CAPITOLO XXXIII

8.9K 598 205
                                    

Harry's pov

"Dai Harry in piedi, veloce."

Una voce stridula mi svegliò. Aprii piano gli occhi e guardai l'orologio di fronte a me che segnava le 10 del mattino.

Mi voltai poi verso la voce che mi aveva tolto dal mondo dei sogni.

"Buongiorno Louis."

"Buongiorno bambolina."

Levai le coperte dal mio corpo e dissi a Louis di uscire.

"Va via Lou."

"Perché?"

Guardai i miei piedi e a metà strada c'era un ostacolo ben evidente.

L'erezione mattutina è sempre stato un problema per me, non sopporto che Lou mi veda in queste condizioni. È raro che lui si svegliasse prima di me ma quando capitava era sempre imbarazzante.

"Perché sì Lou.. per favore."

Mi misi a pancia in giù e frignai con la testa nel cuscino.

"Harry è normale avercelo eretto appena svegli lo sai."

Sbuffò e si sedette sul mio sedere massaggiandomi la schiena.

"Lou lo sai che mi imbarazzo, mi lasci da solo un attimo?"

"Tu pensi davvero che io ti lascio fare una sega? In mia assenza per giunta?"

Sbuffai e levai Louis dal mio culo alzandomi.

"Non mi seguire."

Sbuffai per la seconda volta vedendolo dietro di me come se fosse la mia ombra.

"Vestiti, stiamo uscendo."

Mi lavai velocemente e mi vestii, ovviamente l'erezione lì sotto ancora si faceva vedere.

Alle 12 eravamo già in taxi pronti per andare dalla mamma di Louis.

"Sei felice di rivedere la tua famiglia Lou?"

"No."

"Perché siamo venuti allora?"

"Volevo farti capire che ci tengo davvero a te."

Sorrisi e guardai fuori il finestrino, New York è meravigliosa.

L'ho sempre amata.

"Sono 37 dollari signore."

Louis pagò il taxista e dandomi la mano entrammo nel palazzo altissimo della famiglia Tomlinson.

Ero agitato ma nemmeno troppo.

Johanna ci accolse sorridendo e io feci lo stesso.

C'erano una cosa come 20 persone in quella fottutissima casa.

"Oh emh salve."

Ero imbarazzato e l'agitazione era cresciuta.

Vidi Louis infuriato con la madre che si sforzava di sorridere.

Dove mi hai portato brutta testa di cazzo?

"Ciao tu devi essere Harry, che bello, finalmente Louis ci ha fatto conoscere qualcuno dopo Nick."

A quel nome mi si bloccò il respiro e sbiancai.

Ebbi un flashback lungo 1 minuto intero, tra Nick che arrivava a casa nostra, Louis che diceva di amarlo ancora, il giorno che lo incontrai a quel pub a 15 anni e via dicendo.

Louis mi prese la mano e mi accompagnò da due bambine piccole.

"Ciao Harry, io sono Phoebe."

L'altra ragazzina scappò via ridendo.

In casa Tomlinson sono tutti fuori di testa.

"Ciao principessa."

"Lou mi sei mancato."

"Anche tu bimba."

Ci rimasi male per quel nomignolo.

Ero io il suo bimbo.

"Vado al bagno Louis."

"Okay H."

La nonna di Louis si offrì di accompagnarmi e le sorrisi grato quando mi indicò la porta.

Erano tutti così invadenti.

Dopo essere entrato in bagno mi sciacquai le mani e mi sistemai i pantaloni.

Si vedeva il bozzo che era lì da stamattina.

Decisi di fare uno scherzetto al mio ragazzo.

Mi spogliai tenendo le mutande addosso. Subito dopo gli mandai la foto e mi rivestii velocemente. (foto come copertina)

Uscii dal bagno e feci l'occhiolino a Louis che sembrava non capire.

Gli mimai con le labbra 'guarda whatsapp' e così fece.

La sua faccia fu qualcosa di epico.

Avrei voluto fotografarlo e mettere la foto come sfondo del telefono, dell'ipad, del computer e di stamparmela pure. Mi arrivò un messaggio e con un ghigno lo visualizzai.

Da Daddy:

"Sei un fottuto bastardo."

A Daddy:

"Un bacio x."

Louis mi guardò male per poi essere chiamato dal padre e allontanarsi dal salottino.

Io invece salutai e conobbi tutte le persone presenti.

Ero stremato ma mi svegliai vedendo l'erezione di Louis da 100 metri di distanza.

Che il gioco abbia inizio.

Note Autrice: Non so quando continuerò e se lo farò, sono calate le visualizzazioni, comunque vi amo sempre. Voglio almeno 180 votii

Sorry dad.[LS]Where stories live. Discover now