CAPITOLO XLV

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Louis's pov

Harry era andato via.

Chi non se ne va da me?

Un ragazzo pazzo, idiota, bipolare, stronzo e perennemente incazzato.

Ero riuscito a trovare l'amore della mia vita.

Dannazione a me.

Il giorno che tornammo da New York dovevo vedere Nick per riferirgli che avrei chiesto ad Harry di sposarci.

Per dirgli di sparire dalla nostra vita.

Ma non ebbi tempo. Non ebbi forza.

Sono sempre stato spaventato dall'abbandono della gente.

Mio padre abbandonò me e la mia famiglia dicendo che doveva partire per lavoro non tornando mai più.

Lottie, la mia sorella con cui avevo più rapporto, si trasferì a Seattle con il ragazzo 30enne.

Mia madre stessa mi aveva praticamente abbandonato trasferendosi a NY senza dirmi nulla.

Io sto male.

Tornai a casa amareggiato, non con Harry.

Con me stesso.

Provai a chiamare Harry ma mi diedi del coglione da solo sentendo la suoneria e ricordandomi che lui aveva lasciato il telefono in casa.

Preso dalla curiosità sbloccai il suo iphone e la prima cosa che mi ritrovai fu una nostra foto fatta all'inizio del nostro rapporto come sfondo della home.

Sorrisi involontariamente e mi morsi l'interno della guancia costringendomi di non piangere.

Aprii la galleria e andai alle prime foto.

C'erano mie foto fatte di nascosto mai viste prima.

Alcuni screen dei nostri messaggi dove gli dicevo che mi stavo innamorando di lui.

C'era anche un video che mi fece quando cantavo sotto la doccia dopo una delle volte che invece di scopare facemmo l'amore.

Sorrisi a quel ricordo, fu uno dei giorni più belli della mia vita.

Vedere Harry così felice e calmo mi riempì il cuore di gioia.

Dopo qualche foto notai una foto del suo braccio con delle cicatrici che sembravano tagli.

Harry si tagliava e io non ne sapevo nulla.

Mi maledissi da solo e continuai a scorrere la sua galleria finché non arrivò una chiamata da parte della madre.

Impaurito risposi e tirai un sospiro di sollievo quando sentii la voce di Harry.

"Pronto sono il proprietario del telefono, chi parla?"

Harry non ricordava di aver lasciato il telefono a casa nostra e attaccai trovando questa cosa a mio favore.

Corsi letteralmente fuori casa e presi un grande mazzo di rose per poi dirigermi fuori casa di Anne.

Suonai la porta e mi morsi il labbro aspettando che qualcuno aprisse.

La giovane donna mora mi aprì e il suo sorriso apparì sulle labbra vedendomi così emozionato.

"Mamma chi è?"

La voce di Harry mi provocò un brivido e mi sistemai i capelli prima che la madre disse.

"Una visita per te."

Sentii Harry scendere le scale saltellando come al suo solito e lo vidi davanti la porta dopo pochi secondi.

"Ciao Haz."

"Hai il mio telefono?"

"Emh sì, tieni."

Glielo passai e lui dopo averlo preso mi chiuse la porta in faccia.

Sbiancai e rimasi per qualche secondo a bocca aperta.

Risuonai e non ottenni più risposta.

Una lacrima solitaria mi bagnò il viso e dopo aver appoggiato il mazzo di fiori a terra mi girai e tornai a casa mia.

Mi rinchiusi in casa per giorni interi aspettando solo una chiamata di Harry che però non arrivò.

È un addio Haz?


Note Autrice: Mi rendo conto che è corto, ma non mi cagate più, le visualizzazioni, i voti e i commenti si sono abbassati tantissimo e mi dispiace tantissimo. Continuo ad almeno 200 voti e 50 commenti. Vi ano sempre e comunque.

Sorry dad.[LS]Where stories live. Discover now