CAPITOLO XXXVI

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Harry's pov

Mi risvegliai in bagno.

Che schifo, cristo.

Mi alzai piano ma la testa mi girò vorticosamente e mi dovetti risedere un attimo.

Dopo qualche minuto mi sciacquai il viso e poi mi avviai in camera.

Louis era lì, con il suo telefonino in mano che se la rideva non so nemmeno per cosa.

Dannazione ho dormito in bagno e lui non mi chiede nemmeno come sto?

"Ciao Harry, è inutile che fai quella faccia da prima donna."

Spalancai la bocca e lo guardai infuriato.

"Prima donna? Eri sveglio e mi hai fatto dormire in bagno!"

"Sembravi così sereno."

Risi per finta, facendoglielo capire, e mi spogliai dal pigiama.

Cercai nell'armadio qualcosa di pulito e mi rinchiusi, di nuovo, in bagno per lavarmi e cambiarmi.

Dopo poco più di una mezz'oretta riuscì di nuovo e il mio ragazzo era sempre nella stessa posizione.

Era bellissimo.

Con la luce del telefono puntata sul volto gli faceva gli occhi ancora più belli e quando rideva per qualche cazzata che gli avevano scritto, sicuro Zayn, avevo voglia di saltargli addosso e baciargli quelle labbra così meravigliose.

"Harry smettila di fissarmi."

Colto sul fatto arrossii e abbassai lo sguardo.

Cazzo.

"Sc-scusa."

Mi voltai e mi osservai nello specchio lungo dell'armadio.

Riuscivo a vedere completamente il mio riflesso.

Dannazione avevo delle gambe gigantesche.

"Sei bellissimo Harry."

Delle mani, non mie, si posizionarono attorno alla mia pancia e appoggiò il suo mento sulla mia spalla.

Continuammo per qualche secondo ad osservarci allo specchio, sembrava tutto così normale.

Ma non lo era.

Non lo è mai stato.

Mi morsi il labbro e abbassai lo sguardo verso le sua mani.

*Flashback*

"Sei solo un fottuto gay ciccione Styles."

Mark mi seguiva con della farina nella mano.

"Smettila di seguirmi."

(Correvo verso non so dove, ho sempre avuto attacchi di panico e correre non è mai stato il mio asso nella manica.)

"Frocio, sei solo uno stupido grasso."

Piansi forte dopo quegli insulti.

Mi fermai e aspettai che Mark facesse ciò che voleva fare.

E così fece.

Mi riempì di farina, anche nelle mutande. Mi picchiò. Mi insultò e solo dopo un'ora di torture scappò via.

Avevo solo 15 anni.

L'attacco di panico arrivò subito dopo e poi svenni. Dopo quel momento non ricordo più niente.

*Fine flashback*

"Ehi piccolo perchè piangi?."

Louis mi fece voltare e mi strinse tra le sue braccia.

Che bipolare del cazzo.

Continuai a sfogarmi tra le sue braccia per qualche minuto.

"Devo andare in bagno Lou."

Lo sussurrai piano quasi potesse capire cosa volessi fare.

"Vai."

Mi chiusi nel bagno per la terza volta quella mattina e mi chinai sul water dopo aver alzato la tavoletta.

Devi essere bello per Louis.

Devi essere perfetto agli occhi di Louis.

Infilai due dita in mezzo alle labbra e vomitai.

Iniziai a singhiozzare mentre facevo quello che mi ero giurato di non fare mai più.

Sei solo un falso Harry.

Piansi più forte e dopo poco sentii Louis bussare alla porta.

"Harry mi apri?"

Era per caso allarmato?

"A-aspetta."

Mi lavai la bocca e mi sciacquai il volto.

"Apri questa cazzo di porta."

Spaventato aprii la porta e lo guardai.

"Cos'hai fatto Harry?"

"Io? La pipì."

Ebbi un lampo e mi ricordai che non avevo scaricato ciò che avevo rigettato poco prima.

Mi avvicinai al water e feci per scaricare ma lui arrivò prima di me e vide che non era urina quella nel water.

"Harry.."

Era dispiaciuto? Gli facevo pena?

Ecco cosa faccio alla gente. Pena. Faccio pena.

"Io non voglio più essere grasso."

Lo mormorai e guardai subito dopo la mia pancia.

"Vai sul letto subito. Spogliati e mettiti a 90."

Cazzo.

Mi avviai in camera e mi levai i vestiti che solo poco prima indossai.

Mi misi a pecorina e chiusi gli occhi.

"Sei così cattivo bimbo."

Mi morsi il labbro e aprii gli occhi.

Cercai di reprimere le urla e le lacrime. Ma dei piccoli singhiozzi uscirono dalla mia bocca.

"Oh no bambolina, non piangere."

Mi strinse una natica e poi ci lasciò una forte sculacciata.

"Sc-scusa daddy."

Lui rise forte e rifece lo stesso movimento ma sull'altra natica.

Sono così sbagliato.

Così stupido.

"Non preoccuparti principessina. Ti amo tanto."

"Ti amo anch'io daddy."

E appena finii la frase lui mi lasciò un'ultima sculacciata.

"Vestiti, dobbiamo andare a fare colazione."

Così stupido.


Note autrice: ce l'ho fatta, povero Harry. Continuo a 200 voti e 100 commenti. Vi ano.

Sorry dad.[LS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora