Stavo andando da Kelsey che mi aveva chiesto di aiutarla con la vendita dei biglietti per l’annuale ballo della fondazione del Greenfiel College. Ogni soldo, era un soldo ben speso perché avrebbe aiutato con l’organizzazione del grande evento.
Più soldi avremmo accumulato e più ci saremo potute sbizzarrire con le decorazioni e tutto il resto.
In cortile mi imbattei in Charlie con un mucchio di libri tra le mani.
-Sempre a studiare vedo!- esclamai
-E tu invece no- ribatté
-Hey! Io non ho passato gli ultimi 10 anni a ridere e scherzare non curandomi di non fare i compiti come qualcuno di mia conoscenza per poi mettermi a studiare solo adesso.
-Colpito- esclamò ridendo.
-Tu e quell’altro geniaccio di tuo cugino…
-Lui, forse, mi supera però- esclamò.
-Sicuramente
Risi.
-A proposito- disse -è passato un po' di tempo dalla nostra ultima uscita tutti insieme. Dovremmo rifarci.
-Si,hai ragione.
-Alle ultime non sei venuta e ci stavamo preoccupando…
-Come? No  non è niente, davvero. È che sono stata un po' impegnata- dissi.
Rise -A fare che scusa?
Mi voltai e notai Matthew e Nathan seduti al solito tavolino del cortile. Matthew era al cellulare mentre Nathan ascoltava ciò che diceva.
Come sentendosi osservato, alzò la testa nella mia direzione. Fece un cenno con la testa per salutarmi.
Il che mi sorprese,in effetti.
-Passi parecchio tempo con quei tipi- esclamò Charlie che doveva aver notato il nostro scambio di sguardi.
-Già.. Non sono così male adesso che li conosco- esclamai.
-Come vuoi tu- disse -Ma per me rimangono dei grossi palloni gonfiati- disse rientrando nella struttura.

Raggiunsi il tavolino che Kelsey aveva allestito nel bel mezzo del nostro immenso cortile e mi sedetti alla sedia accanto alla sua.

-Eccola qui! Sembra passato un secolo dall’ultima volta che ci siamo viste- esclamò sorridente.
-Sarà passata una settimana!- esclamai.
-E lo chiamai poco! È quasi un’offesa alla nostra amicizia.
-Come ho già detto a Charlie, sono stata un po' presa. 
-Oh si, e so anche da chi…- esclamò in tono malizioso  -A tal proposito c’è una cosa che volevo chiederti e mi devi promettere che mi dirai la verità.
-Mi stai facendo preoccupare- dissi -Ok, lo prometto.
-Non è che sotto sotto mi stai nascondendo che fai una threesom con i tuoi bei coinquilini?- domandò seria.
Strabuzzai gli occhi sorpresa dalla domanda -Cosa!?
-Questo spiegherebbe le tue assenze alle nostre uscite e perché passi tutto quel tempo con loro…
-No, assolutamente no!
-Beh ti capirei- disse -Non c’è niente niente di male. Entrambi sono dei bei Gran bocconcini.
-Non facciamo sesso a tre!- esclamai.
-Chi è che non fa sesso a tre?- domandò Nathan che ora era andavano a noi insieme a Matthew.

Rivolsi un’occhiataccia a Kelsey che aveva un sorriso colpevole, poi mi voltai verso il mio interlocutore.
-Non ti riguarda- dissi -e, comunque, non si usa più salutare?

-Ciao Kelsey- esclamò Matthew
-Hey- arrossì lei.
Mathhew guardò Nathan incoraggiandolo a dire qualcosa.
Sbuffò -Bene. Ciao Bionda. Ciao ragione del mio costante mal di testa- esclamò  -Così andava bene?!
-C’è da lavorarci su, ma è già qualcosa suppongo. Dovresti sorridere di più quando saluti qualcuno- dissi.
-vi siete messe a comitato del ballo?!- chiese Matthew.
-Si
-Mi ha costretta lei- esclamai.
-E perché, se posso chiedere?- domandò sempre Matthew.
-Per fare qualcosa insieme dalla quale Lucy non può sottrarsi. È da un po di tempo che non passiamo più del tempo insieme perché lei è sempre impegnata con voi a fare chissà cosa- rispose Kelsey.
Matthew si portò la mano dietro la nuca, nervoso.
Nathan invece non dimostrò neanche un segno di preoccupazione in quella affermazione. Anzi.
-Se vuoi te la restituiamo volentieri- disse -Consideralo il nostro regalo di Natale in ritardo.
Kelsey lo guardò perplesso.
Dovetti subentrare io -Sta scherzando, ovviamente- esclamai -Vero?
Gli lanciai un’occhiataccia.
-Oh si si- esclamò.
Si avvicinò in modo che solo io potessi sentire.
-Ti sembra il caso di trovarti immischiata in questa assurdità con tutto quello che sta succedendo?
-Non è una cosa che…
-Che mi riguarda, si ho capito.
Abbassò lo sguardo
-Hai una bretella del reggiseno abbassata- disse rimettendola al suo posto -Di pizzo e rosso… il colore della passione e della lussuria. Se era in tentativo di provarci con me, non ha funzionato
-Cosa ti fa pensare che io voglia provarci con te?- esclamai.
-Tutte lo vogliono.... e si il doppio senso è voluto.
Sorrise furbo.
Dopodiché Se ne andarono.
-Che cosa sono venuti a fare qui se non hanno preso neanche i biglietti?- chiesi.
-Li ha comprarti Matthew, uno per lui e uno per Nathan- disse Matthew.
Annuii.
-Quindi davvero tra te e Matthew non c’è niente?- chiese.
-Davvero. È un po' come il fratello che non ho mai avuto. Sembra strano a dirsi perché lo conosco da poco… ma e xosi.
-Bene.
La guardai con circospezione  -Come mai me lo hai chiesto?
-Cosi- alzò le spalle.
-Kelsey!?- la canzonai.
- Che vuoi che ti dica, non so neanche io che cosa mi stia succedendo! L’unica cosa che so è che Il cuore mi batte all’impazzata ogni volta che lo vedo.- esclamò.
-Kelsey Paige non ti sarei presa una cotta!
-N, ma che dici io non ho cotte- fece una pausa  -Oddio e se fosse così?!
-SAREBBE una cosa fantastica K. Matthew è un bravo ragazzo- dissi.
-E TU? NESSUN ragazzo in vista?- domandò.
-No, nessuno. Allora quando vogliamo uscire?
-Dipende se tu abbia intenzione di vedere anche Peter oppure no.
Le lanciai un’occhiata di sbieco.
-Credevi che non me ne fossi accorta. Siete i miei migliori amici. Sempre inseparabili sin dalla culla e adesso non fate altro che evitarvi. O meglio tu non fai altro che evitare lui. Che cosa è successo tra voi due?
-No, ma che dici, non ho problemi nel vederlo. Perché mai dovrei averli? E Peter di cui stiamo parlando!
-Sicura?
-Certo.
-D’accordo.  Allora lo scrivo agli altri.

La verità era che non sapevo se la cosa se andasse bene o meno.
Era dalla festa nel bosco che io è Peter non ci parlavamo.
Perché ogni volta che lo vedevo la mia mente tornava al momento in cui le sue morbide labbra avevano toccato occato le mie provocandomi strani brividi lungo la schiena. Il che Re deva tutto imbarazzante.
Quindi avevo preferito evitare di rivolgergli la parola il più possibile.

Molto maturo da parte mia.

Non sarebbe stato per sempre anche se nkn sapevo per quanto altro tempo sarebbe durata questa fase.

Angelic Demon Where stories live. Discover now