Cap 38 | Prima sembrava che ne valesse la pena.

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"Le piaci," le aveva detto Malfoy quella sera prima. "Al mio drago non piace nessuno, ma tu le piaci."

Con questa consapevolezza, Hermione fece un respiro profondo e maledettamente lentamente si avvicinò all'ingresso.

Fece un passo. E poi un altro. Piccoli minuscoli movimenti che la fecero avanzare a poco a poco verso la sua destinazione.

Hermione non poté fare a meno di sussultare quando Narcissa iniziò a ringhiare. Chiuse gli occhi e premette la schiena contro il cancello di ferro più forte che poteva.

Aspettò che Narcissa attaccasse. Aspettò di sentire i denti sulla pelle e gli artigli che le affondavano nelle gambe. Ma non arrivarono mai. Ed Hermione impiegò troppo tempo per realizzare che il rumore che Narcissa aveva fatto non era un profondo ringhio da predatore, ma in realtà era più un suono sordo e schioccante. Non proprio le fusa, ma nemmeno il cinguettio di un uccello.

Hermione aprì lentamente gli occhi e rilasciò il respiro che aveva trattenuto.

Narcissa la stava ancora osservando. I suoi occhi rossi brillavano quasi come torce ardenti nella notte, e il modo in cui inclinava curiosamente la testa di lato non la rendeva meno minacciosa. La faceva solo sembrare ancora più intelligente, come se tutto questo potesse essere un gioco, un modo per giocare con il suo cibo per un po' prima di indulgere.

Il suo istinto di sopravvivenza le urlava contro, ogni muscolo voleva contrarsi e portarla via, farla fuggire, ma stranamente, la voce di Malfoy le risuonava nella testa, guidandola. Incoraggiandola.

"Quindi, per quanto la riguarda, sei sotto la sua protezione. E questo probabilmente ti rende la strega più sicura del paese."

"Lui è... è lì...?" chiese Hermione con un sussurro tremante, sporgendo il mento verso l'ingresso del cimitero. Si schiarì la gola e riprovò. "È lì?"

Sapeva che il drago non poteva rispondere, ma Hermione giurò- maledettamente - che il modo in cui sbuffava e inclinava bruscamente la testa verso il basso come un cavallo suonava terribilmente simile a un ''.

Si avvicinò ancora di più all'ingresso, tenendo la schiena premuta contro il cancello di ferro e ignorando il terrore che continuava a pizzicarle la pelle.

Una fitta ondata di aria calda le colpì il viso quando si trovò accanto al drago. Cercò di mantenere un'espressione passiva e un respiro regolare, ma il cuore le batteva all'impazzata nel petto.

Solo un altro passo. Ancora un passo e avrebbe potuto oltrepassare il drago ed entrare nel cimitero, ma non riusciva a muovere i piedi.

Perché con l'aumentare della temperatura aumentavano anche i ricordi della visione.

Perché mentre veniva premuta contro il cancello di ferro, il ricordo di quando era stata legata ad un palo di legno con le mani legate dietro la schiena tornava inondato.

Perché mentre il calore si irradiava attorno al corpo del drago, i ricordi del fuoco tornavano in vita. Ricordandole cosa aveva provato a morire, cosa aveva provato ad essere legata a un palo ed essere bruciata viva, come sarebbe stata probabilmente la sua morte.

Strinse i denti e cercò di farsi strada a fatica. Ci provò, ma non riuscì a muoversi...

Hermione espirò di colpo, sconfitta, ma proprio mentre decideva di voltarsi e andarsene, il drago indietreggiò. Hermione guardò, un po' stupita, mentre Narcissa si trascinava all'indietro per consentire as Hermione un libero accesso attraverso i cancelli di ferro, senza dover essere troppo vicina alla bestia.

Il drago sapeva che Hermione aveva paura di lei? Sapeva che Hermione non poteva sopportare di starle vicino, e le aveva concesso un po' di respiro di proposito? Voleva che Hermione andasse a confortare Malfoy?

Secrets and Masks | By Emerald_Slytherin.Where stories live. Discover now