Cap 37 | La rivelazione di Medusa.

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Non sapeva cosa fare. Doveva cercare di mantenere Malfoy calmo, di mantenere Medusa vivo e al sicuro, ma Malfoy era così arrabbiato. Era pericoloso, tremava con violenza. Non sarebbe stata sorpresa se avesse lanciato un Avada su Medusa non appena avesse posato gli occhi su di lui.

Raggiunsero il salotto in tempo record. Malfoy spalancò furiosamente le porte, la maniglia colpì l'intonaco mentre si schiantava contro il muro...

Si bloccò quando vide cosa c'era dentro.

Perché al centro della stanza, davanti a un fuoco scoppiettante, legato ad una sedia con le mani legate dietro la schiena, c'era Theodore Nott.

Il sangue colava da un taglio sulla tempia di Nott e la sua guancia sinistra era rossa e contusa. Zabini doveva averlo malmenato un po' mentre aspettava l'arrivo di Malfoy.

Nott sorrise malizioso quando vide Malfoy, fece anche un piccolo cenno di assenso come se fosse tutto normale.

La pelle di Malfoy divenne più pallida di quanto Hermione l'avesse mai vista. "Tu?! Sei tu la fottuta spia?!"

"Salve, governatore", annuì Nott con un leggero accento londinese nativo. "Perché ci hai messo così tanto tempo? Un tizio una volta mi ha raccontato una barzelletta su un leader che era arrivato in ritardo alla sua riunione. Ora aspetta un attimo, come iniziava... oh sì! Quindi c'è questo grande, vecchio e brutto tiranno che imposta questa trappola..."

Prima che Nott potesse rivelare la battuta finale della sua battuta, Malfoy si precipitò attraverso la stanza e gli diede un pugno sulla mascella.

"Tu, piccolo stronzo traditore!" Malfoy afferrò il colletto di Nott con una mano e gli diede un pugno con l'altra, la forza dietro il colpo fece scattare la testa di Nott di lato. "Ti ucciderò!" Un altro pugno. "Non mi importa del Signore Oscuro, ti ammazzo io stesso, cazzo!"

Zabini agganciò le braccia attorno alla vita di Malfoy, e mentre cercava di trascinarlo all'indietro, Hermione si incuneò tra Malfoy e la sedia e gli spinse il petto con tutta la forza che aveva.

Malfoy iniziò una lotta furiosa. Era alimentato dalla rabbia. Gli strati di tradimento e di dolore alimentavano i suoi muscoli come uno steroide per renderlo forte in modo quasi disumano. E nel frattempo, mentre Hermione e Zabini lottavano per trascinarlo via e Malfoy lottava per sferrare un altro pugno, Nott si limitava a ridere, mostrando le gengive e i denti intrisi di sangue e sorridendo come se avesse vinto una sorta di premio.

"Cazzo amico, è davvero così che inizierai l'interrogatorio?" Nott ridacchiò mentre sputava un po' del suo sangue sul pavimento. "Dai. Prima lubrificami un po'. Fammi spaventare. Fammi venire voglia di confessare. Non andare dritto all'asciutto."

"Non è il momento di scherzare, Theodore!" Zabini sibilò a denti stretti, usando tutto il suo peso per tirare indietro Malfoy. "Questo non è divertente-"

"Oh, è un po' divertente."

"Stai zitto, cazzo, Theo!" Hermione girò la testa quel tanto che bastava per guardare torva oltre la sua spalla. "O Medusa! O come cazzo ti chiami!"

"Oh, lei parla!" Il volto di Nott si illuminò di eccitazione. "La mia compagna di crimine! La Thelma per la mia Louise! La Bonnie per il mio Clyde!"

Il movimento di Malfoy iniziò a rallentare. Le sopracciglia di Hermione si aggrottarono, "Sapevi che ero Lilith?"

"Sì," rispose Nott, arricciando le labbra attorno alla "S" per farla risaltare. "L'ho capito qualche mese fa. Sei stata catturata e poi all'improvviso le riunioni si sono interrotte. E poi qualcun altro ha iniziato a indossare la tua maschera. Non sono il serpente più brillante nell'erba, ma anch'io potrei mettere insieme i pezzi. È bello conoscerti finalmente come si deve, tesoro."

Secrets and Masks | By Emerald_Slytherin.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum