CAPITOLO 4 - YURI VASLOV

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Yuri Vaslov era uno scienziato russo fatto espatriare negli Stati Uniti nel 1970 dall'intelligence americana. Le sue competenze erano particolarmente adatte ai programmi di esplorazione della Nasa, e nel 1974 fu ingaggiato per la gestione ed implementazione dei protocolli del programma SETI.

Dopo solo due anni di collaborazione però, venne allontanato per divergenze con la direzione.

Sulla soglia dei cinquant'anni e solo, decise di ritirarsi a vivere in una specie di piccola e modesta casa sulle colline californiane nei pressi di San Francisco.

Era un uomo magro ma in forma, stempiato con baffi folti e capelli castano chiari. Indossava degli occhiali dalla sottile montatura di metallo dorato in perfetto stile anni '70 e le sue guance erano leggermente incavate. Gli occhi verdi completavano il suo aspetto tipicamente russo.

Quando la Voyager 1 partì, lui era immerso nei suoi pensieri durante una delle sue consuete lunghe passeggiate tra i filari di vitigni californiani dei suoi vicini agricoltori.

Una tenuta gli era particolarmente cara, a causa della bella vista che regalava sulle colline, era quella dei Callaghan.

Impiegò poco tempo per diventare amico dei Callaghan, i quali prendendo a cuore la sua situazione di espatriato lo aiutarono coinvolgendolo in varie attività nella gestione dei vitigni e nella produzione del vino, un eccellente cabernet.

E così lo scienziato russo si ritrovò a lavorare come viticoltore, e la cosa non gli dispiaceva affatto.

Apprezzava molto quando a fine giornata, dopo ore di duro lavoro sotto il sole californiano, la signora Callaghan lo invitava a cena insieme al marito e al resto dei lavoratori.

Le chiacchiere e le discussioni che si sprigionavano davanti ad ottimi piatti ben realizzati ed innaffiati ovviamente con del buon vino, portavano la sua mente in uno stato di pace e serenità mai provato prima.

L'ambiente in cui si trovò catapultato senza volerlo, ma solo determinato dal caso, alla fine lo conquistò regalandogli i migliori anni della sua vita.

Dimenticò quasi del tutto il suo passato da ricercatore, ma ovviamente come sempre accade in questi casi, la scintilla della conoscenza, la curiosità di saperne sempre di più, rimasero intatte nel suo animo, anche se sopite.

Nell'autunno del 1979 nacque Cristopher, primogenito dei Callaghan, e fu una festa.

Negli anni che seguirono si instaurò subito un ottimo rapporto tra Cris e Yuri, lo "zio" straniero che tutto sapeva, o quasi.

Il bambino dimostrò fin dalla prima infanzia di avere un acume straordinario e una predisposizione agli studi. Sempre più spesso col passare del tempo i due si dilettavano in lunghe conversazioni che generalmente vertevano su temi scientifici o addirittura filosofici. La cosa faceva piacere ai Callaghan anche se in cuor loro sapevano che l'influenza di Yuri stava allontanando loro figlio dall'attività di famiglia. Si dissero che probabilmente questa indole sarebbe affiorata prima o poi e la presenza di Yuri non aveva fatto altro che amplificare la passione di Cris per le materie scientifiche.

"Zio Yuri, mamma mi ha detto che tu parlavi alle stelle, è vero?"

"Tua mamma esagera sempre Cris, hai 10 anni ormai, dovresti saperlo... però in un certo senso ha ragione"

"E cosa ti dicevano?"

"Purtroppo nulla. O meglio, nulla di quello che mi aspettassi. In ogni caso sappi che le stelle ci parlano e ci dicono tante cose. Sono come esseri viventi, hanno una vita propria, si evolvono e poi tristemente decadono fino a morire, proprio come noi esseri umani".

E venne il giornoWhere stories live. Discover now