Caro diario.
Abbiamo vinto!

Non so, ma forse è stato anche merito di Charlie che con il suo meraviglioso gesto mi ha dato la giusta grinta per battere i nostri avversari.

Alla partita c’erano anche Samantha e Michael, che sono riusciti ad arrivare giusto jn tempo, nonostante Michael avesse perso tempo a scegliere cosa indossare per l’occasione rischiando così di fare tardi.
Sono venuti apposta così da compiere il viaggio di ritorno tutti insieme. Molto dolce da parte loro non trovi?
Dopo la grande partita quindi siamo tornati a casa per goderci le feste natalizie in famiglia.

Noi Ragazzi siamo entusiasti all’idea di staccare un po’ la spina dalla vita del college e tornare anxhe se per poco di nuovo bambini.

Ma segretamente sono io ad averne più bisogno quest’anno.
Il senso di colpa per la morte di Brooke e quella di Drake si fa ancora sentire e nonostante le parole di conforto di Matthew, non riesco proprio a darmi pace.

La mia speranza è che passato il Natale mi senta, almeno, in parte meglio. Anche se credo che il senso di colpa rimarrà per sempre…
Però cercherò di fare del mio meglio per venire a capo di questa storia e scovare il vero colpevole.
È una promessa.

Ps. Ho deciso di non chiamare Gabriel per aggiornarlo su ciò che ho scoperto fino ad ora. Lui non vuole darmi nessuna spiegazione?
Bene. Io farò lo stesso.

Era tradizione a Villa Harrington decorare la casa tutti insieme.
Samantha e Michael si occupavano dell’esterno.
Mentre io,Peter e Charlie dell’interno.
A fine giornata “sembrava che Babbo Natale fosse passato da noi e avesse vomitato decorazioni natalizie” aveva esclamato una volta Michael.
E a noi questa idea aveva sempre divertito.

Dopo aver passato tutto il giorno a decorare, decidemmo di comune accordo di vederci un bel film per rilassarci.
-Ce lo meritiamo!- aveva esclamato Peter sfinito.
Optammo per Iĺ diario di Bridget Jones.
Mi accomodai al centro del divano, Peter si mise alla mia destra e Charlie alla mia sinistra.

Lanciai dei sorrisi cortesi ad entrambi.
Ero in imbarazzo, a dire il vero.
Notai l’ironia della situazione.
Stavamo guardando un film con una protagonista che doveva scegliere tra due uomini entrambi innamorati di lei, trovandosi quindi in un triangolo amoroso.

Mai come in quel momento mi sentivo in sintonia con Bridget.
Ma scegliere tra Daniel Clever e Mark Darcy era una cosa.
Scegliere tra i tuoi due migliori amici, era un’altra.

Mi ricomposi.
La mia mente stava viaggiando troppo di fantasia.
Non ero esattamente nella stessa situazione di Bridget. Quelli che secondo Kelsey erano i miei due spasimanti non si erano mai dichiarati apertamente quindi non sapevo se ciò che K aveva detto fosse vero oppure solo oggetto della sua fervida immaginazione.
Non sarebbe stata la prima volta dopotutto.

Tornai a concentarmi sul film, fino a quando tutti e tre non ci addormentammo.
Io accocolata sulla spalla di Pit.


Nei giorni seguenti giocammo a carte, monopoli, uno e qualsiasi altro tipo di gioco da tavolo o non esistesse insieme a Kelsey.
Spesso ci eravamo divisi in squadre da due e per evitare litigi, avevamo lasciato che fosse la sorte a decidere.
Chi si sarebbe trovato il bastoncino di legno più lungo sarebbe stato in coppia con l’altro.
Io e Peter eravamo finiti tutte le volte insieme e avevamo sempre vinto.

La vista del giardino di villa Harrington dalla graziosa casetta sull’albero nascosta tra le fronde era idilliaca e c’era un infinito spazio per l’immagine, per questo era il mio posto preferito. Tranquillo, sereno e meravigliosamente stupefacente.
Salire lì e sedersi sul piccolo terrazzo che si affacciava sul guardino era sempre stato il mio modo di sfuggire da tutto e di essere un tutt’uno con la natura e i miei pensieri.
L’avevo sempre considerato  un posto assolutamente magico.

Angelic Demon Where stories live. Discover now