i'm a mess

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Selene

Mi aveva difesa. Ancora non riuscivo a digerire quello che era successo. Perché lo aveva fatto? Era davvero solo una questione di etica o ci teneva a me?  Come poteva? Non facevo altro che respingerlo e disprezzarlo. Non facevo altro che rovinare le cose.

Perché continuavo a respingerlo se in realtà l'unica cosa che volevo era lui? La domanda mi devastava, mi faceva scivolare in un tunnel mentale in cui non volevo entrare, ma finivo sempre per dover affrontare senza riuscire ad uscirne. E le risposte che ne ricavavo erano le sempre le stesse:
Perché ero dannatamente terrorizzata. Terrorizzata da quello che sarebbe potuto succedere alle nostre vite,da quello che avrebbero potuto fare o dire  mio fratello e mio padre,  dall'amore, da come  Charles avrebbe potuto reagire se avesse visto la vera me,quella che cercavo con tutta me stessa di soffocare.

Ero un casino così grande da poter diventare un buco nero e risucchiare tutto il bene che c'era intorno a me. E non volevo farlo anche con la vita degli' altri, soprattutto la sua.

Avevo ripensato tutto il giorno a quello che era successo, al modo in cui, nonostante il male che gli abbia fatto, mi aveva protetta senza pensarci due volte. Non riuscivo a realizzare che qualcuno potesse realmente tenere a me senza volere qualcosa in cambio. Tutti volevano sempre qualcosa. Ma lui no.

Era un idiota, un testardo, un presuntuoso e un  bastardo figlio di papà  che pensava solo a se stesso, talmente era competitivo.Questo era quello  che avevo sempre pensato di Charles. Ma ora le mie certezze stavano cominciando a crollare. Era testardo, questo non potevo negarlo, e sì era competitivo; ma il modo in cui stava cercando di proteggermi e capirmi nonostante tutto, era la cosa più lontana da lui che avrei mai potuto immaginare; ed era la cosa più vicina ad un gesto d'amore che qualcuno avesse mai fatto per me.

Avevo perso il conto delle volte in cui  l'avevo respinto, insultato o semplicemente provocato, pensavo che, così facendo, mi avrebbe odiato e se ne sarebbe andato rinunciando a me, come tutti. E invece no, perseverava,sperando di trovare del buono che, in realtà,non c' era. 

"Selene sei pronta? Ci vogliono almeno 40 minuti ad arrivare" la mia amica entrò nella stanza come un uragano, facendomi sobbalzare. Avevo chiesto alle altre di venire con me alla festa, visto che non ero riuscita a procurare loro i biglietti per la gara e, anche perché, non volevo stare da sola, non dopo tutto quello Che era successo quel giorno.

Annuii e recuperai la borsa e il cappotto dall'appendiabiti "Le altre sono già in macchina?" Chiesi a Sofia mentre chiudevo la porta dell' appartamento "sì, guidi tu?" Ecco le pene di essere un pilota, dovrai sempre guidare tu, non che la cosa mi dispiaccia, ma ogni tanto staccare fa bene. "Si guido io, ma non posso assicurare nulla sul ritorno"  bere era l' unica via di fuga, e non solo dal ruolo di taxista.

"Stasera ci sfondiamo! Dobbiamo festeggiare la vittoria della nostra taxista!" Gaia, seduta dietro di me, sembrava avere chiare le intenzioni della serata, sicuramente non sarebbe stata lei a guidare al ritorno.
"Mars guidi tu al ritorno,vero?" La bionda, seduta nel mezzo die sedili posteriori, annuì. Mesi in moto la macchina e ci avviamo in direzione Imola.

"I'm a mess, I'm a loser
I'm a hater, I'm a user
I'm a mess for your love, it ain't new
I'm obsessed, I'm embarrassed
I don't trust no one around us
I'm a mess for your love, it ain't new"

cascare nei tuoi occhi - Charles LeclercWhere stories live. Discover now