𝟔. 𝐕𝐢𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞

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Forse però quella notte, anche se tragica, per Andriy sarebbe stata diversa.
La giusta compagnia in fondo nei momenti peggiori è ciò che può salvarci veramente.

Andriy e Snezhana avevano appena oltrepassato la soglia della porta e quella notte stava rivelando che forse non era il loro aspetto a non farli andare d'accordo, forse c'era qualcosa in loro due, sì magari in entrambi... non doveva mica essere sempre colpa di uno dei due. Semplicemente non erano compatibili e non come segni zodiacali e tutte quelle sciocchezze che si raccontavano sul web; certe volte certe persone per quanto possano provare ad andare d'accordo e a convivere sono destinate a non avvicinarsi poi così tanto e ad essere solamente di passaggio!

Forse questo era il destino, in un certo senso, di Snezhana e Andriy!

Avevano fatto solo qualche passo dalla loro camera da letto, in quella camera diroccata e nulla ma proprio nulla poteva fermare le loro discussioni, anche per una sciocchezza scoppiava un litigio, che anche da un tentativo di pace faceva scoppiare una guerriglia!
C'era troppo silenzio attorno a loro e Andriy Kovalenko per irrompere in quel silenzio tombale disse《Ho sentito dei rumori!》come al solito Snezhana aveva sempre da controbattere, sembrava non esser mai a favore di quel ragazzo, chissà se era con tutti così, si domandava lui; così la ragazza gli rispose《Io non ho sentito niente, sono solo tue fantasie!》nel mentre alzò gli occhi al cielo dimostrandosi spudoratamente infastidita.
Sarà stata fortuna per il giovane, saranno state le loro voci ma qualcosa in quella "vecchia topaia" si era risvegliato, e non erano topi.
Subito dopo entrambi un po' intimoriti, chi più, chi meno fecero un piccolo balzo che fece avvicinare i loro corpi, tanto da sfiorarsi con i gomiti.

• Snezhana Kuznetsova's Pov
Uh, ci sfioriamo, anche se per poco c'è del contatto fisico.
E mi spiace ammetterlo ma m'è anche piaciuto! Oserei dire peccato che è stato una sorta di riflesso, qualcosa di improvviso e così poco duraturo.

Andriy Kovalenko's Pov
Sento il braccio di Snezhana sfiorare il mio, solo per poco, questione di secondi. Eppure mi domando il perché per così poco sento le guance avvampare, fortuna che è buio! Però mi domando anche cosa può succedermi per qualcosa di più, alle volte detesto essere così emotivo e non riuscire ad esprimere anche a parole tutto ciò!

Poco dopo Andriy viene svegliato dai suoi bei pensieri, qualunque fossero, dalla voce di Snezhana, che squotendolo energicamente e prendendo posizione dinanzi alla sua vista cerca di attirargli l'attenzione.
Dopo un po' il primo da segnali di connessione al discorso, più che di vita,《Sì?》risponde con tono di domanda mentre la ragazza inizia a lamentarsi《Non mi hai ascoltata? T'ho appena detto che i rumori provengono dal piano di sù, quindi io dico che dovremmo andare lì!》ci fu un attimo di silenzio, il ragazzo per un attimo esitò ma prima di parlare fu interrotto dalla compagna d'avventura che gli disse con fare interrogativo ma allo stesso tempo ironico, cosa che fece scaldare la loro atmosfera e farli sembrare quasi ottimi amici, così disse《Andriy! Di quali sostanze ti fai?》, mentre l'altro con un sorrisetto quasi ebete le rispose《A dire il vero credo me ne manchino un po' - mentre restò per un attimo in silenzio e vedendo la ragazza sollevare un sopracciglio incuriosita continuò dicendo spudoratamente e con enfasi - farmi anche te non sarebbe male!》mentre allo stesso tempo poco dopo, per quanto l'avesse detto in modo scherzoso gli sembrò quasi esser una frase per cui doveva sentirsi in colpa eppure all'altra per una volta delle sue parole non importò affatto.
Andriy effettivamente in quel momento non sapeva se esser felice, perché alla ragazza la frase non innervosì, o proprio questa era la causa che lo avrebbe tormentato.
A chi gliene importava se le attenzioni fossero complimenti o urla di nervoso, lui desiderava le attenzioni di quella ragazza. Ed una cosa era ovvia, quando lo ignorava in quel modo faceva tremendamente male.

Ma la ragazza non lo stava ignorando proprio di spontanea volontà, in un certo senso sì, ma dall'altro no, era troppo impegnata a trovare qualcosa che potesse darle un'idea dell'orrore che quella casa potesse conservare, in fondo lei voleva crederci alle parole del ragazzo, non voleva vederlo come un bugiardo; infatti non lo era.

Dopo qualche passo si fermarono entrambi, lei più avanti nel tentativo di far restare qualche passo indietro il ragazzo anche in modo da dargli il segnale per scappare. Ma un venticello gelido le penetrò nel petto, le loro le narici erano piene dell'odore dell'abbandono, le orecchie tese a cogliere qualunque rumore di passi o voci possibili; la giovane sentiva il petto irrigidirsi sempre più e la vista cominciare a diminuire, anche se annebbiato vide il compagno, gli prese il polso e con voce bassa ed indebolita dal dolore disse《Pensa. A. Qualcosa. Di. Positivo!》il giovane domandò tenendo le braccia incrociate al petto《Cosa?》mentre l'altra ribatté con tutta la forza che aveva《Fa come ti ho detto! Dobbiamo far qualcosa che ci riesca a riscaldare, qualcosa di positivo, anche un pensiero positivo farà in modo che loro non occupino la nostra mente.》mentre il ragazzo alzando un sopracciglio disse《Loro risucchiano le nostre emozioni positive!》la ragazza gli rispose innervosita《Tu. Fa. Come. T'ho detto! Sempre se vuoi salvarti.》si interruppe per un attimo e poi disse《Inizio a non sentir più le punte degli arti. Torna in camera, prima che sia troppo tardi!》, sembrò che il giovane ci stesse pensando un attimo su, come se stesse seriamente riflettendo se lasciarla lì e pensare alla sua vita oppure far entrare in gioco il cosiddetto «spirito di squadra», poi però pensò che l'unico vero spirito lì presente era ciò che poteva uccidere entrambi. Così schietto disse《Io? Scherzi, vero? O ci vieni pure tu oppure non vado da nessuna parte! - si fermò per un attimo e poi continuò - Hai detto che inizi a non sentirti più gli arti, quale miglior modo di scaldarti se non correre?》nel mentre le fece l'occhiolino, la ragazza alzò gli occhi al cielo e poi disse alzando un po' la voce, per affermarsi superiore《Stiamo letteralmente morendo, ti pare il momento di flirtare?》

Andriy Kovalenko's Pov
Beh che dire, non so esattamente se stiamo morendo, però nel caso... Perché no. Meglio che muoio con questa soddisfazione, no? Cioè, meglio tardi che mai!
Non bisogna perder troppo tempo.

Dopodiché non ci riflettè una seconda volta, prese la compagna di disavventura per il polso e sibilò un «Scappa!» mentre la ragazza sfruttò tutte le forze che aveva per far "leva" sulle gambe e correre, al passo, un po' difficile da mantenere, del compagno; mentre ogni tanto si voltava un po' per guardare cosa accadeva alle loro spalle.

Una volta giunti entrambi dinanzi alla porta in legno antico e bianco, la aprirono quanto bastava per infilarsi dentro - fortunatamente per entrambi, erano d'una costituzione abbastanza gracile e longilinea; insomma quel che serviva per poter passare negli angoli stretti come un gatto tra le sbarre d'una ringhiera - dopodiché chiusero il più in fretta possibile la porta alle loro spalle, restando dinuovo tutti e due, solo loro due nella loro sola compagnia; compagnia che per l'unica volta nella vita Snezhana avrebbe pienamente affermato di non voler desiderare altro che la sola compagnia dell'altro giovane; quest'ultima si sedette sul letto, bevve un sorso d'acqua e dopo essersi un po' calmata sussurrò al ragazzo poco più distante da lei un semplice «Grazie!» mentre poi sospirò e si sdraiò sul letto, senza addormentarsi, ancora scossa dell'accaduto e portandosi le mani al petto.

Il ragazzo per un attimo esitò a pensare un «Uh, solo grazie?» ma poi decise di tacere, così si levò i suoi vestiti parecchio eleganti, che Snezhana inizialmente definiva ridicoli e troppo altezzosi, le prime giornate gli ripeteva continuamente che "non si può far così, è come se ogni giorno vai ad un matrimonio", sostituendo il sopra con una t-shirt bianca e lasciando le gambe spoglie, restando solo con i boxer. Dopo anche lui prese lentamente posizioni sul letto, prestando una puntigliosa attenzione a non disturbar il sonno della ragazza, mentre lentamente si chinò sul corpo di quest'ultima, dormiente, e le sfiorò la fronte con le labbra, nell'intento di far sembrare il gesto una specie di bacio.

𝐋𝐚𝐝𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐞Where stories live. Discover now