Riaprii gli occhi e trovai Nathan accanto a me.
Non appena notò che lo stavo guardando mi sorrise.
Ero nel mio letto. Nella nostra stanza.

-Che cosa è successo?- chiesi mentre mi portavo la mano alla testa. Avevo una forte emicrania.
-Hai salvato il mondo, saputella- esclamò Nathan.

In un flash mi tornò in mente tutto quello che era successo con Charlie.

-Come mai mi trovo qui? Come ci sono arrivata?
-ti ho portata io- disse Nathan -eri svenuta. Per un momento abbiamo pensato che fossi morta ma, invece...eccoti qui
Utilizzò il suo solito tono sarcastico.
-Quello che Nathan voleva dire è che siamo felici che tua sia viva- disse Matthew avvicinandosi -e che quello che hai avuto è stato solo un mancamento.
-Si, certo è quello che intendevo...- disse Nathan.
Inclinai la testa verso Occhi azzurri -Tanto lo so che ti sarei mancata
-Come no, tu continua a crederci!
Scossi il capo. Non sarebbe mai cambiato. E forse la cosa non era un male.
-Perché sono svenuta?- domandai.
-Credo che sia stato a causa di tutta l'energia di cui ti sei dovuta servire per sconfiggere Charlie.
-Mi sono solo prosciugata quindi e a breve dovrei tornare come prima- diss.
-Si penso di sì.
-Oggi, non te la sei cavata male dopotutto. Credevo che saremmo morti ad un certo punto, a dirla tutta... e poi, il trucco che hai utilizzato trasformandolo in un mucchietto di cenere è stato fenomenale- esclamò rivolgendomi un occhiolino.

Dal nulla apparve Gabriel facendo avere, a tutti, un piccolo ictus.
-Santo cielo!
-Sai cosa ti regalerò per il compleanno? Un campanellino così la prossima volta, almeno, ti sentiremo arrivare- esclamò Occhi azzurri.
-Vi ho spaventato?- domandò
-No, ci hai solamente fatto perdere un anno di vita!
-Scusate- disse colpevole.
-Non badarci, è il solo melodrammatico- dissi -Allora, sei il vero te oppure quel che vediamo è ancora la tua proiezione astrale?
-È una proiezione astrale- disse.
-Sei ancora rinchiuso?- domandò Matthew.
-Si. Purtroppo non credo che sarò libero molto presto.
-Mi dispiace. C'è qualcosa che possiamo fare?
-Non metterci in mezzo- brontolò occhi azzurri.
-No, non c'è niente che possiate fare. Ma non ti preoccupare per me Lucy, sto bene- mi sorrise.
-Posso chiederti come mai sei ti hanno imprigionato?
-Io riformulerei la domanda dicendo: dov'è che ti hanno imprigionato, esattamente? Perché non è che tu ci abbia fornito molto su di te- esclamò Nathan.

Non è che avesse torto.

-Mi trovo in una struttura di massima sicurezza dove niente può entrare e niente può uscire, a meno che non sia il capo a deciderlo- rispose.
-E continuiamo con le risposte enigmatiche...
-Che cosa hai fatto per finire in un posto simile?- domandò Matthew.
-È una storia un po' complicata e, ad essere sincero, non mi è permesso parlarne- disse.
-Certo che tu con i segreti vai forte eh- esclamò Nathan -Almeno puoi dirci chi sei tu realmente? Tutto ciò che abbiamo di te, per ora, è il tuo nome...sempre che Gabriel sia il tuo vero nome- dissi.
-Quello che vi ho detto è vero, il mio nome è Gabriel- disse -e Sono un arcangelo.

Questa affermazione ci lasciò alquanto perplessi.
-Quindi ci vorresti far credere che tu sei l'arcangelo Gabriel della Bibbia?!- esclamò Nathan scettico.
Ci guardò confuso -Non voglio farvelo credere. È prorpio così.
-E dimmi...sei munito di arpa e ali? E scusa se te lo dico ma noi hai molto l'aria da arcangelo con la tua camicia e i tuoi jeans. Non dovresti indossare una tunica bianca?!- esclamò ancora Occhi Azzurri.
-Il paradiso non è come lo descrivono gli umani. Col tempo, per volere di Dio, ci siamo dovuti adattare alle mode della terra. Voleva che fossimo più vicini all'umanità. La tunica la mettevamo solamente i primi anni quando nostro padre diede inizio alla vita e creò i primi essere umani che camminarono sulla terra: Adamo ed Eva. E per rispondere all'altra tua domanda, non ho un'arpa ma in compenso ho le ali- disse Gabriel.
-E...
-Adesso finiscila di fargli il quarto grado Nate!- esclamai
-Se il paradiso non è come lo descrivono nei libri, com'è in realtà?- chiese Matthew.
-Non può essere descritto a parole, bisogna vederlo con i propri occhi per capire.
-Per capire cosa?
-La sua unicità, naturalmente.
-Beh che dire, è stato esaustivo!- disse sarcastico Nathan al che gli lanciai un'occhiata divertita.
-Così sei rinchiuso in una prigione nel paradiso, allora?- chiesi.
-Si- disse -adesso vi sarà più chiaro quel che dicevo sul fatto che fosse inespugnabile.
-Non hai tutti I torti- affermai.
-E adesso arriviamo al perché io sia qui- esclamò.
-Già, è vero, perché sei qui?
-Per darci delle risposte tanto lunghe quanto esaustive, naturalmente- esclamò Nathan facendo di nuovo uso della sua amata ironia.
-Ho avvertito tanta gioia ed esaltazione in paradiso questa mattina- disse Gabriel -Suppongo che i complimenti siano dovuti. Ce l'hai fatta Lucy, sapevo che avresti sconfitto il diavolo!
-Il Diavolo Junior, per l'esattezza- corresse Nathan.
-Si, hai ragione- esclamò.

Angelic Demon Where stories live. Discover now