𝟗. 𝐈𝐥 𝐟𝐮𝐫𝐭𝐨

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Snezhana e Andriy restarono immobilizzati nel vedere uno spazio immenso occupato da vestiti dallo stile vittoriano ornati ognuno in un modo tutto suo e tutto particolare.
Non riuscirono a sibilare parola. Non riuscivano riuscivano muoversi. Erano letteralmente paralizzati e ammaliati, coinvolti nell'osservare quel luogo.
Nessuno dei due parlò, eppure sui loro volti si leggeva benissimo l'incredulità.

Sembrava un nuovo mondo.

Forse sembrava un sogno. C'erano abiti eleganti per tutti, di tutte le taglie, vi erano per bambini, uomini, donne e per ogni occasione.

Quasi si scordarono del motivo per il quale furono entrati lì.
Quando ecco che una voce rauca sbucò dal nulla, o forse non proprio dal nulla, dietro al bancone giaceva comodamente seduto un anziano dai capelli d'un grigio scuro, come il cielo prima di un temporale ed abbastanza in disordine, cosa di cui non si preoccupava minimamente, forse s'era fatto poco prima una dormita. Giaceva con un vecchio giornale, probabilmente di cronaca tra le mani, poi lo posò sulla superficie in vetro del bancone, e si chinò leggermente su di esso per scrutare i volti dei due giovani, strofinò euforicamente con uno spesso panno il monocolo che teneva legato alla catenella d'oro, se lo posizionò comodamente all'occhio cui aveva bisogno di correzioni e poi scrutò nuovamente i due giovinotti.
Poi disse spalancando le braccia per accoglierli《Avanti, venite, sù. Non vi mangio mica!》con un tono di spensierata felicità, che fece voltare i due che poco dopo si avvicinarono non di troppo al bancone《Buongiorno!》disse Andriy, mentre Snezhana disse《Ci scusi se non l'avevamo visto. Eravamo impegnati ad ammirare tutti i bei vestiti!》con un tono di stupore nella voce, mentre era più impegnata ad ammirare tutti i vestiti che ad ascoltare l'anziano commesso.
Il vecchio notò quanto la mora fosse interessata alla sola vista di quegli abiti, così uscì dal retro del bancone e le andò vicino, per quanto fosse anziano era veramente agile come un ragazzino, non c'era da stupirsi se oltre a lui non c'era nessun altro ad aiutarlo nell'attività del commercio《Oh. Ti vedo interessata, ma anche indecisa. O sbaglio?》disse lui attirando l'attenzione della ragazza che annuì timidamente, poi la condusse verso il resto del negozio dicendole《Perché osservarli quando puoi toccarli. O magari puoi indossarli! - fece una breve pausa per poi riprendere - Hai tutta la stoffa e le qualità per essere una fanciulla nobile, morbidi capelli mossi e scuri, occhi svegli, pelle chiara e ben curata. Perché non indossare qualcosa che valorizzi anche il tuo corpo!》disse in un tono affermativo e deciso, non era una domanda, quel vecchio la voleva aiutare a vestire secondo l'epoca, o forse desiderava semplicemente arricchirsi.

Fatto stava che non serviva convincere Snezhana per uno di quei vestiti, quando era totalmente innamorata di loro.
Quello, era amore a prima vista.

Così l'anziano la convinse a provarne alcuni, effettivamente anche lei stessa voleva vestire bene, in qualsiasi epoca, poi perché non indossare qualcosa di un periodo a cui sembrava legata interiormente. Fu quasi spinta al piano di sopra dell'anziano, che su un altro bancone le mostrò una serie di bei vestiti.
《Ti piace il marrone?》domandò l'anziano osservando il modo in cui lei era vestita《Oh. No, no, no. È una roba a caso che ho messo! - rispose lei arrossendo per l'imbarazzo, mentre poi continuò la frase e disse - Preferisco qualcosa di sobrio!》vedendo l'uomo allontanarsi a prendere qualcosa《Va bene!》urlò quest'ultimo, per farsi sentire, visto che ora giaceva nascosto in una serie di vestiti, poi ecco che guizzò fuori da lì come un pesce che salta fuori dall'acqua《Et voilà!》urlò adesso in un tono che parve più stridulo ma in cui si sentiva una marcata nota di felicità, era ovvio che amava il suo lavoro più d'ogni altra cosa al mondo, il modo in cui tirava fuori un vestito dopo l'altro era paragonabile ad un bambino che correva spensierato nei campi.
Mostrò a Snezhana un abito vittoriano d'un chiaro arancione che richiamava molto il colore della pesca e con vari orli e ricami in pizzo bianco; lo posò sul bancone, poi disse《Potremmo benissimo abbinarci anche dei guanti!》mentre alla giovane bastava già il vestito da solo. Ma il commesso non si fermò ed ecco che già gliene mostrò un altro; stavolta era di un particolare azzurro, più che altro un turchese, anch'esso molto bello, sembrava più semplice, aveva dei piccoli fiorellini fucsia sul busto e le maniche erano a tre quarti con dei pizzi bianchi che pendevano; al contrario del primo che erano spalline che scendevano lungo le braccia. Entrambi i vestiti non avevano particolari o eccessivi scolli sul seno, cosa che tranquillizzò Snezhana e dunque la convinse che potessero essere adatti alla vita quotidiana - seppur dalla parte inferiore, come in ogni altro vestito di ogni altra donna del tempo era decisamente ampio e lungo fino ai piedi - cosa che però non le dispiaceva.
In fine Snezhana volle provare e vedere un terzo vestito, non ne chiese troppi, sia per non rendere disordinato il negozio e tantomeno per confondere le sue stesse idee. L'ultimo lo chiese un po' più semplice, dunque era color panna, anch'esso con una scollatura non ampia ed adatta alla vita mondana, le maniche parecchio simili al secondo ma questo aveva una gonna, se così la si poteva chiamare, decisamente meno ampia.

La giovane era impegnata a vedere il suo riflesso, molto probabilmente avrebbe preso due vestiti, tutti e tre sarebbero costati troppo per il poco denaro che possedeva per giunta da condividere con il compagno.
《Stai bene con tutti, tesoro!》disse come se fosse sbucato dal nulla Andriy, facendole l'occhiolino, era più convinto lui di prenderglieli anche tutti che lei stessa. Ma nel frattempo l'anziano stava tentando di mostrare qualche completo maschile anche al giovane, che però aveva già i suoi, che seppur erano pochi erano abbastanza adiacenti all'epoca.
《Quindi? Li prende tutti e tre, Mademoiselle?》chiese l'anziano per intromettersi tra i due, così Snezhana disse schietta ma educatamente《No. Per ora solo i primi due. - dopo chiese - Oh uno di essi lo potrei indossare subito?》il vecchio commesso, tenendo un sorriso stampato in faccia le fece un cenno di capo che indicava un sì, e la giovane indossò subito il vestito dal tenue color pesca.
Dopo che la fanciulla lo ebbe indossato diede un'occhiata al suo riflesso nello specchio, effettivamente sembrava proprio una ricca donzella ottocentesca e a dir la verità era anche comodo il tessuto dell'elegantissimo abito.

L'anziano, che ora giaceva nuovamente dietro al bancone, rivolse un sorriso a trentadue denti a Snezhana.
Poi tutti e due i giovani lo ringraziarono per il tempo impiegato ad aiutarli e a loro volta ricambiarono il sorriso avviandosi verso l'uscita.
Ma eccolo che un bastone dal lucidissimo legno di ciliegio fece da sbarra tra le gambe dei due《Ah, ah, ah. Dove credete di andare? Io vi ho dato i vestiti e mi sembra giusto che anche io riceva qualcosa!》disse la roca voce dell'anziano che tendeva loro il palmo dell'ossuta mano sinistra in cenno che volesse esser pagato. Anche ora però, continuava a rivolgere loro lo stesso sorriso delle volte antecedenti. Effettivamente, quei due avevano dimenticato di pagarlo.
《Quanto vengono entrambi i vestiti?》domandò Andriy in tutta tranquillità, portandosi le mani nelle tasche dei pantaloni fingendo di star per estrarre ogni centesimo che aveva, quando l'uomo dinanzi a loro disse mantenendo lo stesso sorriso dolce ed alquanto sarcastico《Per vestiti di grande qualità, anche la ricompensa che mi dovete è di grande qualità!》Snezhana che ancora si stava pavoneggiando difronte ad uno specchio e che tra le mani teneva l'enorme busta con l'altro vestito si morse il labbro inferiore. Ora che ci pensava non avevano un lavoro, ed oltre ad un po' di soldi del loro secolo non aveva la minima idea di come avrebbe pagato il disponibile anziano.
《Quindi?》sibilò dopo il biondo, che necessitava una risposta《Forestieri, vero?》domandò il vecchio come se ora più che interessato al denaro fosse interessato ad intraprendere un'amicizia con i due《Già.》rispose Andriy che ora era a corto di risposte《Sono mille franchi, direi in banconote, per entrambi!》disse con fermezza il commesso, che ora mostrava un'aria di soddisfazione in viso《Non abbiamo franchi.》fu la risposta della fanciulla, che dall'imbarazzo arrossì lievemente, dopo Andriy posò sul bancone una serie di monete provenienti dal loro secolo, l'anziano nel vederle rimbalzare per poco sul piano in vetro disse subito in tono buffo《Oh. No, no, no. Les centimes sono troppo piccoli per arrivare ad una cifra così grande!》si riferiva ai centesimi francesi del tempo, così il biondo assunse un espressione quasi di tristezza sul viso e riprese tutti gli spiccioli che aveva posato lì sopra.
In quel momento l'uomo pensò che avrebbero lasciato entrambi i vestiti, ed effettivamente sarebbe stato un gran peccato. Ma fu proprio in quel momento che Andriy fece una mossa azzardata, prese dalle mani la busta della ragazza che era con sé e la posò sul bancone, poi prese la giovane per il polso e sussurrò un《Scappa!》così corsero il più velocemente possibile fuori dal negozio e si confusero tra la gente del paese.
L'anziano restò stupito da quel comportamento, ma decise di non dar loro la caccia, aveva un certo presentimento che sarebbero sicuramente tornati.

《Dunque. Come ti senti nei nuovi abiti?》prese parola Andriy una volta che giacevano per strada, nel mentre si avviavano ad esplorare un po' il paese in una quieta passeggiata《Bene!》rispose lei porgendogli un piccolo sorriso.

Ora ricevevano molte meno occhiate indiscrete dalla gente, cosa che li metteva a loro agio.
Ma come al solito all'occhio malevolo non manca nulla, ed in fondo passato, presente o futuro come ci saranno persone buone è logico che ce ne saranno di cattive.
Come al solito c'era anche chi faceva il lavoro sporco, in questo caso era il ruolo che si addiceva perfettamente a Rogatien, un uomo di circa mezz'età cui si sapeva ben poco nonostante fosse fin troppo conosciuto in paese. La buona fama che possedeva derivava dalla sua bellezza fisica, dal suo denaro desiderato da molti e dal suo rude carattere, che lo portava ad essere ostinato nel commercio tarocco e nel commerciare anche servitù umana.

𝐋𝐚𝐝𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐞Where stories live. Discover now