Con l’omicidio di Brooke Peterson era comparso un alone di oscurità sul Greenfield College e neanche a farlo apposta, non aveva smesso di piovere un solo secondo dal tragico avvenimento di quella mattinata.

Il tempo rispecchiava perfettamente lo stato d’animo di tutti gli studenti e gli insegnanti in quel momento.

Tristi. Devastati. Sconcertati.

I professori non avevano detto nulla riguardo la morte di Brooke. Silenzio tombale.

Non volevano far preoccupare e agitare noi studenti o, semplicemente, non sapevano neanche loro niente.

La cosa certa era che avevo visto la macchina della polizia locale, con lo sceriffo di turno, fare il suo ingresso nei cancelli della scuola e andare agli alloggi femminili dove era stata trovata Brooke.

Ma sicuramente non ero stata l’unica a notare la macchina dello sceriffo nei paraggi.

Anzi…

Avevo visto persino Matthew e Nathan avvicinarla ed intrattenere una breve conversazione con lei. 

Fu un’azione che a dire il vero non mi sorprese più di tanto.

Ormai, come avevo già detto, era ovvio che nascondessero qualcosa e necessitavo delle risposte ad ogni costo.

Le lezioni vennero sospese, quindi, io, Kelsey, Peter e Charlie decidemmo di passare la giornata insieme, chiacchierando in camera mia.

-Avreste mai pensato che potesse avvenire qualcosa di tanto orribile?- chiese Charlie dal davanzale della finestra sul quale era seduto. Il suo sguardo perso nei tumulti del cielo.

-Chi avrebbe potuto mai pensare ad una cosa del genere!- rimarcò Kelsey continuando a sbattere senza tregua le dita della sua mano destra sulla scrivania, ancora scossa dall'accaduto.

-Per non parlare del modo in cui è stata uccisa…- esclamò Peter sdraiato sul pavimento  -Raccapricciante!

-Mi viene il voltastomaco solo a pensarci- gli diede manforte Kelsey.

-Chi potrebbe fare una cosa del genere?- chiese Pit.

Io che fino a quel momento avevo spiaccicato si e no qualche parole, esclamai: -Qualcuno con problemi psicotici

Gli altri si voltarono verso di me, sollevati di sentire la mia voce.

-Può darsi…- disse K 

-È quasi certo- annuì Peter d'accordo.

-Non pensi che facendo delle indagini scopriranno che è già da un pò che non vivi più con Brooke?- chiese Charlie cambiando finalmente visuale e incastonando i suoi occhi corvini con i miei.

Sollevai le spalle -Sinceramente è l’ultimo dei miei problemi- dissi, tirai un sospiro  -Mi sento talmente in colpa.

-Cosa?!- esclamò Charlie 

-Che dici!- esclamò Kelsey 

-Non è colpa tua!- esclamò Peter.

Sollevai lo sguardo e sui loro volti notai delle espressioni preoccupate.

-Ancora una volta sospirai  -Se solo non avessi fatto tante storie e fossi rimasta con lei in quella stanza, magari, lei sarebbe ancora viva- dissi.

-O magari il killer, o chi che sia, avrebbe fatto fuori anche te- ribatté Kelsey 

-Fidati, quando ti diciamo che non è stata colpa tua. Nessuno avrebbe mai potuto prevedere una cosa del genere- continuò Peter.

-Tantomeno te- disse Kelsey.

Angelic Demon Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon