CAPITOLO LXIII

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Ok sono una brutta persona, ma vi giuro su dio che ho pensato a come continuare il capitolo per tutto questo tempo che sono sparita, e comunque per la cronaca la fine non è lontana e mi dispiace un sacco per questo, sono cresciuta con voi, e per quanto questa storia sia piena di commenti paragonabili a mezze bestemmie sono tutti commenti che mi hanno fatto un piacere immenso, vorrei ringraziare tutte quelle che sono arrivate a questo capitolo, perché mi avete sopportata e supportata per ben un anno che scrivo, un anno con mesi di assenze, capitoli corti e di passaggio, capitoli brutti e pieni di lacrime, e poi anche capitoli belli perché insomma un po' di dolcezza la dovevo mettere, non vi rompo più il cazzo e godetevi questo capitolo, è dedicato ad ognuna di voi!

Louis voleva sposarmi, lui mi avrebbe chiesto di sposarci, di nuovo.

Non su un aereo, non per disperazione, lui l'avrebbe fatto perché mi ama, perché ama me e il piccolo Ted nella mia pancia.

Ok Ted non è un bel nome per un bambino ma ancora non ne abbiamo parlato.

Tralasciando il nome, sono sconvolto, sono riuscito a distruggere tutto ciò che aveva in serbo per me, ci sono riuscito preferendo un mio ex a lui, mettendomi nei suoi panni mi sento un essere davvero orribile.

Scendo dal letto e mi dirigo in salotto velocemente.

"Louis sei sveglio?"

"Hazzy."

Hazzy?

"Louis?"

"Hazzy succhia cazzi."

Spalanco la bocca e lo guardo sconcertato.

"E chiudila per una volta quella bocca."

"Louis che cazzo stai dicendo?"

"Domani me ne vado Har."

"Che vuol dire che te ne vai?"

"Me ne vado lontano da te, vado a New York da Nick e mia mamma, tu non mi meriti, tu mi fai solo stare male."

Lo vedo accoccolarsi su se stesso e singhiozzare silenziosamente.

"Sei ubriaco."

"Ti ricordi quando ti dissi che sono ubriaco di te da anni?"

"Sì, me lo ricordo."

"Sai, in realtà è vero, sono ubriaco di te, ma sai un'altra cosa? Che in realtà l'alcool non è una cosa positiva, pensaci, fa ingrassare, fa vomitare, fa male al fegato e fa esternare tutti i sentimenti che provi, e tu Harry fai praticamente tutto ciò che una bottiglia di alcool fa, tu mi fai male, mi fai male sia al fegato che ai polmoni che al cuore che a tutte le mie ossa, tu fai male dappertutto, mi fai male quando non ci sei e quando ci sei, mi fai male quando mi guardo con quei fottutissimi occhi, mi fai male quando mi baci, mi fai male quando preferisci un altro a me, mi fai sempre male perché ti amo e l'amore fa schifo, a me non piace l'amore Harry, a te piace?"

Sento parola per parola tutto il discorso di Louis, mi manca il respiro e mi scende qualche lacrima, la voce stanca e strascicata del mio ragazzo mi distrugge e la colpa è solo la mia.

"A me piace l'amore Louis, non parlare di dolore, non stai male quando ti bacio amore mio, riconosco che hai qualcosa lì dentro che fa confusione, ma non per forza è "male", avere dei sentimenti e riuscire ad esternarli non è da tutti, ad esempio tu non mi dici mai in faccia come stanno le cose, esci, ti ubriachi, torni e a quel punto riesci a dirmi tutto ciò che ti senti."

"Harry, io avrei chiesto di sposarci, ma tu hai preferito Tom, perché hai preferito lui?"

"Sai benissimo che preferisco te a qualunque persona esista sulla faccia della terra."

"Dimostramelo."

"Ora?"

"Ora!"

Mi spoglio velocemente dal pigiama e spoglio con la stessa velocità anche lui, lo faccio eccitare leccandogli i capezzoli e passando quasi subito alla sua asta.

Quando é ubriaco è più facile farlo eccitare, ma viene anche prima.

Mi siedo sopra di lui, sul "letto" che aveva creato usufruendo del divano in salotto.

Scendo sulla sua erezione con una calma straziante e saltello lentamente e con calma, guardandolo fisso negli occhi, provando a leggere tutto quello che prova adesso.

In poco i suoi occhi divengono lucidi e più chiari, per l'eccitazione le sue guance sono più rosse ancora rispetto al colore che aveva a causa del freddo e di un bicchiere di vodka di troppo.

Vado poi più veloce e lo vedo buttare la testa all'indietro, sento le sue mani dappertutto, sento inoltre le famose "farfalle nello stomaco".

Viene, come previsto, molto presto, ma non mi importa.

Viene con un orgasmo potente e con un gemito talmente tanto roco che vengo anch'io sui nostri stomachi.

"Sì Louis, io vorrei davvero sposarti." 

Sorry dad.[LS]Where stories live. Discover now