My Love

-PROLOGO-

Sto passando una giornataccia ecco qualè la verità.

Non ci sto capendo più nulla, è tutto così sfocato mi sembra di rivivere ogni giorno lo stesso loop, la nonna non sta bene, i medici dicono che potrebbe non arrivarci questa volta a domani, e io che sto facendo? Assolutamente niente sono qui, sdraiata sul mio letto girata su un fianco piangendo, ormai sono abituata, ogni mattina i miei genitori mi ritrovano così.

<<Ei luna, posso entrare?>> è la mamma lo capisco

<<Si mamma vieni>> così fa il suo ingresso con Luis in braccio, il mio piccolo Luis, purtroppo lui non sta capendo niente, non capisce perché ogni giorno piango e non voglio vedere nessuno , è piccolo mi dispiace perché è tutta la mia vita, ma non capirebbe, almeno non subito non qui non ora...

<<Amore, che ne dici se vai dalla nonna?>> non riesco, non voglio vederla pallida distesa su quel letto orribile dell'ospedale, con dei macchinari che l'aiutano a respirare, non riesco.

<<M-mamma, non riesco, lo sai ci provo e ci riprovo ma non riesco ad entrare, mi fa un male terribile vederla in quello stato>>. la mamma sospira, ma io non la guardo perché so che cederei l'ennesima volta, come sempre.

<<Ei lulù ascolta, ti amo lo sai questo, tu e Luis siete tutta la mia vita, ma sai che se non vai a salutarla te ne pentirai, la nonna non sta bene Luna, potrebbe non arrivare a questa sera, sa quanto soffri, credimi. Ma vuole vederti, oggi mi ha chiesto se potessi passarla a salutare per l'ultima volta, gli manchi>>. mi manca anche lei, e lo sa benissimo, è stata come una mamma per me la mia cara nonnina, e non appena mi giro per guardare la mamma noto che piange e tutto questo mi distrugge.

<<Daccordo mamma, ci andrò domani mattina, te lo prometto>> e mi sorrise, quel suo sorriso che amo perché mi scalda ogni volta il cuore, non appena detto tutto questo si alza e se ne va, come fa sempre.

È sabato mattina, il grande giorno oggi andrò a trovare nonna.

<<Ciao zia Margaret>> si voltò appena sentì la mia voce, senza alcuna esitazione corse da me e mi abbracciò più forte che poteva, lei era la mia zia preferita, mi ha sempre trattata come una figlia non come una nipote.

<<Ciao scoiattolina, sei qui per la nonna?>> ma lei sapeva che era così non risposi annuì solamente e questo bastò per fargli capire ogni cosa.

<<Ti aspetta, va da lei. Ti voglio bene scoiattolina mia>> e mi abbracciò, mi diede la forza necessaria per entrare in quella stanza dalla mia vita, dal mio pezzo di cuore.

Entrai

<<Moon, sei tu?>>la nonna Caterina mi ha sempre chiamato moon, semplicemente perché la luna era il suo porta fortuna, io ero il suo portafortuna.

<<Ciao nonnina,si sono io>> mi accomodai vicino a lei, e senza alcun preavviso mi prese la mano e mi attirò a sé. E iniziò fin da subito a parlare, non mi diede tempo di far nulla

<<Moon ti voglio bene, ti prego non perdere mai il sorriso perché è la cosa più bella di te. Fai splendere la luna perché senza la tua anima così solare la luna sarebbe persa, vivi, ama, sorridi, e pensami senza alcun rancore.>> non riuscivo più mi sono lasciata andare ma lei sapeva che ne avevo bisogno mi accarezzò entrambe le guance e continuò a parlare, ma quelle ultime cose che mi disse risuonavano come le sue ultime parole, perciò mi strinsi ancor di più a lei in un abbraccio e prima di farla continuare glielo dissi

<<Ti voglio un bene dell'anima nonnina sarai per sempre nel mio cuore>>

E lei sorridendomi continuò

<<Cercami in ogni tramonto Moon, sarò sempre lì, e tu amore mio splendi come solo tu sai fare, e guarda la luna attraverso i tuoi bellissimi occhi e sorridi sempre, pattina come solo tu sai fare, sfida gareggia, e divertiti sei la mia luna amore, sarò sempre lì, a sorvegliarti e proteggerti>>

Dopo neanche un minuto la sua presa si fece più debole, e le macchine a cui era attaccata beh cessarono di fare quel rumore assordante ciò significava solo una cosa, ma rimasi ancora per un po accoccolata a lei a godermi quegli ultimi momenti che potevo prima che la mia vita venne stravolta del tutto

Da quel giorno la mia vita non fu più la stessa...