Capitolo 45 - Liam

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Emily si ferma un attimo a riflettere sulle mie ultime parole

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Emily si ferma un attimo a riflettere sulle mie ultime parole. La brezza marina accarezza i suoi capelli, e il sole caldo bacia la sua pelle. La spiaggia si estende fino all'orizzonte, un tappeto dorato di sabbia senza fine.

«Cosa significa da qui a qui, moltiplicato all'infinito?» chiede, fissandomi con occhi profondi come l'oceano.
«Immagina di partire da questo punto», le dico, abbassandomi e indicando con l'indice il punto preciso della spiaggia dove ci troviamo, «e di percorrere tutta la circonferenza della terra. Continua a camminare. Attraversa deserti e montagne, poi città e oceani, fino a tornare qui, su questa stessa spiaggia. In questo stesso punto. Prendi il tempo e lo spazio che ci hai messo per percorrere tutta la terra e moltiplicali all'infinito. Questo è il mio amore per te. Inquantificabile. Eterno. Infinito».

I suoi occhi si riempiono di lacrime.
«Cos'hai?» domando preoccupato.
«Non merito tutto questo amore», sussurra mentre una lacrima le riga il volto.
La stringo forte a me. «Lo meriti! E se potessi donartene di più, lo farei, perché sei la persona migliore che conosco».

Affonda il suo viso nel mio petto e dice: «Non possiamo stare insieme, abbiamo firmato un contratto».
Una sola frase che eclissa un momento perfetto.

«Quale contratto? Cosa dici?»
«Sono passati alcuni anni da quando hai firmato il contratto di lavoro», spiega, «e sicuramente non lo ricordi. Ma io lo ricordo perfettamente, perché per me, sono passati solo 3 mesi».
«Spiegati meglio, non capisco», balbetto.
«La nostra scuola non ammette relazioni tra colleghi», confessa. «È una regola rigida, ma è così».

Prendo il cellulare e controllo il regolamento della scuola.
Emily ha ragione.
«Non rinuncio a te», la rassicuro.
«Liam insegni in questa scuola da anni, e non ti chiederei mai di trasferirti. E io sono appena arrivata, non voglio ricominciare tutto da capo un'altra volta. Come facciamo?»

Continua a piangere, abbracciata a me, mentre gli ingranaggi del mio cervello cercano una soluzione.

«Nessuno di noi si trasferirà», dico con determinazione. «Terremo il nostro amore solo per noi. Quando saremo con gli altri, ci comporteremo come abbiamo fatto fino a ieri e continueremo a dire che siamo solo amici. Non lo saprà nessuno. Solo noi».
«Liam, non ci riusciremo mai, siamo pessimi bugiardi», singhiozza.

«Non piangere», le sussurro. «So che possiamo farcela. E ce la faremo. Perché nessuna stupida regola può toglierci il nostro amore».

Da qui a qui, moltiplicato all'infinitoWhere stories live. Discover now