Capitolo 18 - Liam

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Abbiamo passato l'intera giornata a preparare ogni piccolezza per la serata. Emily, con la determinazione di un generale in battaglia, ha pianificato ogni dettaglio.

Ha sfornato la focaccia pugliese come se fosse l'opera d'arte di un grande maestro rinascimentale e ha creato una selezione di rustici e antipasti che avrebbero fatto invidia a un ristorante stellato.

Ha invitato i nostri colleghi e un paio di  suoi amici che non conosco. Una ragazza, in particolare, mi osserva con insistenza come se potesse leggermi i pensieri con i suoi poteri telepatici.

Nell'atmosfera avvolgente della serata, i miei occhi vagano tra le ombre, alla ricerca dell'unica fiamma che riesce ad accendermi.
Emily.

Finalmente la vedo. Più bella che mai.
Nel suo sorriso c'è  l'aurora boreale, ed è talmente bello e luminoso che da solo, potrebbe  riuscire a sciogliere i ghiacci dell'Antartide. Per non parlare dei suoi occhi, che come profondi pozzi di dolcezza, sono il mio viaggio verso l'infinito.

Il suo abito, blu come la notte stellata, sembra uscito direttamente da un catalogo di abbigliamento per divinità. È semplice e sobrio, ma riesce a mettere in risalto il suo corpo morbido e perfetto.

La guardo rapito e non posso non pensare a quanto sia sempre allegra, e solare. Solo quando si parla d'amore il suo umore si abbassa di un paio di gradi Celsius. Sono certo che Andrea,  il misterioso ex, ne sia la causa. È da settimane che mi chiedo cosa sia realmente successo con lui! 

Proprio mentre medito su queste stranezze la giovane ragazza telepatica, che mi ha osservato sospettosa da quando sono arrivato, mi si avvicina.

«Tu devi essere Liam, io sono Giulia, una vecchia amica di Emily» si presenta sorridente porgendomi la mano.
«Ciao Giulia, finalmente ti conosco. Emily mi ha molto  parlato di te, ma come hai capito che sono Liam?»
«Ti ho riconosciuto subito dalla descrizione che la mia amica mi ha fatto di te».
«Perché? come mi ha descritto?» domando curioso.
«Mi ha detto che sei un nerd carino. Alto, in forma e con una bella voce».

La descrizione di Emily mi ha colto di sorpresa e ora, anche se mi piacerebbe mantenere la compostezza tipica di un aspirante conquistatore, arrossisco come un pomodoro maturo

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La descrizione di Emily mi ha colto di sorpresa e ora, anche se mi piacerebbe mantenere la compostezza tipica di un aspirante conquistatore, arrossisco come un pomodoro maturo.

«Liam, sei arrossito! Mi dispiace deluderti, ma Emily negli affari di cuore è proprio una frana. Dovrai penare molto per conquistarla e farle capire che per te è più di una semplice amica».

Giulia, oltre che telepatica, sembra la  versione romantica di Miss Marple, infatti ha già decifrato il codice segreto del mio cuore. Mi legge dentro come se fossi un libro aperto, con pagine sottolineate e note a margine.

Intanto Emily, con la grazia di una ballerina, si avvicina a noi, interrompendo la nostra conversazione.

«Di cosa parlate?» ci chiede.
«Niente di rilevante. Ero semplicemente curiosa di conoscere il tuo collega, vicino di casa, amico...non so come dovrei chiamarlo?»
«Che ne dici, Liam? Siamo amici?» dice scoccandomi un occhiolino complice.
«Sì, siamo amici!» rispondo io con un sorriso tirato.

Una parte di me si riempie di gioia nel sapere che siamo amici. È come vincere alla lotteria, ma con meno soldi e più abbracci virtuali.
Ho sempre pensato che l'amore e l'amicizia siano complementari e indispensabili.
Non c'è niente di più prezioso che due persone che si amano siano anche i migliori amici l'una dell'altro.

Ma non voglio finire nella  "friendzone"!
Questa paura mi tormenta.
La "friendzone" è un luogo dannato e misterioso dove i cuori si fermano all'ingresso e dicono: "Ehi, amico, qui non si passa!"

Essere solo un suo amico, per me, non è abbastanza!

È come ordinare una pizza e ricevere solo la scatola di cartone!
Per questo non voglio essere relegato in questa triste categoria, non sopporterei di avere una vista panoramica su tutto l'amore non corrisposto.

Il mondo delle relazioni è proprio complicato a volte.

Stefano, oramai ribattezzato da me, "pavone montato", irrompe con la grazia di un elefante in una cristalleria.
«Ciao Emily, grazie per avermi invitato», annuncia.

Sospiro pesantemente, fortunatamente, a parte Giulia, nessuno mi ha sentito. Ma che posso farci? Non lo sopporto questo principe azzurro dei poveri. Da quando ha conosciuto Emily è diventato la sua ombra. La  perseguita ovunque: a scuola, al supermercato, al bar... e il senso di fastidio che provo per questo mi dà la nausea!

Serro la mascella e cambio espressione mentre Giulia mi lancia uno sguardo strano, quindi ora ne ho la certezza, non è solo un'impressione, questa ragazza è davvero telepatica!

«Sono contenta che sei riuscito a venire. Ti presento la mia amica Giulia».
«Piacere di conoscerti» dice lei con un sorriso sulle labbra.
«Il piacere è il mio, sono Stefano Bucci. Insegno educazione fisica nella stessa scuola di Emily». I due si stringono la mano amichevolmente.

Ma la chicca della serata arriva quando Emily aggiunge: «Mi raccomando Stefano, non guardare troppo la mia Giulia, perché è già felicemente fidanzata con mio cugino. Quindi è off limits».

Giulia e Stefano diventano rossi come due peperoni e si scambiano sguardi imbarazzati.
A me invece l'equivoco diverte.
Emily, come al solito, non ha capito niente.

Certe volte è proprio la regina delle gaffe.

Giulia ha proprio ragione, Emily è una frana nelle situazioni romantiche. Hai il dono di trasformare un cuore in un puzzle complicato, con pezzi mancanti e istruzioni in aramaico antico. Le sue abilità includono anche non capire quando qualcuno è interessato a lei e ignorare gli sguardi languidi e i sorrisi imbarazzati come se fossero messaggi in codice alieno.
Se l'amore  fosse un labirinto, Emily sarebbe la guida più smemorata del mondo.

A questo punto Emily mi invita ad andare a salutare Sara, la nostra collega di chimica. Lasciare Stefano con lei, mi disturba ma mi allontano per salutare Sara, anche perché non reggo più lo sguardo della sua amica Giulia.

Sara è giovane e carina e spesso ho l'impressione che cerchi di attirare la mia attenzione.
Ma non è il mio tipo.

Il problema più grande?
Sara non è Emily!
E io ho in testa solo lei!
È un pensiero costante.
Un chiodo fisso.
Lei è l'urgenza che mi travolge.

Mi sento come un drogato in crisi di astinenza quando non sono con lei. La sogno anche la notte... tutte le notti ormai.
Non posso più fare a meno di lei, dei suoi sguardi, dei suoi sorrisi.

Da qui a qui, moltiplicato all'infinitoWhere stories live. Discover now