . Ecco cos’era. L’espressione famelica con cui lo fissò mi punse come una spina imbevuta di veleno. Lo guardava come se fosse un angelo, come se avesse un’aureola attorno al capo e non fosse invece l’essere prepotente che non si faceva problemi a mettermi al muro. Che diavolo sapeva di lui? -Attenzione!- Un tizio inciampò e mi cadde addosso con la ragazza che portava in braccio, che mi rovesciò la birra sulla maglietta.
-Ma che cazzo, Tommy!- urlò stizzita e riconobbi presto la chioma rossa di Selene accanto a me, arrampicandosi sul suo ragazzo.
-Impara a camminare!-

-Oh, Dio, scusami! Ti ho fatto male?- Selene mi guardò mortificata mentre Will se la rideva di gusto. -Ti giuro che non volevo! Se vuoi ti lavo la maglietta! Te la faccio tornare come nuova!- Afferrò i lembi della mia t-shirt e cercò di denudarmi.
-No! Non c’è bisogno!- replicai mentre le puntellavo una mano sulla testa e cercavo di spingerla via.
-Smettila, Selene!- intervenne Will sul bracciolo.
-Vuoi metterti a fare il bucato ora? Non sei nemmeno in grado di reggerti in piedi!-
-Non è vero! Sono lucidissima, è Tommy che è imbranato!-

Lonely HeartsWhere stories live. Discover now