𝟏𝟕. «𝐃𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨»

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Dopo il matrimonio, Snezhana e Andriy si stabilirono ad Annecy. La cittadina tranquilla, con i suoi vicoletti lastricati e i laghi sereni divenne il loro rifugio. Iniziarono a lavorare più frequentemente al negozio di Anthime Lefebvre, contribuendo a preservare il suo lavoro e quei vestiti d'epoca. La loro vita quotidiana divenne intrecciata tra gli abiti vittoriani e i volti degli abitanti di Annecy.
Con il tempo, Snezhana imparò l'arte della sartoria da Anthime, invece Andriy diventò più abile nella gestione del negozio e insieme al tempo, anche se sopravviveva ancora nascosto il loro amore cresceva, alimentato dalla condivisione di passioni, lavori e sogni.

Un giorno, durante la pulizia del negozio, Snezhana in un angolo nascosto scoprì un vecchio libro polveroso. Era una specie di diario segreto, si chiamava "Storie di Annecy" le cui pagine conservavano racconti tramandati di generazione in generazione, ciò faceva di esso un tesoro di ricordi che risalivano a secoli prima, narrati con la delicatezza di chi voleva conservare il passato. Andriy, appassionato da storia e avventure, fu catturato dalle pagine ingiallite, insieme a Snezhana esplorò le vicende di Annecy.

Scoprirono storie d'amore, perdita e rinascita.

Ogni racconto aveva un legame con la città e i suoi abitanti e mentre lessero alcune pagine poterono percepire l'essenza di Annecy attraverso le pagine.
E con il tempo decisero di mantenere quella specie di tradizione e continuare a scrivere sulle pagine del tempo. Così il negozio, senza che il suo proprietario lo sapesse, divenne un luogo di raccolta per le storie di Annecy.

Le giornate trascorsero serenamente. Tra il lavoro al negozio, la lettura degli antichi racconti e le passeggiate lungo i tranquilli laghi di Annecy. Il tempo scorreva calmo e inesorabile.

Le prime settimane che seguirono il matrimonio però videro Andriy e Snezhana non parlarsi quasi per niente. Gran parte delle loro conversazioni finivano per divenire degli accesi dibattiti.
Ma ora che furono ufficialmente compagni per la vita divenne molto più complesso essere se stessi e andare d'accordo. Entrambi avevano la costante impressione di star recitando nient'altro che un copione che diceva molto poco su chi loro due fossero davvero.
I due non vissero nemmeno la loro prima notte di nozze come tutti gli altri, quella notte Andriy dormì nella camera che doveva spettare ai due sposi: una stanza molto ampia che aveva a disposizione ben due armadi fatti di puro legno di abete bianco, uno avrebbe contenuto tutti gli abiti di Snezhana, l'altro invece tutti quelli di Andriy. Il letto era ampio con lenzuola candide, fresche e che profumavano di rosa, ricoperto da coperte cremisi che raffiguravano arabeschi vittoriani, di quello stesso colore ma più intenso. Ad accompagnare quella piacevole disposizione c'erano i cuscini, bianchi e dall'aspetto morbido affiancati da alcuni ricami floreali e fiocchi di seta sui quali giacevano sparsi petali di rose e di tulipani, rossi e bianchi, lì ad augurare loro passione e amore.
Andriy sollevò i cuscini facendo cadere per terra quei petali che parvero velocemente perdere la loro importanza e vita, e mentre i loro colori sembrarono affievolirsi il giovane si gettò a peso morto sul letto per poi spegnere anche la luce delle candele e addormentarsi poco dopo.
Invece Snezhana dormì in un'altra delle camere da letto che quella grande tenuta possedeva. La camera in cui dormì la giovane sposa mancava degli stessi allestimenti che possedeva la reale camera coniugale, in verità quella in cui giacque Snezhana sembrò essere ancora priva del completo allestimento: era una camera ampia, probabilmente come tutte le altre nell'intero edificio, che sembrava privarsi di stanze troppo ristrette e buie. In verità sembrava non esserci angolo privo del colpo di un fascio di luce. Il letto nonostante impolverato era comodo.
Snezhana con velocità si privò dei tacchi e dell'abito da sposa, che fece scivolare velocemente giù dal suo corpo e a causa della troppa velocità ne strappò una piccola parte, si dispiacque di ciò, ma lo ripose solamente nell'armadio, cercò di non pensare anche a quello tra i tanti errori e pensò che lo avrebbe fatto riparare dopo.

Snezhana pensò che il matrimonio sarebbe rimasto soltanto una specie di accordo.

Ma in seguito a quelle prime settimane di distanza e tensione, Andriy e Snezhana cominciarono a percepire un vuoto, un'assenza che solo l'altro poteva colmare.
Fu durante una serata uggiosa, quando il suono delle gocce di pioggia batteva contro le finestre della tenuta, che si guardarono negli occhi e videro riflesso lo stesso desiderio di vicinanza.
Forse fu la consapevolezza delle loro differenze e della loro umanità imperfetta, o forse fu il riconoscimento della loro reciproca vulnerabilità. Ma in quel momento, nella luce fioca delle candele le cui fiamme danzavano sulle pareti, si avvicinarono timidamente, come se il tempo si fosse fermato per permettere loro di capire.

Snezhana si sentì come se il suo cuore fosse stato caricato di una tensione che doveva essere liberata. Camminava irrequieta nel corridoio della loro abitazione. Con un respiro profondo, mentre teneva un porta candela tra le mani, si avvicinò ad Andriy, il suo sguardo sincero rifletté il coraggio che stette radunando dentro di sé.

《Andriy, 》 sussurrò, la voce tremante ma determinata, 《 ci sono alcune cose che vorrei dirti.》
I suoi occhi incontrarono quelli di lui, scrutarono l'anima di Andriy con un'intensità che non aveva mai provato prima. 《 Desidero conoscerti per davvero.》 continuò, le parole fluirono come trascinate da una sincerità disarmante. 《 Desidero capire chi sei e quali sogni custodisci nella tua anima.
Il silenzio irruppe tra loro, carico di una tensione vibrante. Snezhana percepì il peso delle sue parole nell'aria, ma dovette rivelare la verità che bruciava nel suo petto da troppo tempo.
《 Pensavo che potesse essere giunto il momento di annullare queste distanze.》 disse, aveva le labbra tremanti ma la determinazione nei suoi occhi non vacillò.
È questo il paradosso dell'amore autentico, dove la fragilità delle emozioni si converte nella forza incommensurabile di un legame irrompibile.
《 Di vivere non solo come marito e moglie, ma come veri compagni di vita, veri amici.》

Quelle parole trovarono eco dentro Andriy, il cui sguardo si ammorbidì di fronte alla sincerità della moglie. In quel momento, capì che non potevano più nascondersi dietro le barriere che avevano eretto attorno a loro stessi.

Con un sospiro di sollievo e gratitudine, Andriy prese delicatamente le mani di Snezhana tra le sue. 《 Sì!》 disse, la voce morbida e carica di emozioni, 《 Condividerò con te ogni parte di me stesso. Voglio camminare al tuo fianco e scoprire insieme a te ciò che il futuro ha in serbo per noi.》

Nel silenzio della notte, le parole tanto attese e temute dischiusero le porte dell'anima. Una sinfonia eterea di amore e desiderio, paura e speranza, si diffuse nell'aria umida, rivelando l'intricato intreccio dell'esistenza. Come effimere farfalle di significato, danzarono nell'oscurità, svelando la profondità insondabile dell'umano mistero.

𝐋𝐚𝐝𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐞Where stories live. Discover now