CAPITOLO XXXVIII

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ALLORA, SONO LE DUE DI NOTTE (o mattino idk) E AGGIORNO SOLO PERCHÈ VI AMO FOTTUTAMENTE TANTO CIAO.

Harry's pov

Una fottutissima settimana senza aver visto, sentito o/e toccato il mio ragazzo.

O forse ex.

Ero rimasto a casa di Niall tutti i 7 giorni.

Ma intendo letteralmente tutti i 7 giorni, 24 ore su 24 in quella abitazione.

Era una fortuna che abitasse con Liam ed ero ancora più fortunato che per pura casualità il mio amico era partito per andare dalla sua anima gemella a qualche km da Londra.

Ero diventato pazzo in quella casa.

Più di quanto già sono tra parentesi.

Avevo voglio sempre di qualche cibo inconsueto.

La notte mi svegliavo con i pensieri fissi sul cibo.

Avevo più voglia di nutella che di Louis e non sto esagerando.

Era come se volessi disperarmi sul cibo, o almeno Niall mi disse così.

Dopo 7 sere insonni mi ritrovavo in cucina alle 3 e mezza del mattino a cercare qualcosa nel frigo.

"Harry, dannazione la prossima volta paghi tu la spesa."

Risi vedendo Niall in un delizioso pigiama rosa con gli occhi gonfi e i capelli terribilmente in disordine.

"Sì amico, anche perché non ci sta mai un cazzo qui."

"Il frigo non si riempie da solo."

Gli sorrisi e lui ricambiò.

Ero felice di aver continuato l'amicizia con Niall. Abbiamo fatto sesso e lui non si è imbarazzato a parlarmene e a chiarire la situazione.

Ha capito che era un momento difficile, avevamo bevuto e non sapevamo che fare.

Non mi sentivo nemmeno più in colpa per averlo fatto.

Louis può e io no?

Louis mi manca comunque.

È un bastardo non lo nego, ma sono veramente forti i sentimenti che provo verso quel ragazzo e averlo così lontano è sempre una difficoltà gigante.

"Non pensarci."

Ecco perché amavo, come amico ovviamente, Niall.

Capiva immediatamente cosa pensavo.

Solo lui, Louis e spesso mia mamma riuscivano a comprendermi.

"Mi manca da morire, Nì."

"Allora vai da lui dannazione, cosa stai a fare qui alle 4 del mattino con il frigo aperto e un pigiama terribile?"

"Primo non sono ancora le 4, secondo il pigiama che indosso è tuo, terzo il tuo pigiama è molto più brutto del mio."

"Harry sai che non è questo il punto, non puoi stare senza Louis e lui tantomeno non può stare senza te."

"Non mi ha fatto nemmeno una telefonata."

Lo dissi deluso e triste, un senso di nausea si impossessò di me e un buco nello stomaco sembrava volesse uccidermi.

"Ci mancherebbe demente! L'hai lasciato lì e te ne sei andato come uno stronzo con la persona con cui l'hai tradito."

"È LUI IL FOTTUTO STRONZO."

Niall dalla parte di Louis? Seriamente?

Ora sarei io il bastardo?

"Vai da lui, vedi cosa ti dice, se è felice di vederti dopo ciò che hai fatto, amico, non fartelo scappare."

"No Niall; non gli andrò più dietro ok? Sono stanco. Lui si sarebbe visto con Nick. Lui mi tradisce. Mi insulta. Mi picchia. Mi stupra pure e mi sono stancato."

"Chi è adesso Nick?"

"Siediti, ci aspetta una lunga notte."

Niall quasi mi avrebbe ucciso a questa affermazione ma lo fece.

In silenzio si sedette e ascoltò per tutte e due le ore ciò che avevo da dirgli.

Tra una merendina e l'altra alle 5.30 del mattino avevo finito di raccontare la storia che mi ha rovinato o migliorato la vita, ancora non lo so.

"Louis è uno stronzo. Ma l'hai scelto tu tutto questo. Che credevi? Che il tuo dominatore fosse cattivo a letto e l'uomo da sposare il giorno? Harry sai quanto ti sono vicino e sai anche che lo sono e sarò per sempre ma Louis è così e se non l'accetti significa che non lo ami."

Un conato di vomito mi perforò la gola e velocemente andai in bagno a rigettare tutta la disperazione e la tristezza che i ricordi mi avevano creato.

Io amo Louis. Lo amo da morire.

"Harry cazzo, che succede?"

"Niall portami da Louis, portami a casa mia."

"Non sono nemmeno le 6 del mattino."

"Per favore."

E con questo faccino dolce che mi ritrovo riuscii immediatamente a farmici portare.

Alla fine arrivammo davanti al portone di casa Stylinson alle 6 e qualche minuto.

Presi le chiavi dalla mia tasca e aprii la porta.

La scena che mi si presentò davanti era incredibilmente brutta.

La casa era un devasto.

C'erano i miei vestiti sparsi dappertutto. Sigarette spente a terra. Il divano rigirato. La tv rotta. E cibo spazzatura dappertutto.

Ma ciò che mi spaventò erano le centinaia di bottiglie vuote di alcool, birra, vodka, whisky, liquori, rum e non so quanta altra roba.

Velocemente salii le scale e trovai Louis al computer con i miei vestiti intorno e le mie foto stampate e attaccate al muro.

Tutto ciò era terribilmente inquietante.

"L-Lou?"

Lui sgranò gli occhi guardandomi e poi cominciò a parlare da solo.

"Smettila Louis. Harry non è qui te lo stai immaginando."

"Ehi sono qui davvero."

Lui si alzò e si avvicinò a me.

Allungò il braccio e prima di sfiorarmi sussurrò.

"Ti prego non sparire."

Chiuse gli occhi e con un dito mi toccò il braccio destro.

"Louis sono qui. Sono io."

"Cazzo piccolo sei tornato."

Si buttò ai miei piedi e abbracciò le mie gambe piangendo.

Mi si strinse il cuore vedendolo in quelle condizioni.

Mi abbassai verso di lui e lo strinsi a me.

"Sono qui ora, sono qui."

Singhiozzò per un tempo indeterminato e gli accarezzai piano la schiena.

"Ti amo Harry. Ti amo così tanto."

Non ne sono sicuro Louis, non proprio, ma ne parleremo quando sarai sobrio.

Io anche ti amo comunque.

Ti amo sempre.

Ti amo da sempre.

Ti amo per sempre.


Note Autrice: La felicitaaaa' nananana aaaa la felicitaaaaaa'. Ok stop. Una bella buonanotte a tutte voi e che gli insulti siano sempre a vostro favore ahah, seriamente sono pronta emotivamente a sentirmi bestemmie e parolacce varie. Comunque per chi non avesse visto il selfie del capitolo precedente scrivetemi su twitter sono @tovmlinsonaf e ve lo mando suuubito, vi ano baci.

Sorry dad.[LS]Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα