CAPITOLO XXXIV

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Harry's pov

Non sono un ragazzo che mangia tanto.

Non amo farlo soprattutto davanti alla gente ed essendo sempre con Louis capita poco che io mangi tanto.

Ma dannazione, Johanna faceva delle cose troppo buone, sono riuscito a mangiare un piatto di pasta al pesto, un hamburger con le patatine e anche il gelato, ovviamente fatto tutto da lei. Sì, anche il gelato.

Ero pieno, sarei potuto scoppiare a momenti.

"Har mangi molto?"

La mamma di Louis dicendo questo mi fece apparire del rossore sulle guance e in silenzio abbassai lo sguardo.

"A volte sì."

Lo sussurrai piano e lei rise.

Stava ridendo di me?

Louis cambiò discorso e lo ringraziai mentalmente per questo.

Verso le 4 e mezza del pomeriggio tornammo a casa.

Mai più.

Mi sentivo così fuori posto.

"Ti sei divertito bimbo?"

"Sì tu?"

Ops ho appena detto una cazzata.

"Sì."

Probabilmente l'ha detto anche lui.

"Menomale."

Mi avviai in camera e mi levai la maglietta cercandone un'altra nell'armadio.

"Harry ti sei ingrassato."

Mi morsi il labbro e guardai istintivamente la mia pancia.

"D-davvero Lou?"

"Un po'."

Pugnalata al cuore.

Ora oltre ad essere brutto sono anche più grasso?

Mi scese una lacrima che prontamente mi asciugai.

"Mi metterò a dieta."

"Sì forse è meglio."

Mi girai e Louis mi sorrise prima di andare via.

Che grandissimo pezzo di merda.

La solita tristezza tornò a farmi visita e velocemente andai in bagno chiudendomi dentro.

Ero ancora senza maglietta perciò mi guardai la pancia e i fianchi dallo specchio.

Era vero. Ero più grosso.

Ero più brutto.

Mi misi una mano nei ricci e mi morsi forte il labbro inferiore.

No Harry, non piangere.

Sei forte.

Alzai lo sguardo e mi guardai dentro gli occhi.

La testa stava per scoppiare.

Louis bussò alla porta più di una volta ma il rumore mi sembrava lontano.

"Harry stai bene?"

"Vai via."

Lo sussurrai piano ma lui riuscii a sentirmi.

"Aprimi la porta dai bimbo."

Gli aprii la porta e lo guardai.

"Ho detto che te ne devi andare."

"Attento a come parli Harry."

Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.

Lui si sedette sul letto e mi fece segno di avvicinarmi.

Come uno stupido lo feci e in pochi secondi lui riuscii a farmi mettere sulle sue gambe.

Ero a cavalcioni su di lui e ci guardavamo negli occhi.

Iniziai a piangere istericamente e poggiai la testa nell'incavo del suo collo.

Mi hai distrutto Louis.

Ma non smetterò mai di amarti.

Note Autrice: Non l'ho riletto scusate gli errori. Continuo ad almeno 100 commenti e 100 votii.

Sorry dad.[LS]Where stories live. Discover now